Carminucci Pasquale

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IMMAGINI

Biografia


Pasquale Carminucci è stato un ginnasta italiano, campione italiano assoluto nel 1958. Da tutti ribattezzato il Poeta, balzò agli onori della cronaca quando vinse la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Roma 1960 nel concorso a squadre.
Nato a San Benedetto del Tronto il 29 agosto 1937, e morto a Roma il 22 febbraio 2015, è stato assieme al fratello Giovanni l’emblema di un’epoca per la città.
È primo di tre fratelli: Alberto e Pasquale, e fin dalla tenera età rimarranno orfani per la scomparsa del padre sul fronte russo. Per via delle difficoltà economiche la madre, bidella elementare, affida i bambini a un collegio di Ascoli Piceno, dove insegna ginnastica l'ex atleta Pietro Baldassari. E in questo collegio i due fratelli, Pasquale e Giovanni, iniziano ad appassionarsi alla ginnastica artistica. Pietro Baldassari nota subito il talento dei fratelli Carminucci e li convince ad allenarsi nella palestra della parrocchia di Sant'Antonio da Padova a San Benedetto del Tronto. Quella proposta sarà l’inizio di una grande carriera per i due fratelli, ricca di trofei, riconoscimenti e grandissime soddisfazioni.

Carriera sportiva


I due fratelli faranno il loro esordio nel campo agonistico nel 1949, dove attirano subito l’attenzione dell’ex ginnasta e allenatore di livello nazionale Giulio Pennente che porterà Pasquale, insieme a Giovanni, a Roma, nel Gruppo Sportivo dei Vigili del Fuoco. I ragazzi si trasferiscono a Roma e cominciano ad allenarsi nel centro sportivo delle Capannelle.
Ha inizio così una carriera fulminante, che porterà Pasquale Carminucci ad indossare la maglia azzurra fin da subito. Verso la fine degli anni sessanta (1958) sarà l’anno di consacrazione per Pasquale, aggiudicandosi il titolo di campione italiano assoluto, e venendo convocato dall’allenatore della nazionale italiana: Jack Günthard (medaglia d'oro alla sbarra nel 1952 alle Olimpiadi di Helsinki). Günthard forma un gruppo di giovani atleti che costituiranno la più forte squadra di ginnastica maschile italiana del dopoguerra, quella dei Menichelli e dei fratelli Carminucci. Insieme a quella nazionale, i due fratelli, riescono a farsi riconoscere in tutto il mondo, grazie al bronzo (concorso a squadre) ottenuto alle Olimpiadi di Roma 1960, e inoltre Giovanni vinse un argento alle parallele. In quelle Olimpiadi Pasquale ottiene anche un onorevole trentunesimo posto nel concorso generale individuale. Le sue prestazioni continuano ad essere positive tanto da essere riconfermato nella nazionale ai Campionati del mondo di Praga 1962. Ai IV Giochi del Mediterraneo, disputatisi a Napoli, nel 1963, contribuisce alla conquista della medaglia d'oro della Nazionale nel concorso a squadre. Alle Olimpiadi di Tokyo (1964) Carminucci e la nazionale Italia non porteranno risultanti soddisfacenti, infatti la nazionale si dovrà accontentare di un quarto posto nel concorso a squadre, e nel concorso generale individuale Pasquale Carminucci è quarantaduesimo. Torneranno le vittorie nel 1967, ai V Giochi del Mediterraneo a Tunisi, dove lo “squadrone” azzurro dei Carminucci, Menichelli e Cimnaghi vince ancora la medaglia d'oro nel concorso a squadre. Grandissima delusione avrà a fine carriera sia Pasquale che la nazionale Italiana, nelle Olimpiadi della Città del Messico 1968, ricoprendo l'84º posto in graduatoria. La squadra soffre la penalizzazione dell'infortunio capitato a Menichelli durante l'esecuzione dell'esercizio al corpo libero e si classifica soltanto dodicesima. Individualmente arriva 84° al concorso individuale

Dopo il ritiro


Lasciata l’attività agonistica si dedica all’insegnamento dell’educazione fisica nelle scuole e, in qualità di tecnico federale, porta la sua riconosciuta esperienza in diverse società laziali, dalla Rosolino Pilo alla Polisportiva Albano, senza mai trascurare il gruppo dei VVF alle Capanelle. Inoltre Carminucci è rimasto nel mondo della ginnastica artistica, seguendo come tecnico Roberta Battistoni nei Giochi Nazionali Special Olympics. Si è cimentato anche nella cultura, ma anche lì il suo punto di riferimento è stato lo sport e ciò che esso rappresenta per la crescita degli uomini: lo spettacolo “Ginnastica, poesia, musica in concerto” imperniato sulle sue poesie, musicate da un altro personaggio di grande spessore culturale, Marcello Centini. Nel 2007 riceve dalla sua città natale San Benedetto del Tronto il premio Truentum, massima onorificenza cittadina. Il 22 febbraio 2015 sarà un giorno triste per lo sport Italiano, una triste notizia colpisce la domenica della ginnastica artistica italiana; Pasquale Carminucci si spegne all’età di 77 anni. Ancora oggi giornalisti, scrittori e sportivi ricordano le imprese di questo grandissimo atleta. “Chi lo ha visto muoversi nell'aria e fare ‘poesie invisibili’ nel vuoto può credere facilmente che egli scriva rime”, così lo presentava la giornalista Maria Fida Moro, figlia di Aldo Moro, nell’introduzione al suo libro “Latte e Sale”. Pasquale ha incarnato i più alti valori dello sport: non solo per i prestigiosi traguardi raggiunti, ma anche per l’impegno che non ha mai cessato di profondere, una volta lasciata l’attività, per divulgare l’amore per lo sport…un vero campione, sia dentro che fuori dal campo.

Palmarès


Giochi Olimpici Roma
• Bronzo Concorso a squadre
Giochi del Mediterraneo
• Oro Napoli 1963 (Squadre)
• Oro Tunisi 1967 (Squadre)
Campionati nazionali
• Oro campione nazionale nel concorso generale (1958)

Sitografia