Schwazer Alex

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IMMAGINI

Alex Schwazer nasce il 26 dicembre 1984 a Vipiteno, dove risiede ancora oggi insieme a suo padre Josef, sua madre Maria Luisa e suo fratello Oliver.

La carriera


A quattro anni Alex Schwazer sale sugli sci, spinto dal padre. A cinque anni invece è sui pattini da hockey, sport che frequenterà per dieci anni con la SSI (società sportiva invernale) Vipiteno, in cui verrà convocato anche in Nazionale Under 16. D’estate giocando a calcio scopre la sua vocazione per il fondo, e comincia a correre. Prova la campestre anche se non lo soddisfa poiché reputa questa disciplina troppo corta e difficile da amministrare in fase di volata finale. Così scelse la marcia anche se la tecnica lo penalizzava. Allora decise di salire sulla bicicletta, ed entra nella squadra dilettantistica Egidio Unidelta. La paura di correre nel gruppo è troppo forte, tanto da decidere di tornare definitivamente alla marcia, affidandosi a Sandro Damilano. Grazie a lui, nel 2005, ha vinto i Campionati italiani nella gara dei 50 km. Sempre con i 50 km ha conquistato la medaglia di bronzo ai Campionati mondiali di atletica leggera di Helsinki 2005 stabilendo il nuovo primato italiano. Attualmente il suo record personale è di 3h 36’ 04’’ ottenuto a Rosignano Solvay nel 2007. Ai mondiali di Osaka, Alex passa alla storia per il gesto di rabbia manifestato all’arrivo della 50km: non contento del terzo posto, guadagnato dopo una travolgente rimonta sul russo Nizhegorodov, scaglia a terra il cappellino. La gara resta un’impresa, se si pensa che Alex aveva nelle gambe i 20 km di marcia della settimana precedente, la temperatura che superava i 30° e i suoi 22 anni erano molto lontani dall’esperienza dei “veterani” Deakes e Diniz, nonché il primo e il secondo classificato. Ha dichiarato dopo questo terzo posto: “sono felice anche se mi rendo conto che avrei potuto davvero vincere questa classifica. È stata una grande lezione, oggi ho imparato cose che nessuno allenamento può insegnare, cose che spero mi tornino utili all’Olimpiade”. Tale speranza si è realizzata alle Olimpiadi di Pechino 2008 dove ha vinto nella 50 km di marcia stabilendo il record olimpico in 3h 37’ 09’’. Per la sua esultanza dopo la vittoria della medaglia corse sotto gli spalti portando con se il tricolore. Dal 2010 Alex decise di cambiare allenatore, e di affidarsi a Michele Didoni, campione di marcia del 1995. Le qualità sportive che Alex, come ogni marciatore deve seguire, sono :
• Resistenza: capacità di dare durata allo sforzo nel tempo, grazie all’efficace utilizzo dell’energia,
• Forza: capacità di rendere economici i movimenti e di migliorare l’apporto di ossigeno ai muscoli,
• Velocità: capacità di incrementare il ritmo del passo e la tecnica, soprattutto in salita,
• Flessibilità: attitudine ai movimenti di ampiezza elevata, derivante dall’elasticità muscolare e dalla mobilità articolare • Coordinazione: fondamentale nella marcia, è la capacità di eseguire regolarmente e senza errori movimenti complessi. Ai mondiali di Berlino, abbandona la 50 km di marcia dopo mezz’ora di gara, accusando dolori allo stomaco. Alla 20km di marcia di Lugano del 2010 riesce nell’impresa di realizzare il nuovo primato italiano in 1h 18’ 24’’. Alla vigilia degli Europei di Barcellona, dove partecipa anche alla 20km, è il favorito della prova con il miglior tempo degli iscritti, anche se il vincitore sarà il russo Stanislav Emelyanov mentre Schwarzer conquista la medaglia d’argento.
Il 28 agosto 2011 ai Campionati mondiali di atletica leggera a Daegu partecipa alla 20km di marcia classificandosi nono.

Curiosità


Le passioni di Alex sono la montagna, la musica, lo sport e spesso si concede una birra in compagnia degli amici. Sono passioni genuine e giovanili le sue che confermano la semplicità del suo carattere. Sarà difficile trovare Alex avanti la playstation, infatti preferisce raccogliere il fieno, pulire i boschi o giocare una partita di hockey. Ama la musica rock degli anni ottanta come gli AC/DC, Metallica e Rammestein. Queste sono le passioni di un ragazzo che ha già la responsabilità e la determinazione dell’uomo adulto, dello sportivo maturo.