Aikido

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Regole generali


L'Aikido, arte marziale giapponese,è un'arte di combattimento differente nella pratica da ogni altra arte marziale perchè è esclusivamente di difesa personale.
Letteralmente significa "via dell'armonizzazione e dell'energia". Sport di prestazione individuale. Tecnicamente la maggior parte di questo sport deriva dal Daitoryu Aikijujutsu (大東流合気柔術 = Grande Scuola d'Oriente dell'Aikijujutsu), che sarebbe stato fondato nel 1087 da Shinra Saburō Minamoto no Yoshimitsu (新羅 三郎 源 義光, 1045–1127), samurai del clan Minamoto, terzo figlio di Yoriyoshi Minamoto.
Il compito di ogni Aikidoka (praticante l'Aikido), è solo quello di neutralizzare l’attacco dell’avversario salvando se stessi e senza recare danno fisico permanente all’avversario.
L’apprendimento dell’Aikido richiede molta dedizione e pratica; le tecniche infatti, soprattutto nei gradi kyu (cioè le prime cinture dalla bianca alla marrone), servono a imparare a conoscere il proprio corpo, ad acquisire stabilità.
Infatti, l'obiettivo primario di quest'arte di combattimento è quello di raggiungere uno stile di vita pienamente sintonizzato con la propria natura interiore e con l'Universo.
andando avanti con gli insegnamenti, si impara il concetto di awase (armonizzazione) che consiste nel coordinare il proprio movimento e la propria tecnica con attacchi “in movimento”. La ricerca della risoluzione armoniosa e non violenta dei conflitti non deve, peraltro, indurre a pensare che la tecnica dell’Aikido non sia efficace né rigorosa.
L’Aikido può essere considerato come la più efficace difesa personale, pur nel rispetto della vita altrui, costituito da ferree leve articolari, proiezioni e immobilizzazioni che neutralizzano l’avversario senza causargli lesioni irreversibili. Non bisogna dimenticare, però, che le tecniche dell’Aikido potrebbero, se non controllate, causare seri danni e anche la morte.
Invece, il Takemusu Aikido, non è considerabile uno stile di Aikido, ma l’Aikido che Morihei Ueshiba O-Sensei insegnava nel suo dojo di Iwama quotidianamente e che, per l’appunto, O-Sensei stesso chiamò Takemusu Aikido (sorgente inesauribile di tecniche di Aikido).
Nell'Aikido non si fa ricorso né a pugni, Nè a calci, ma esclusivamente a leve articolari e proiezioni basate sui movimenti dell'avversario. Le tecniche base, quindi, sono l' irimi (entrare) e il tenkam (uscita-girarsi). Il Takemusu Aikido è stato tramandato puro e incontaminato fino a noi da Morihiro Saito Sensei, 9° Dan Aikikai Shihan. Questi è stato l’unico allievo rimasto accanto al fondatore dell’Aikido per ben 23 anni e volendo preservare intatto l’insegnamento dello stesso, in ciò distinguendosi da tutti gli altri maestri di Aikido, egli esprime uguale importanza al Taijutsu (tecniche a mani nude) e al Buki Waza (tecniche con le armi), che comprende lo studio del Ken (spada) e del Jo (bastone).
Infatti, O-Sensei diceva che Taijutsu, Jo e Ken sono la stessa cosa e che tutti e tre formano l’Aikido. Un Iwama Ryu Deshi (allievo) deve conoscere Taijutsu, Jo e Ken in eguale misura.
Morihiro Saito Sensei è, quindi, il continuatore dell’Aikido di Morihei Ueshiba.

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