Bianchedi Diana

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IMMAGINI

Diana Bianchedi nasce a Milano il 4 Novembre 1969,due anni dopo la sorella Sara, da mamma Luciana economista mancata(perché ad un passo dalla laurea abbandonò gli studi per dedicarsi alla famiglia)e da papà Roberto, titolare di un azienda di isolatitermoacustici in fibra cellulosa.

Carriera scolastica


Bianchedi Diana ha frequentato l’istituto Marcelline di Milano superando l'esame di terza media con il massimo dei voti. Si iscrive al liceo Scientifico Vittorio Veneto di Milano dove si diploma nel 1988 con 50/60. Si iscrive alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Universita' degli Studi di Milano dove si laurea nell’anno accademico 1994-95 con 105/110. Frequenta la Clinica Mangiagalli dal 1994 al 1997, nel reparto di endocrinologia ginecologica e fecondazione assistita. Dal 1997 al 2001 frequenta la scuola di specializzazione in Medicina dello Sport presso l'Università degli Studi di Milano dove si specializza con lode con una tesi sulla legge 376.200 sul doping e la tutela della salute. Durante i quattro anni di specializzazione ha frequentato il CNR di Segrate con il prof.Mognoni, il centro Don Orione di Bergamo, con il prof.Miserocchi.

Carriera


Diana ha iniziato a tirare di scherma a 6 anni, presso la sala Mangiarotti di Milano con i maestri Bruno e Carlo Polidoro. Gia' tra le giovanissime ha ottenuto i primi successi, laureandosi Campionessa Italiana di categoria a 12 anni. Nel 1985 iniziò a fare lezione con quello che sicuramente è stato il maestro più presente nella sua vita: Gianni Muzio. Allora maestro della Nazionale di Spada, Gianni ha comunque accompagnato Diana nelle tappe più importanti della sua carriera, dalle prime medaglie ai campionati del Mondo Juniores, alla prima vittoria ai campionati mondiali fino alle Olimpiadi di Barcellona, concluse con una serie di assalti da record: ben 16 vittorie su 16 assalti. E' stato spettatore e amico carissimo anche alle sfortunate Olimpiadi di Atlanta, dove dopo anni di duri allenamenti tutto si è fermato sulla pedana olimpica per la rottura del tendine d'Achille. La sua amicizia e la sua fiducia hanno spinto Diana a ricominciare la dura lotta della riabilitazione ed insieme al maestro Oleg Pouzanof hanno aiutato Diana a tornare in pedana , e a meno di dieci mesi dall'infortunio Diana ritornò a vincere una gara di Coppa , a Salisburgo, riaffacciandosi così da protagonista sulla scena Mondiale. Alla fine del 1999, dopo il Mondiale da dimenticare, Diana decide di lasciare la sua città, il suo storico maestro Gianni Muzio, per raggiungere quel sogno che le era sfuggito 4 anni prima: una nuova medaglia Olimpica. Decide così di trasferirsi a Roma per seguire il maestro russo Oleg Pouzanof, già allenatore della squadra nazionale sovietica, e dal 92 in Italia, e di lasciare, così, la sua casa, la sua città, il suo fidanzato Angelo Mazzoni. Prende in affitto una stanza alla foresteria del CONI dell'Acquacetosa, dove è situata la sua nuova società, il Club Scherma Roma, 20 mq senza cucina, solo un bagno ed un letto, perchè l'obbiettivo è solo uno: l'Olimpiade. Insieme al nuovo maestro russo, trova anche un serissimo preparatore: il prof Guido Brunetti, docente di atletica leggera e metodologia dell’allenamento all’Università di scienze motorie a Roma. Tra stressanti allenamenti e gare inizia una nuova vita, fatta di amici, cene in trattoria, visite alla città ed un nuovo amore. E' così che inizia la storia d'amore con il fiorettista campione Europeo GianMarco Amore, un ragazzo di poche parole ma di grande sensibilità, che prende per mano Diana in questa nuova avventura. Il 4 giugno del 2003 nella Clinica Santa Maria di Leuca Diana diventa mamma di una splendida bambina di nome Giulia, dopo due anni nel 2005 di Federico.

Dopo il ritiro


Al termine della sua attività agonistica comincia quella di dirigente sportivo. Eletta il 18 aprile2001 nell’esecutivo del C.O.N.I. quale vice-presidente di sempre. La Bianchi è stata inoltre membro esecutivo della Commissione Scientifica Antidoping,della commissione di vigilanza sul doping del ministero della salute, Giudice ultimo in materia di doping e membro della commissione Anti doping del CONI. E’ stata membro del Comitato d’onore dell’Associazione Italiana degli Operatori di Pace Nazioni Unite-CABLIT. Oggi è medico sportivo e si occupa della riabilitazione.

Carriera Agonistica


Vinse la sua prima medaglia d’oro alle Universiadi del 1989 nel fioretto individuale, a questa vittoria aggiunse il bronzo sempre nella stessa specialità nell’edizione del 1991 e del 1993. Collezionò ancora successi guadagnandosi la medaglia d’oro a squadre ai Mondiali del 1991 e del 1995,1997,1998,2001,alle Olimpiadi di Barcellona del 1992 e a Sydney nel 2000. Alle Olimpiadi di Atlanta subì un grave infortunio che la tenne lontana dalle gare per mesi.

Palmares


Giochi olimpici
Barcellona 1992: oro nel fioretto a squadre.
Sydney 2000: oro nel fioretto a squadre

Mondiali di scherma
Denver 1989: bronzo nel fioretto a squadre.
Budapest 1991: oro nel fioretto a squadre.
Essen 1993: bronzo nel fioretto a squadre.
Atene 1994: argento nel fioretto a squadre.
L'Aia 1995: oro nel fioretto a squadre e bronzo individuale.
Città del Capo 1997: oro nel fioretto a squadre e bronzo individuale.
La Chaux de Fonds 1998: oro nel fioretto a squadre.
Nimes 2001: oro nel fioretto a squadre.
Europei di scherma
Keszthely 1995: argento nel fioretto individuale.
Plovdiv 1998: bronzo nel fioretto a squadre.
Bolzano 1999: oro nel fioretto a squadre.
Coblenza 2001: oro nel fioretto a squadre.