Perez Jefferson

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IMMAGINI

Jefferson Roberto Quesada Perez, detto anche Jefferson Perez nacque il 1 luglio 1974 a Cuenca (Ecuador) in un antico quartiere da una famiglia povera. Rimase orfano del padre in tenera età e dovette caricarsi il peso economico della numerosa famiglia composta oltre che dalla madre anche da altri due fratelli e due sorelle, correndo per tutta Cuenca vendendo giornali e lavorando al mercato della frutta cittadino. Con il passare del tempo questi doveri portarono Jefferson a fortificare il proprio fisico e ad allenarlo alla fatica.

La carriera


Il primo approccio con la corsa PER Jefferson Perez fu del tutto casuale, poiché quell’ anno rischiava di essere bocciato in educazione fisica e da qui il suo insegnante lo obbligò a partecipare entro la fine della scuola ad una specialità dell’atletica. Per allenarsi senza spendere un soldo si unì ad un gruppo di ragazzi allenati da Luiz Munoz, che notò subito le qualità straordinarie del ragazzo e in pochissimo tempo lo preparò ad una gara di selezione la quale, vincendola gli diede il pass per prender parte a 2 manifestazioni giovanili tenutesi negli stati uniti e in Inghilterra con il grande onore di rappresentare il proprio paese. Durante un allenamento notò un gruppo di ragazzi marciare, incuriosito provò questa disciplina e in pochissimo tempo date le sue straordinarie doti naturali e sotto la guida dell’allenatore di marcia Luis Chocho vinse il campionato sudamericano giovanile nella 5 km di marcia. A soli 16 anni nel 1990, arrivò terzo ai campionati mondiali juniores a Plovdiv in Bulgaria con un fantastico tempo di 40’08” per la 10 km che, solo molti anni dopo nel 2008 ai mondiali juniores di Bydgoszcz fu migliorato da Ding Chen. Da questo momento iniziò la sua notevole carriera, nel 1992 si qualificò ai Giochi Olimpici di Barcellona ma per problemi respiratori dovette ritirarsi non terminando la gara, questo episodio fu un durissimo colpo per lui ma, questo non lo fermò tanto è vero che solamente un mese dopo vinse i campionati mondiali juniores a Seul nella 10 km in 40’42”. Per i successivi 3 anni non ebbe risultati a livello mondiale per diversi motivi, un grave infortunio alla clavicola nel 1994 ed una cattiva alimentazione dovuta alla sua situazione economica la quale gravò pesantemente nel 1995 nel mondiale di Goteborg dove si classificò in penultima posizione. Da qui la decisione di cambiare sia metodo di allenamento che di alimentazione, scegliendo di sostituire il preparatore atletico affidandosi al colombiano Enrique Pena, difatti l’anno dopo si presentò alle Olimpiadi di Atlanta vincendo la prima medaglia a soli 22 anni con un tempo di 1 20’07” diventando così il più giovane vincitore della 20 km ai Giochi Olimpici. Questa vittoria fu un evento straordinario per l’Ecuador che osannò Perez come un eroe nazionale, costui tornato in patria mantenne la promessa fatta a se stesso prima dei Giochi, la quale prevedeva di percorrere a piedi in pellegrinaggio dalla capitale dell’Ecuador alla sua città natale Cuenca per un totale di 459 km. Negli anni successivi conquistò un susseguirsi di titoli notevoli ma non senza incontrare sul suo cammino diverse difficoltà: nel 1997 vinse la Coppa del Mondo 20 km a Podebrady (Rep. Ceca), ma arrivò solamente quattordicesimo ai mondiali di Atene, nel 1999 si classificò secondo ai mondiali di Siviglia dove poco prima di parteciparvi si accorse di avere un ernia del disco che lo portò ad un lungo periodo di riabilitazione tenendolo lontano dalle gare. Nel 2000 non mancò alle Olimpiadi di Sydney dove tagliò il traguardo in quarta posizione in 1 20’18”, mentre nel 2003 conquistò l’oro ai mondiali di Parigi con una gara entusiasmante e combattuta con lo spagnolo Fernandez che nella prima metà del percorso passò con un tempo notevole di ( 38’38”) permettendogli di avere un vantaggio su Perez di 32 secondi ma questo non bastò, poiché nella seconda parte di gara l’ ecuadoregno fece gli ultimi 10 km in un tempo straordinario di ( 38’11”) stabilendo il nuovo record mondiale per la 20 km in 1 17’21” che perse solamente nel 2007 strappatogli dal russo Kanaykin. Nel 2004 vinse la Coppa del Mondo a Naumburg in Germania sempre nella 20 km ma, alle Olimpiadi di Atene riuscì ad arrivare solamente quarto; mentre cimentandosi nella 50 km non ottenne i risultati sperati poiché non si impegnò mai del tutto in questa categoria arrivando pertanto solo al dodicesimo posto in 3 53’04” rimanendo il suo personale in questa distanza. Nel 2005 ad Helsinki e nel 2007 ad Osaka ottenne due vittorie mondiali portandolo ad essere tutt’oggi l’unico marciatore ad aver vinto 3 titoli mondiali consecutivamente nella 20 km. Nel 2008 si preparò scrupolosamente per le Olimpiadi di Pechino ma dovette arrendersi al travolgente russo Borchin classificandosi alle sue spalle al secondo posto con un tempo 1 19’15”; in seguito nella finale di Challenge Iaaf a Murcia (Spagna) concluse la sua superba carriera accolto da numerosi suoi fans e compaesani commossi dall’addio di questo meraviglioso atleta.

Dopo il ritiro


Ritiratosi Perez ha istituito nel 2010 una fondazione che porta il suo nome per aiutare i bambini più poveri del suo Paese sostenendoli nell’istruzione, nella salute e nella pratica sportiva. Ancora oggi la stima che ha il popolo ecuadoregno nei suoi confronti è così alta che gli è stato dedicato un monumento nella sua città natale.

Fonti


  • Track arena Italia, scritto il 04/01/2013 di Mario Laudato