Pippen Scottie

Da Wikisport.
Jump to navigation Jump to search

IMMAGINI

Scottie Maurice Pippen è nato ad Hamburg, in Arkansas il 25 settembre 1965, ex giocatore di Basket.

Carriera


L'infanzia di Pippen Scottie non fu felice. Era l’ultimo di dieci fratelli e la sua famiglia si trovò in enormi difficoltà quando il padre, colpito da un infarto, fu costretto alla sedia a rotelle e la madre dovette lavorare senza sosta per mantenere i dieci figli. Pian piano che uscivano dall’ High School, anche i fratelli e le sorelle davano una mano in casa. Ronnie Pippen, un fratello maggiore, decise di intraprendere la carriera sportiva, però mentre faceva allenamento si ruppe la schiena con conseguente paralisi.
Quando finì l'High School, Scottie non ricevette nessuna borsa di studio da parte di College e di sicuro lui non poteva permettersi di pagarsi la retta. Cosi il suo coach chiamò l'allenatore dell’università più vicina e implorò di prendere Pippen. Scottie ottenne la borsa di studio. In cambio dei soldi però non doveva giocare ma ben sì fare il Team Manager della squadra di Basket. Tra suoi compiti c'erano: asciugare il pavimento dal sudore, raccattare le palle, raccogliere le maglie bagnate e sudate per portarle a lavare o lavarle lui stesso. Dopo quasi una stagione, a causa di una serie di infortuni che colpirono i compagni di squadra, gli fu offerta l'opportunità di scendere in campo e nell'arco di poche partite riuscì a imporsi e a diventare titolare. Inizialmente, Scottie non era visto come una giovane promessa, ma durante i Predaft Camp, giocò in modo straordinario (media di 28 punti a partita), mettendosi in mostra davanti alle squadre professioniste. Le sue quotazioni salirono di molto; Chicago però, il quale anche prima dei Predaft Camp lo osservò, non voleva perdere questo talento “grezzo”, così si mise d'accordo con Seattle. L'ala piccola di 201 cm quinta scelta assoluta nel draft NBA 1987, scelto dai Seattle SuperSonics, fu scambiata con i Chicago Bulls in cambio dell'ottava scelta.
Nel momento in cui firmò il contratto si ricordò della brutta fine fatta dal fratello così' inserì una clausola che gli assicurava di prendere tutti i soldi concordati anche in caso fosse tagliato oppure dovesse smettere di giocare per via di un infortunio. Ovviamente questo vincolò molto l'ingaggio che fu di 5 milioni di dollari a stagione per 6 anni, ma l’obiettivo di Scottie era quello di mettere apposto la sua famiglia e garantire le cure al padre. Tanto e' vero che con i primi soldi gli pagò tutti i vari interventi. Successivamente comprò la terra di fianco alla sua casa e fece costruire parecchie residenze per fratelli, sorelle e rispettivi figli, creando così una specie di piccolo “quartiere privato”.
Insieme a Michael Jordan porta a Chicago sei titoli NBA in altrettante finali giocate nell’arco di otto stagioni. Fu scelto dai Bulls come uno dei tasselli per cercare di costruire una squadra vincente attorno a Jordan. Era considerato un giocatore di eccezionali qualità atletiche, ma non ancora completo nel suo gioco. Il suo miglioramento sul piano tecnico-tattico fu però prodigioso, inaspettato anche dai più ottimisti, tanto che, record nella storia dell'NBA, fu l'unico giocatore a migliorare consecutivamente nei suoi primi 7 anni di NBA tutte le statistiche individuali: punti, rimbalzi, assist e recuperi; prestandosi a totale servizio della squadra, apportò un contributo straordinario in difesa e in attacco, adattandosi a diversi ruoli e scegliendo le responsabilità di tiro.
Nel 1998, in scadenza di contratto, si trasferì ai Houston Rockets dove militerà per una stagione; nel 1999 approda ai Portland Trail Blazers dove rimane fino al 2003.

Dopo il ritiro


Il 2004 è l’anno della chiusura della sua carriera e decide di tornare con i suoi Chicago Bulls il quale firmò un contratto biennale che a causa di svariati infortuni fu costretto a disdire con un anno di anticipo.

Curiosità


Inserito nella lista dei 50 migliori giocatori NBA di tutti i tempi, è tuttavia opinione di alcuni critici che sia sì stato un grande giocatore, ma con Jordan a fianco, e che non abbia mai brillato nelle vesti di stella assoluta della propria squadra. Ma il suo palmarès conferma tutt’altro: 6 titoli NBA (1991/92/93/96/97/98), fa parte dei 50 giocatori più forti di tutti i tempi e della Basketball Hall of Fame, oro nei Campionati americani nel 1992 e 2 ori Olimpici di Barcellona 1992 e Atlanta 1996.

" Pippen era il giocatore di supporto finale, il complemento perfetto .”
- Sam Smith, giornalista sportivo americano.

Sitografia


http://joeiverson.com/BioM-Z/the_pip.htm
http://www.nba.com/history/players/pippen_bio.html
http://nbadiretta.altervista.org/blog/nba-i-piu-grandi-biografia-di-scottie-pippen/
http://it.wikipedia.org/wiki/Scottie_Pippen