Gallinari Danilo

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IMMAGINI

Danilo Gallinari, cestista italiano, nasce a Sant’Angelo Lodigiano l’8 agosto 1988. Figlio del cestista Vittorio Gallinari, con i suoi 206 centimetri di altezza si presenta come ala e da molti è considerato una delle migliori promesse del basket italiano nonché uno dei migliori cestisti in circolazione. Attualmente gioca in NBA per i New York Knicks.

Carriera


La carriera di Danilo comincia nel 1992. In quell’anno muove i suoi primi passi importanti nel mondo del basket, con la squadra di minibasket del Livorno. Continuerà la sua gavetta giocando per tre anni a Graffignana per poi spostarsi a Lodi ottenendo ottimi risultati tra cui la vittoria alle finali regionali.
Nella stagione 2001/02 si trasferisce nell’Ombriano giocando nella categoria giovanile allievi dell’Assigeco Casalpusterlengo dove raggiunge la finali nazionali di Verona. Le sue ottime prestazioni lo fanno crescere e lo portano a salire di categoria, giocando nei cadetti e junores, ottenendo anche in questo caso le finali nazionali.
Nel 2003 inizia per Gallinari la sua avventura con la maglia azzurra; viene di fatto convocato nella nazionale Under 16 partecipando a numerosi tornei internazionali. Nel 2004 arrivano due importanti “appuntamenti”: nel mese di luglio partecipa agli Europei Under 16 in Grecia aggiudicandosi un posto nel quintetto base; pochi mesi dopo la sua partecipazione è richiesta in un torneo internazionale tenutosi in Francia. In entrambi i casi il giovane atleta si affermerà miglior realizzatore.
Nella stagione 2004/05 gioca nell’Assigeco Casalpusterlengo, nella categoria B1, ma il salto di qualità avviene nella stagione successiva: firmerà infatti un contratto con l’Armani Jeans Milano di tre anni, il primo dei quali, però, lo giocherà in prestito all’Edimes Pavia in legadue. Proprio qui, nonostante un brutto infortunio che lo terrà lontano dai campi per ben tre mesi, conquisterà il titolo di miglior giocatore della legadue con una media di 14 punti a partita. Nel luglio 2005 parteciperà agli Europei Under 18 a Belgrado vincendo la medaglia di bronzo.
Nella stagione 2006-07, debutta in serie A entrando definitivamemte a far parte del roster dell'Armani Jeans Milano. Un anno davvero positivo per il giovane cestista culminato con la conquista del premio destinato al miglior Under-22 del campionato, con il suo esordio nella nazionale maggiore e con la partecipazione all’ All Star Game di Torino dove vince la finale della gara del tiro da tre punti contro il grande Micheal Jordan.
La stagione 2007-08 lo vede ancora protagonista a Milano dove inizia ad affermarsi anche a livello europeo. Con la maglia biancorossa dell'Armani Jeans, infatti, Danilo disputa per la prima volta anche la Eurolega, massima competizione europea per club, chiudendo, nonostante l'eliminazione al primo turno, con 14,9 punti, 4,2 rimbalzi, 1,5 assist, 1,4 rubate e una media di 6,2 falli subiti a partita. Il suo massimo in Eurolega lo scrive nella penultima giornata a Tel Aviv contro il Maccabi, mettendo a referto 27 punti. Anche nel campionato italiano le sue cifre si fanno notare: 17,5 punti, 5,6 rimbalzi, 2 recuperi e 1,3 assist di media, secondo miglior marcatore italiano della competizione.
Il 23 aprile 2008 si è dichiarato eleggibile per il Draft NBA. Il giorno dopo ha ricevuto il Rising Star Trophy, premio destinato al miglior Under-22 dell'Eurolega, selezionato dai 24 coach delle formazioni che hanno preso parte a questa edizione della massima competizione europea per club. Gallinari ha chiuso la stagione di Eurolega con 14,9 punti di media a gara, miglior realizzatore dell'Olimpia Milano e tra i primi tre nelle voci rimbalzi, palle recuperate e stoppate della formazione biancorossa.
Il 30 aprile 2008 ha vinto il premio di miglior giocatore della stagione regolare del campionato italiano. Nella votazione della giuria composta da giornalisti, allenatori e capitani, l'ala ha preceduto Gianmarco Pozzecco (Pierre Capo d’Orlando) e Shaun Stonerook (Monte Paschi Siena).
Il 27 giugno 2008, al Draft NBA, viene chiamato alla sesta scelta assoluta dai New York Knicks del neo-coach Mike D’Antoni interpellato per risollevare le sorti della squadra. Fischiato dal pubblico di casa presente al Madison Squar Garden, che avrebbe preferito un atleta più conosciuto dati i molti insuccessi in America con l'Eurolega e le brutte stagioni della franchigia della Grande Mela, nella sua prima conferenza stampa da giocatore dei Knicks dichiara: «Toccherà a me guadagnarmi gli applausi. Sono contentissimo. New York mi ricorda Milano, questa per me è la soluzione migliore». Danilo è l'unico giocatore non statunitense scelto tra i primi diciannove rookie. Sul numero di maglia non ha avuto dubbi: «Sono nato l'8 agosto del 1988. Il mio numero non può che essere l'otto», proprio come in precedenza all'AJ.
Il 30 ottobre, dopo un'estate caratterizzata da problemi alla schiena, fa il suo esordio in NBA a Miami contro gli Heat, bloccandosi con uno 0/3 dal campo in appena tre minuti di impiego.
Dopo due sole partite, il riaggravarsi dei problemi alla schiena lo costringe a un lungo stop.
Il 17 gennaio 2009 torna in campo contro i Philadelphia 76ers mettendo a segno 6 punti (0/1 da due e 2/3 da tre), 1 assist e 1 stoppata in 16' di gioco. Durante la preseason il suo coach Mike d'Antoni lo definisce il miglior tiratore visto nella sua vita. Alla prima giornata del campionato NBA realizza 22 punti conditi da 7 triple.
Il 31 ottobre 2009, contro i Philadelphia 76ers, stabilisce il suo career high con 30 punti (1/6 da due, 8/16 da tre, 4/4 dalla lunetta), una stoppata, 3 assist e 3 rimbalzi in 41' di gioco.

Caratteristiche tecniche


Gallinari è una guardia/ala dotato di una grande capacità tecnica; malgrado i suoi 206 centimetri di altezza è chiara la sua propensione a giocare lontano da canestro. È dotato di una buona tecnica di tiro sia dai tiri da tre punti che dalla lunetta come dimostrano le sue medie di tiro in Italia e negli USA. Un’altra delle sue ottime caratteristiche è quella di essere un buon penetratore, non a caso è oggi uno dei giocatori europei con più opzioni offensive in penetrazione; e come afferma anche l’attuale coach dei Knicks, Mike D’Antoni, ha un’eccellente visione di gioco, un ottimo possesso di palla e grande capacità di gestione nella fase offensiva.

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