Tiro a Segno - Origini

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Le origini del Tiro a Segno


È con l'invenzione della polvere da sparo che possiamo cominciare a parlare di tiro a fuoco, così come viene inteso nell'era moderna. La vera diffusione dell'hobby del Tiro a Segno risale alla seconda metà dell'Ottocento, precisamente negli Stati Uniti. In Italia questo sport agonistico è regolato dell'UITS (Unione Italiana di Tiro a Segno). Nel 1861 venne costituita la Società per il Tiro a Segno Nazionale. Venti anni dopo, con la legge del 2 luglio 1882, n. 883, fu conseguentemente costituito il Tiro a Segno Nazionale che nel 1894, a sua volta, diede origine alla Commissione Centrale del Tiro a Segno Nazionale. Mentre con la legge del 4 giugno 1936, n.1143 si indicò fra i compiti del Tiro a Segno Nazionale l'addestramento al tiro degli obbligati all'istruzione premilitare e postmilitare; all'UITS (Unione Italiana Tiro a Segno) vennero così riservati compiti di natura sportiva, nello specifico al perfezionamento dei giovani con particolari attitudini al tiro, organizzazione e disciplina delle gare, partecipazione a competizioni internazionali. Dall'aprile del 2008, tramite una circolare ministeriale, è permesso anche ai tiratori minorenni (età non inferiore ai 14 anni) di poter svolgere attività sportiva con armi da fuoco, all'interno dei poligoni della Sezione TSN e sotto il controllo di tecnici federali.

  • Sport olimpico

Vedere anche


Fonti


  • "Lo Sport, tra cultura e agonismo" di Daniele Masala - Soc. Ed. Universo - 2016