Matthaus Lothar

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IMMAGINI

Matthaus incarna in se l’essenza del tedesco tipo; la forza, la potenza, l’adesione alle regole, quindi agli schemi, ma quel pizzico di sregolatezza e follia che ti portano a prevalere sugli altri…

Curiosità


Matthaus nasce il 21 marzo 1961 in una piccola città bavarese, Erlangen, da una famiglia di origine ebraica, egli svolse il proprio percorso di crescita, a livello calcistico, nelle giovanili del Herzogenaurach approdando in Bundesliga già a diciotto anni con la maglia del Borussia Mönchengladbach arrivando da protagonista fino alla finale di Coppa Uefa e conquistando già un posto nella rosa della Germania Ovest che nel 1980 conquistò il titolo di Campione d’Europa. Matthaus fu un regista di centrocampo dotato di grande forza fisica, prepotente velocità, piglio da leader, ottima tecnica e di un tiro preciso e potente che gli consentì, insieme alla sua abilità negli inserimenti, di andare a segno molte volte in carriera. Si distinse come brillante specialista di calci piazzati e rigori. Fece capire di poter ricoprire tutti i ruoli dell’ asse centrale del campo, a partire dalla difesa fino ad arrivare nella zona offensiva del campo infatti negli ultimi anni della carriera, essendo considerato troppo lento per giocare in mediana, fu spostato in posizione di libero, ruolo nel quale seppe adattarsi alla perfezione continuando a mantenere elevatissimi standard di rendimento.

Vita privata


La sua vita fuori dal campo, per quanto riguarda l’aspetto sentimentale, è abbastanza burrascosa essendosi sposato ben cinque volte, ed avendo subito anche un tradimento, cosa che ha influito anche nelle sue decisioni calcistiche, infatti rifiutò la panchina della nazionale del Camerun a causa di questa situazione familiare.

La carriera


La sua carriera calcistica nei club si svolge principalmente in due città, Monaco di Baviera e Milano.
Al Bayern Monaco avvenne la sua definitiva consacrazione con la conquista anche del titolo di capocannoniere della squadra. Restò al Bayern dal 1984 al 1988 (113 presenze e 57 gol) vincendo tre scudetti.
Il nostro paese diventò poi la nuova casa di Matthaus quando il presidente dell’Inter Ernesto Pellegrini ne rilevò il cartellino per 5 miliardi e mezzo di lire ed il tecnico Trapattoni decise di affidargli la maglia nerazzurra numero 10. Alla prima stagione la sua Inter vinse lo scudetto con il punteggio record di 58 punti in 34 partite e fu proprio il tedesco a segnare la rete decisiva nello scontro diretto contro il Napoli ma la carriera di Matthaus raggiunse l’apice nel 1990. I Mondiali italiani segnarono il trionfo della Germania che conquistò il suo terzo titolo grazie alla leadership e ai quattro gol di Matthaus che pochi mesi dopo ricevette anche il Pallone d’Oro battendo il capocannoniere mondiale Schillaci ed il compagno di squadre Brehme. Con la maglia dell’Inter si aggiudicò inoltre la Coppa UEFA dell’anno successivo prima che un grave infortunio nell’aprile del 1992 consigliasse al club milanese di liberarsi di un giocatore ritenuto ormai sul viale del tramonto dopo 115 presenze e 40 gol.
Si riaprirono quindi per lui le porte del Bayern Monaco e nel 1994 il nuovo incontro con Trapattoni allungò la carriera del campione teutonico: Matthaus arretrò il proprio raggio d’azione diventando un libero grintoso ed insuperabile capace di sfruttare il suo piede educatissimo per far ripartire l’azione dalle retrovie. Otto trofei complessivi nelle ulteriori sette stagioni (189 presenze e 28 gol) in Baviera certificano l’errore commesso dall’Inter ma per Matthaus resta anche un rimpianto: non essere mai riuscito a vincere la Champions League sfiorandola anche nel 1999 quando, appena sostituito, vide il Manchester United ribaltare il risultato nella finale di Barcellona. L’ultima stagione della sua carriera fu negli Stati Uniti con i New York Metrostars. Per quanto concerne la carriera in nazionale, egli detiene diverse vittorie, oltre alla vittoria di un Europeo nel 1980, la partecipazione a tre finali mondiali, classificandosi secondo con la Nazionale sia al Mondiale del 1982 alle spalle dell’Italia di Bearzot che nel 1986 sconfitto solo dall’Argentina di Maradona, e primo nel 1990 questa volta riuscendo a battere l’Argentina.

Records


Egli detiene un record per quanto riguarda le partecipazioni ai mondiali infatti Lothar Matthaus è uno dei tre calciatori con l’attivo cinque partecipazioni ai Mondiali (gli altri due sono Carbajal e Buffon), è il giocatore che ha disputato il maggior numero di match nella storia dei Campionati del Mondo di Calcio. L’ex numero 10 della Germania è sceso in campo addirittura in 25 occasioni. La prima partita la giocò poco più che ventunenne a Spagna ’82 l’ultima a quasi trentasette anni l’ha giocata a Francia ’98.

La carriera da allenatore


La carriera da allenatore non da gli stessi frutti di quella da calciatore, ma comunque riuscirà ad allenare alcune squadre di medio livello, tra le quali Rapid Vienna, Partizan Belgrado ed anche alcune nazionali come Ungheria e Bulgaria.
Infine basta solo citare una frase del giocatore più forte di sempre, Diego Armando Maradona nei riguardi di Matthaus:
« Il miglior avversario che abbia avuto in tutta la mia carriera, credo che basti questo per definirlo. ».