Torres Fernando José

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IMMAGINI

Torres Fernando José, un giocatore, un atleta formidabile che, con le sue gesta da autentico campione, si è conquistato pian piano la fama e la stima di osservatori, giornalisti e sportivi in generale che lavorano ad ampio raggio nel mondo dello sport.

La carriera


Fernando José Torres Sanz, nativo del comune spagnolo di Fuenlabrada, situato nella comunità autonoma di Madrid. È soprannominato El Niño (in italiano Il Bambino ) per i suoi tratti somatici e per la sua precocità; ha esordito nella Liga (la massima competizione spagnola) all’età di 18 anni e a 19 è diventato capitano dell'Atlético Madrid, una delle squadre più forti e titolate di tutta la Spagna. È il terzo di tre fratelli e proprio grazie ad uno di questi, che giocava come portiere e chiedeva a Fernando di allenarlo calciando il pallone, si appassionò al mondo del calcio. Nel 2009 si è sposato a El Escorial con Olalla Domínguez Liste, la donna che conobbe quando aveva l’età di 8 anni. Grazie alle sue conquiste in ambito sportivo gli fu riconosciuto dai suoi concittadini, nel 2011, un premio molto prestigioso. Gli fu infatti intitolato lo stadio del Club de Fùtbol Fuenlabrada, la squadra della sua città natale. Il suo palmarés è di quelli che farebbe gola a chiunque: con la sua Spagna ha vinto un Mondiale che lo ha visto protagonista in Sud Africa nel 2010, due Europei (il primo disputato in Austria-Svizzera nel 2008 e il secondo in Polonia-Ucraina nel 2012, battendo in quest’ultimo l’Italia in finale per 4 a 0, impreziosendo la sua partita con una grande goal che stese definitivamente gli italiani; un Europeo di calcio Under-19 in Norvegia nel 2002 e un Europeo di calcio Under-16 in Inghilterra nel 2001. Inoltre si è classificato terzo nella Confederations Cup disputata in Sud Africa nel 2009 e secondo in quella avvenuta in Brasile nel 2013. A livello di club il suo Palmarés è di tutto rispetto: Ha vinto la Segunda Divisiòn con l’ Atlético Madrid nel Campionato del 2001-2002, una Coppa d’ Inghilterra col Chelsea nel 2011-2012, un Europa League col Chelsea nel 2012-2013 e per finire una Champions League, sempre col club londinese, nel 2011-2012. Anche individualmente Torres ha ricevuto una miriade di premi e riconoscimenti: è il caso del titolo di Capocannoniere della Confederations Cup disputata in Brasile nel 2013, vincendo la classifica Marcatori con ben 5 reti e del titolo di Capocannoniere dell’ Europeo in Polonia-Ucraina nel 2012 con 3 reti. C’è inoltre da registrare un record che dona grande lustro al calciatore spagnolo: Insieme a Juan Mata è uno dei due calciatori ad essere stato contemporaneamente, anche se solo per dieci giorni, campione del Mondo, campione d'Europa per club e per Nazionale in carica e detentore dell'Europa League. Torres e Mata sono comunque, insieme a Jürgen Kohler e ad Andreas Möller, gli unici calciatori ad essere stati campioni del mondo e d'Europa con la propria nazionale e ad aver vinto la Champions League e l'Europa League con il proprio club, che a quei tempi si chiamava ancora Coppa UEFA. Fernando Torres nella sua lunga carriera tutt’ altro che terminata e ancora da scrivere (attualmente è un giocatore in forza all’ AC Milan), si è sempre contraddistinto nel campo per la sua tenacia, per la sua grinta da combattente e per la passione che dedica quotidianamente a questo Sport meraviglioso qual è il calcio e anche fuori dal campo si distingue per la sua bontà d’animo e la cura che dedica alla sua famiglia, è padre di due bambini, Leo Torres e Nora Torres. Agli allenamenti, a detta del suo attuale allenatore Inzaghi e dei suoi ex, quali José Mourinho e Rafael Benitez , è sempre uno dei primi ad arrivare e dà importanza a qualsiasi cosa, dal più semplice scatto allo schema di gioco più complesso, desideroso di migliorare sempre più le proprie potenzialità e di superare quindi i propri limiti. Che dire, Torres è un professionista esemplare, un esempio per i tanti giovani che pian piano entrano a far parte del mondo del calcio ed è la semplice dimostrazione che, con l’impegno e la perseveranza, nulla è impossibile.

Soprannome


"El Niño"

Sitografia


  • www.wikipedia.it