Di Centa Manuela

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IMMAGINI

Manuela Di Centa, è nata il 31 gennaio 1963 a Paluzza, in provincia di Udine. La sua specialità in ambito olimpionico è lo sci di fondo, disciplina in cui vinse una medaglia in ognuna della gare in programma nei XVII Giochi olimpici invernali di Lillehammer del 1994.

Carriera


La passione di Di Centa Manuela per questo sport nasce grazie al padre Gaetano, panettiere di notte, sciatore ed allenatore di giorno. Egli fu il mentore di Manuela, difatti alla tenera età di 4 anni le costruì il suo primo paio di sci di legno rossi e le insegno l’arte dello sciare. Anche suo fratello Giorgio e suo cugino mezzofondista Venanzio Ortis sono a loro volta atleti di alto livello. Il primo, carabiniere, gareggia con la nazionale, ed ha già vinto 4 medaglie ai mondiali di sci e anche un argento alle Olimpiadi. di Salt Lake City 2002 e 2 ori a Torino 2006. Il secondo è un ex atleta italiano di atletica leggera, vincitore di 2 medaglie nei Campionati europei del 1978.
Manuela esordì in Nazionale nel 1980, diciassettenne, dopo essersi messa in mostra nelle categorie giovanili; due anni dopo partecipò ai suoi primi Mondiali, Oslo 1982, ottenendo l'ottavo posto nella 5 km, mentre in quelli juniores della stessa stagione conquistò un argento.
In Coppa del Mondo ottenne il primo risultato di rilievo il 22 gennaio 1982 nella 5 km di Furtwangen im Schwarzwald (11ª), il primo podio il 13 gennaio 1989 nella 10 km a tecnica classica di Klingenthal (2ª) e la prima vittoria il 18 febbraio 1990 nella 15 km a tecnica libera di Pontresina.
Nel 1994 e nel 1996 si aggiudicò la Coppa del Mondo generale.

Gare


In carriera partecipò a cinque edizioni dei Giochi olimpici invernali, Sarajevo 1984 (24ª nella 5 km, 28ª nella 10 km, 26ª nella 20 km, 9ª nella staffetta), Calgary 1988 (18ª nella 5 km, 20ª nella 10 km, 6ª nella 20 km), Albertville 1992 (12ª nella 5 km, 6ª nella 30 km, 10ª nell'inseguimento, 3ª nella staffetta), Lillehammer 1994 (2ª nella 5 km, 1ª nella 15 km, 1ª nella 30 km, 2ª nell'inseguimento, 3ª nella staffetta) e Nagano 1998 (21ª nella 5 km, 23ª nell'inseguimento, 3ª nella staffetta)
Prese parte anche a sei dei Campionati mondiali, vincendo sette medaglie:
-4 argenti (staffetta a Val di Fiemme 1991; 30 km, staffetta a Falun 1993; 30 km a Thunder Bay 1995)
-3 bronzi (5 km, 30 km a Val di Fiemme 1991; 5 km a Thunder Bay 1995)
Dopo la sua ultima partecipazione olimpica annunciò il suo ritiro dall’attività sportiva.

Dopo il ritiro


Nel 1996 venne eletta presidente della Commissione italiana atleti, appena fondata dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano; due anni dopo divenne membro di diritto della Giunta e del consiglio nazionale del CONI. In seno al Comitato olimpico italiano fu poi vicepresidente vicario dal 2005 al 2006 e in seguito, il 6 maggio 2009, fu eletta membro della Giunta esecutiva, con mandato quadriennale.
Eletta membro della Commissione atleti del Comitato Olimpico Internazionale nel 1998, divenne membro CIO nel 1999; rieletta nel2002, avrebbe mantenuto la carica fino alla scadenza del mandato, nel 2010, quando divenne membro onorario. In occasione dei XX Giochi olimpici invernali di Torino 2006 è stata "sindaco" dei villaggi Olimpici. In questa edizione ebbe inolte l’onore e il privilegio nel portare la Bandiera Olimpica nello stadio assieme ad altre grandi personalità come il Premio Nobel 2004 Wangari Muta Maathai of Kenya, Isabel Allende, Sofia Loren, Maria Mutola campionessa del Mozambico, e la pluricampionessa Olimpica e membro della C.I.O. Nawal El Moutawakel dal Marocco.
Premiò inoltre come Oro Olimpico nei 50km sci di fondo il fratello Giorgio di Centa.
Oltre la sua carriera sciistica e dirigenziale, Manuela si è cimentata nel difficile sport della scalata. Nel 2003 la Di Centa è stata la prima italiana a raggiungere la cima dell'Everest con l'ausilio di bombole di ossigeno, una scalata preparata attraverso altre cime quali diverse montagne italiane del gruppo dell'Ortles-Cevedale o il Monte Olimpo, per poi attaccare l’Ebrus( che con i suoi 5642 metri è la montagna più alta d’Europa), e trasferirsi quindi in Asia, in Cina e sull’Himalaya. Infine Manuela Di Centa si è dedicata alla carriera politica, ed è tuttora componente della VII commissione (cultura, scienza e istruzione) in Parlamento.

Vedere anche