De Zolt Maurilio

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IMMAGINI

Maurilio De Zolt è un ex fondista italiano, nato a San Pietro di Cadore ( in provincia di Belluno) il 25 settembre 1950. Conosciuto anche col soprannome “ il grillo” , soprannome datogli a causa del suo fisico minuto.

Carriera


Verso la fine degli anni '60 Maurilio appare sulle piste di sci, condotto da Stelio Busin, il factotum dei vigili del fuoco di Belluno.
All' inizio della sua carriera fatica a sfondare per via dei pregiudizi che lo allontanano dalla figura di atleta in generale e in modo particolare di fondista, così prima di farsi conoscere deve passare la trafila delle gare zonali e delle granfondo.
Maurilio per vivere trova posto in una segheria e ci resta per due anni, ma non trascura la sua passione nonostante gli inconvenienti e si allena nel poco tempo libero che gli resta e nei fine settimana.
La sua prima gara è la Coppa Casera Razzo. Si tessera per l' Unione Sportiva Val Piova di Laggio di Cadore e fa parte della categoria juniores. La gara si conclude per Maurilio in quarta posizione, piazzamento che personalmente lo lascia soddisfatto ma non è abbastanza per impressionare avversari e tecnici. Al momento a dare fiducia a Maurilio c'è solo Stelio Busin, allenatore del Centro Federale del Comelico, che diventa il suo primo allenatore e lo inserisce nella squadra dei vigili del fuoco e lo avvia anche alle gare di marcia in montagna.
Maurilio nel '70 va a Roma per il servizio di leva nei vigili del fuoco, viene assegnato ad Agordo e trasferito al distaccamento di Santo Stefano , situato vicino casa.
Terminato il servizio di leva, mette a frutto il diploma di congegnatore meccanico e cambia lavoro. All' età di 24 anni si sposa con Maria Luisa, che gli darà tre figli ( Luca, Tiziana e Michela) e che avrà un ruolo fondamentale nella sua vita di atleta quando, rientrato nei vigili del fuoco, potrà finalmente diventare un professionista del fondo.
All' inizio fa parte del gruppo sportivo “De Vecchi” dei vigili del fuoco di Belluno, società sportiva come tante, a carattere locale. Così non avendo una grande squadra nella staffetta Busin lo schiera in prima frazione e cerca di metterlo in mostra in modo tale da far cambiare idea ai tanti scettici.
Per tre anni consecutivi Maurilio vince il lancio della staffetta 4x10 km agli assoluti.
Finalmente Maurilio si è messo in mostra, è già considerato uno dei migliori fondisti italiani, ma purtroppo i pregiudizi restano e in FISI ( Federazione Italiana Sport Invernali) lo considerano troppo vecchio per entrare in nazionale e come per consolazione lo inseriscono nella squadra P, quella dei “probabili”.
Nel 1977, agli assoluti di Capracotta, il direttore agonistico Azittà gli aveva promesso che in caso di vittoria lo avrebbe inserito in squadra, cosi Maurilio dominò la 50 km ed entro all' età di 27 anni a far parte della nazionale, a quel tempo allenata da Tonino Biondini e Dario D' Incal. Ad aiutare e facilitare il percorso di Maurilio, ci fu Dario D' Incal che lo aiutò ogni volta che volevano espellerlo dalla squadra considerandolo troppo vecchio.
Successivamente partecipò a due edizioni dei Giochi olimpici invernali (Lake Placid 1980 e Sarajevo 1984) e a due dei campionati mondiali (Lahti 1978 e Oslo 1982) dove non ottenne nulla di importante ma è in costante miglioramento.
A Lake Placid si classificò 31° nella 15 km, 20° nella 30 km, non termina la 50 km e 6° in staffetta; a Sarajevo si arrivò 9° nella 15 km, 9° nella 30 km, 22° nella 50 km e 7° in staffetta.
Nella coppa del mondo conquistò il primo risultato rilevante il 24 gennaio 1982 nella 30 km di Brusson dove arrivò 17° e il 7 marzo seguente ottenne il primo podio, nella 50 km di Lahti si impadronì del 3° posto.
Nei Campionati mondiali di sci nordico 1985 di Seefeld in Tirol ottenne l'argento nella 50 km e nella staffetta e bronzo nella 15 km (edizione nel quale si stava affermando il passo pattinato, passo acquisito con un' iniziale difficoltà che però lo porterà ad essere insieme ai compagni di squadra, uno dei migliori interpreti).
Nel successivo campionato svoltosi a Oberstdorf nel 1987, nella 50 km, ottenne la sua prima medaglia d'oro.
Ai giochi olimpici invernali di Calgary 1988, arrivò secondo nella 50 km così da ottenere la sua prima medaglia olimpica.
Maurilio partecipò anche ai Mondiali di Lahti nel 1989 dove però non vinse nessuna medaglia.
Il 1° marzo 1991 in Coppa a Lahti ottenne la sua unica medaglia nella staffetta, poi un bronzo nei Mondiali in Val di Fiemme nel 1991 e altre due medaglie d' argento ai Giochi olimpici invernali di Albertville 1992 e ai Mondiali del 1993.
Il 1994 per Maurilio fu un anno molto importante, ai Giochi olimpici invernali di Lillehammer conquistò il risultato più noto della sua carriera, vincendo la staffetta 4x10 km insieme a Marco Albarello, Giorgio Vanzetta e Silvio Fauner, tutto ciò all' età di 44 anni. Vittoria che gli permise di entrare a far parte nel Guinnes dei primati come fondista più anziano.
Maurilio ottenne anche diverse medaglie e riconoscimenti in altre competizioni:

  • Coppa del mondo

• Miglior piazzamento in classifica in classifica generale : 9° nel 1991.
• 4 podi ( 3 individuali, 1 a squadre), oltre a quelli conquistati in sede olimpica e validi ai fini della coppa del mondo:
▪ 1 vittoria ( a squadre)
▪ 3 terzi posti ( individuali)

  • Campionati italiani

• 19 ori (10 nella 50 km, 5 nella 20 km e 4 nella 5 km)
Nella Marcialonga , la più importante granfondo italiana , riportò quattro successi.
L' anno più glorioso di Maurilio fu anche l' anno nel quale, al termine della stagione 1994, decise di ritirarsi.

Onorificenze e altre attività


Ai Giochi olimpici invernali di Torino 2006, nella Cerimonia di apertura, è stato insieme ai compagni di squadra, vincitori della 4x10 di Lillehammer, uno dei protagonisti dell' ultima parte della staffetta della fiamma olimpica; ricevettero la torcia da Alberto Tomba e a De Zolt fu dato il compito di reggere la fiaccola durante il breve tragitto per poi consegnarla a Piero Gros.
Il 15 dicembre 2015 a Maurilio De Zolt viene consegnato il collare d'oro al merito sportivo, che è la massima tra le onorificenze del Comitato olimpico nazionale italiano.

Sitografia