Borg Bjorn

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IMMAGINI

Björn Rune Borg (Södertälje, 6 giugno 1956) è un ex tennista svedese, ex numero uno del mondo e unanimamente considerato tra i più grandi di sempre.

Curiosità


Björn venne affascinato dal tennis fin da giovanissimo, il primo contatto con questo sport lo ebbe quando il padre gli regalò una racchetta da tennis da lui ricevuta come premio per aver vinto un torneo dilettantistico di tennis tavolo. Nel corso della sua breve carriera è stato sei volte N.1 del mondo per un totale di 109 settimane, ha vinto 11 titoli nel Grande Slam (6 all'Open di Francia e 5 consecutivi a Wimbledon) e per ben due volte si è aggiudicato la Masters Cup di fine stagione. Memorabili le sue battaglie contro rivali storici come Jimmy Connors, John McEnroe, Guillermo Vilas e Ivan Lendl. Sorprendentemente smise di giocare nel 1982 quando era ancora indubbiamente uno dei tennisti più forti del mondo, si ritirò ufficialmente dalle scene nel 1983.

Carriera


1972-1973: Esordio
Il giovane Borg non ha rivali nelle categorie della sua età e nel 1972 a soli 15 anni viene selezionato per la squadra che deve rappresentare la Svezia in Coppa Davis. All'esordio nel grande tennis il futuro campione sconfigge in 5 set il neozelandese Onny Parun, pochi mesi dopo vince il singolare maschile Junior del Torneo di Wimbledon. Il 1973 è il suo primo anno da professionista e si rivela al mondo raggiungendo il quarto turno all'Open di Francia in cui viene battuto da Adriano Panatta e all'US Open, e i quarti di finale alla sua prima partecipazione a Wimbledon.

1974-1976: Primi successi


Nel 1974 vince i suoi primi 7 tornei professionistici, dopo due successi sul cemento (uno dei quali battendo Arthur Ashe in finale) vince gli Internazionali d'Italia sul campo di terra battuta del Foro Italico sconfiggendo nettamente in tre set Ilie Năstase. Due settimane dopo il successo di Roma si ripete sulla terra battuta vincendo il suo primo Slam all'Open di Francia . Questo successo lo rende il più giovane vincitore della storia del [1]Roland Garros . Qualche tempo dopo difenderà con successo il suo titolo all'Open di Francia battendo Guillermo Vilas nella finale e un mese dopo raggiunge i quarti di finale a Wimbledon. Nel 1975 vince due gare individuali e una di doppio nella finale di Coppa Davis vinta dalla Svezia 3-2 sulla Cecoslovacchia, portando la sua striscia vincente a 19 match consecutivi nella competizione. Alla fine dell'anno ha aggiunto al suo palmares 5 titoli ATP.
Nel 1976 Björn perde nei quarti di finale dell'Open di Francia, si tratta della seconda e ultima sconfitta della carriera di Borg nel torneo parigino, ancora una volta per mano di Adriano Panatta che è pertanto l'unico uomo ad aver sconfitto (due volte) il grande campione svedese nel Roland Garros. Qualche settimana dopo Borg vince a Wimbledon il terzo Slam della sua carriera; in finale batte 3-0 Ilie Năstase e per tutto il torneo non cede mai nemmeno un set, Borg è il più giovane vincitore del singolare maschile a Wimbledon. Borg tuttavia dimostra inequivocabilmente di saper adattare il suo gioco da fondo campo anche alle superfici veloci negli anni successivi, in questo anno raggiunge anche la finale all'US Open, perdendo in 4 set contro il numero uno del mondo [2]Jimmy Connors. Oltre al successo in Inghilterra si aggiudica altri 5 titoli del circuito ATP.

1977-1980: Il dominio


Nel 1977 vince 11 tornei. Riesce a ripetere il successo di Wimbledon dimostrando a tutti gli scettici che il trionfo dell'anno precedente non fu solo un caso. Björn deve faticare nettamente più dell'edizione '76, sconfigge in semifinale il suo grande amico Vitas Gerulaitis , nella finale trova nuovamente Jimmy Connors sconfiggendolo in 5 set. Con questo successo il 23 agosto 1977 diventa il nuovo numero uno del mondo, ponendo fine alle 160 settimane consecutive in testa al ranking di Connors (rimarranno un record fino all'avvento di Roger Federer), tuttavia dopo una sola settimana il 29 agosto Connors si riprende il primato in cima al ranking. Nel 1978 inizia il periodo migliore della carriera del tennista svedese. Vince senza problemi il terzo Open di Francia della sua carriera senza perdere neanche un set e sconfiggendo ancora l'argentino Guillermo Vilas in finale in soli 3 set. Anche a Wimbledon vince il suo terzo titolo (consecutivo) vincendo in 3 set la finale contro il rivale Connors, con questo risultato Borg è il primo (e fino a Nadal nel 2008 l'unico) tennista capace di vincere Wimbledon e Roland Garros nella stessa stagione nell'era open. Poche settimane dopo si disputa l'US Open per la prima volta sul campo in cemento, questo sembra escludere Borg che tuttavia conferma la grande adattabilità del suo gioco arrivando in finale ma perdendo nettamente in tre set contro Connors. In quell'anno vince in totale 9 tornei e va segnalato che viene sconfitto in semifinale all'Open di Stoccolma da un giovane americano destinato ad incontrare più volte nel corso della sua carriera: John McEnroe.
Nel 1979 Björn vince 13 tornei, conferma senza troppi problemi il suo dominio in Francia e in Inghilterra (sui campi di Wimbledon si tratta del quarto successo consecutivo), centrando la doppietta per il secondo anno consecutivo. Perde ancora contro McEnroe nella finale del WCT di Dallas, tuttavia il 9 aprile 1979 riesce nuovamente a scalzare Connors dalla posizione di numero uno del mondo, mantenendo il trono per 6 settimane prima di cederlo nuovamente all'americano.. Alla fine della stagione riesce a vincere anche il suo primo The Masters battendo McEnroe in una durissima semifinale e Gerulaitis in finale. Il 9 luglio 1979 conquista per la terza volta la testa del ranking mondiale, mantenendola per 34 settimane fino al 2 marzo 1980. Nel finale di stagione a Montreal vince il 50esimo torneo ATP della sua carriera a soli 23 anni.
Durante il triennio 1978-1979-1980 riceve per tre volte consecutive il titolo di Campione del Mondo ITF.

1980-1981: Le battaglie con John McEnroe


Nel giugno 1980 vince il suo quinto Open di Francia, anche quest'anno non perde neanche un set in tutto il torneo, poche settimane dopo riesce ad arrivare nella finale di Wimbledon contro un agguerritissimo McEnroe. La partita è giudicata da molti come una delle più belle della storia di questo sport, negli occhi dei tifosi rimarrà per sempre il tiebreak del quarto set, con Borg in vantaggio 2-1 nel conto set i due avversari diedero vita ad una grande sfida che vide Borg avere 5 palle match per chiudere l'incontro e McEnroe 6 palle per arrivare al quinto set; in quel tiebreak l'americano si impose per 18-16, ma poi nel quinto set Borg riuscì a prevalere 8-6 vincendo il suo quinto Wimbledon consecutivo. Anni dopo Borg confesserà che in quell'occasione per la prima volta ebbe paura di perdere il titolo sull'erba, egli stesso ammise che quella sensazione corrisponde all'inizio della fine del suo periodo di dominio. Poche settimane dopo i due rivali diedero vita ad un nuovo match spettacolare nella finale dell'US Open, stavolta il vincitore fu il grande campione americano e per Borg si concretizzò la terza sconfitta in finale nel torneo. Nel 1981 Borg vinse il suo sesto e ultimo titolo all'Open di Francia, poche settimane dopo arriva per la sesta volta consecutiva in finale a Wimbledon, dopo 5 titoli e 41 vittorie consecutive nel torneo britannico McEnroe lo sconfigge in 4 combattuti set, impedendogli la conquista del sesto titolo. Il 5 luglio, dopo 46 settimane, Borg cede il titolo di N.1 del mondo a McEnroe, il 20 luglio riprende per la sesta e ultima volta il primato nel ranking per due sole settimane, portando il suo totale a 109. Qualche settimana dopo arriva per la quarta volta (la seconda consecutiva) in finale all'US Open. Come nell'anno precedente a contendergli il titolo è sempre McEnroe che ha la meglio in quattro set. Sfuma per l'ennesima volta la possibilità per il grande campione svedese di conquistare il titolo.

1982-1983: Ultimi anni e ritiro


Nel 1982 Borg prese parte solo al torneo di [3]Monte Carlo, perdendo contro Yannick Noah nei quarti di finale, dopo aver passato tutta la stagione '82 a fare da spettatore. Nel 1983 a Montecarlo è Henri Leconte a far decidere al campione svedese di abbandonare l'agonismo. La vittoria sull'argentino José Luis Clerc a Montecarlo 1983 resta il suo ultimo successo. La notizia del ritiro era già nell'aria , ma sconvolse il mondo del tennis a tal punto che persino il grande avversario McEnroe provò inutilmente a convincere il 26enne Borg a continuare a giocare.

Caratteristiche tecniche - Stile


Lo svedese, negli anni in cui ha dominato la scena agonistica, impose standards tecnico-atletici ancora sconosciuti ai suoi avversari del tempo. In una stagione del tennis in cui, tranne pochissime eccezioni, i tennisti utilizzavano ancora racchette dal telaio in legno, Borg incluso, lo svedese fu il primo a colpire la palla con il colpo diritto costantemente dal basso verso l'alto, conferendole il cosiddetto effetto in Top-spin mediante rotazione del polso. I vantaggi di questa tecnica di esecuzione sarebbero poi divenuti alla portata di tutti con l'avvento dei telai in alluminio e grafite e con l'allargamento dell'area del piatto corde, ma, negli anni '70, il solo Borg riusciva ad eseguire con regolarità tale colpo. Giocava inoltre con il rovescio a due mani, ed insieme a Jimmy Connors fu il primo a giocare ad altissimi livelli con quel colpo. Ma lo svedese fu anche un atleta nettamente superiore ai rivali dell'epoca. La sua preparazione fisica lo rendeva un giocatore dotato di resistenza e velocità fuori del comune, e i suoi allenamenti passati a palleggiare contro un muro di pietre vive, con la palla che rimbalzava irregolare in ogni direzione, contribuirono a creare l'alone di mistero e di fascino che egli esercitava sugli spettatori dell’epoca. Da Bjorn Borg in poi, emerse una schiera di tennisti definiti regolaristi o contro attaccanti: giocatori che non prediligevano il gioco di volo, ma che facevano affidamento sulla tenuta fisica e sulla costanza nel palleggio per indurre l'avversario all'errore, piuttosto che cercare la conclusione vincente.

Carattere


La leggenda di Borg si è nutrita anche del suo temperamento incredibilmente glaciale, era un uomo di poche parole ed era solito non protestare contro arbitri e giudici di linea. Al termine di uno scambio o di una partita non lo si è mai visto esultare in modo vistoso e appariscente, solo dopo la vittoria di un importante torneo si limitava ad inginocchiarsi e a volte ad alzare le braccia. Per via di questo temperamento venne quasi immediatamente ribattezzato dalla stampa Ice man (Uomo di ghiaccio), IceBorg oppure Orso in, quanto il suo nome, Bjorn, che in svedese vuol dire appunto Orso. Borg era solito curare il look prima delle partite con una assiduità pari alla preparazione fisica; prima delle partite sceglieva accuratamente i vestiti e la pettinatura da portare in campo; ha lanciato nel mondo la moda del look sciamanico caratterizzato da capelli lunghi, lisci e apparentemente incolti, uniti a barba e baffi pronunciati. È stato forse il primo fenomeno di divismo sui campi da tennis e il suo ritiro, avvenuto quand'era ancora ai vertici del tennis mondiale, ne ha arricchito ancor di più il mito.

Vita privata


Grazie al suo fascino e al suo look alla moda Borg è stato un uomo a cui sono state attribuite diverse relazioni. Nel 1980 si sposa con la tennista rumena Mariana Simionescu, ma la coppia divorzia solo 3 anni dopo. In seguito avrà un figlio di nome Robin da una relazione con la modella svedese Jannike Björling prima di sposarsi con la cantante italiana Loredana Berté nel 1989. Questo matrimonio fu molto tormentato ed è culminato in un tentativo di suicidio di entrambi dopo l'ennesima lite domestica e terminò inevitabilmente con il divorzio nel 1993. Nel 2002 il tennista svedese si sposò per la terza volta con Patricia Östfeldt con cui vive tuttora, la coppia ha un figlio di nome Leo. In seguito a questo terzo matrimonio Borg venne denunciato dalla Bertè per bigamia, in quanto venne scoperto che i due per l'anagrafe risultavano ancora sposati, chiedendo 5 milioni di euro di danni per il mantenimento mai versato. Dopo il ritiro investì i suoi guadagni sportivi in alcune attività imprenditoriali tra cui una linea di abbigliamento che portava il suo nome e che era la seconda per numero di capi venduti in patria. Tuttavia nel 1989 il suo piccolo gruppo finanziario collassò e Borg si ritrovò esposto verso i creditori di oltre 1,5 milioni di dollari, riuscì tuttavia a salvarsi dalla bancarotta. Nel marzo 2006 la nota casa d'aste Bonhams ha annunciato che avrebbe messo all'asta i 5 trofei vinti da Borg a Wimbledon e le due racchette usate nelle finali del 1976 e 1980. Molti colleghi contattarono Borg per chiedergli perché aveva deciso di commettere questo gesto e lui rispose che alla base di tutto c'erano nuovamente delle gravi difficoltà economiche. A risolvere la questione fu l'antico rivale McEnroe che gli telefonò domandandogli se fosse impazzito, alla fine della telefonata riuscì a persuadere Borg a ripensarci, cosa che invece non gli era riuscita nel 1983 all'annuncio del ritiro dello svedese.

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