Jujitsu - Origini

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Le origini del Jujitsu


Troviamo tante versioni che descrivono le origini del JuJitsu, ne esiste una chiamata: “la leggenda del salice piangente”. Questa leggenda narra di un medico dal nome Shirobei Akiyama che effettuò un viaggio in Cina con l’intento di apprendere la medicina e i metodi di rianimazione tradizionali. Non ottenendo i risultati sperati, decise di ritirarsi in meditazione nel tempio di Daifazu, dove un giorno dopo una abbondante nevicata vide che la neve aveva spezzato i rami più robusti degli alberi, mentre osservò che quelli del salice piangente si flettevano lasciandola cadere. Da questa riflessione decise di applicare questo principio "della non resistenza" anche a tutte le tecniche che stava studiando. Successivamente Akiyama decise di fondare la prima scuola più antica di Jujitsu dal nome Scuola Yoshin Ryu, ovvero “Scuola dello spirito del salice piangente”.
Il Jujitsu è quindi, un’arte marziale giapponese nata circa nel XVI sec., anticamente quest’arte era praticata in scuole specifiche chiamate, appunti, “Ryu”; ognuna si dedicava ad una specialità: il bastone, il sai e il nunchaku che, da semplici attrezzi da lavoro, diventarono vere e proprie armi. Il Italia il Jujitsu ha avuto una rapida diffusione grazie al Maestro Gianni Rossato che ideò il suo stile personale a fine anni 60, dandogli il nome di Go-Ju Italia. Il Go-Ju Italia vanta infatti quasi 1000 tecniche di combattimento.

  • Sport non olimpico individuale e individuale collettivo

Vedere anche


Fonti


  • "Lo Sport, tra cultura e agonismo" di Daniele Masala - Soc. Ed. Universo - 2016