Pittman Jana

Da Wikisport.
Jump to navigation Jump to search

IMMAGINI

Jana Pittman è nata il 9 novembre 1982 a Sydney ed è quindi un’atleta australiana.

Caratteristiche fisiche


  • Altezza 181 cm
  • Peso 68 Kg

Inizi della carriera


La Pittman ha studiato al Matthew Pearce Primary School e al Monte San Benedetto College in North Western Sydney. La Pittman ha vinto i 400 m ostacoli al World Youth Championships di atletica leggera a Bydgoszcz nel 1999 e divenne campionessa nello stesso anno ai Campionati Nazionali Australiani nei 200 e 400 m piani e nei 400 m ostacoli. Nel 2000 divenne la prima donna a vincere contemporaneamente sia i 400 m piani che i 400 m ostacoli ai Campionati del Mondo Giovanili.

Ferita al ginocchio


Poco prima delle Olimpiadi di Atene, la Pittman strappò la sua cartilagine al ginocchio destro nel corso di un warm-up della pista a Zurigo, dove era considerata la favorita per vincere i 400 m ostacoli. Dopo l'intervento chirurgico a Londra, solo una settimana prima dell'inizio dei giochi, corse ed arrivò quinta nella finale.

2006 Giochi del Commonwealth


A Melbourne, nei Giochi del Commonwealth, Jana Pittman ha difeso con successo i suoi due titoli del Commonwealth del 2002.

4 x 400 m Relay


Come nei Giochi del Commonwealth di Manchester 2002, Jana Pittman era un membro (insieme con Lewis, Caitlin Willis e Rosemary Hayward) della Nazionale Australiana vincente la staffetta 4x400 m piani. Tuttavia, il team Australiano del 2006 fu insignito della medaglia d'oro dopo la squalifica della squadra Inglese per una violazione durante la fase di cambiamento. La Pittman scrisse poi una lettera di scuse alla squadra inglese e offrì loro la sua medaglia d'oro. A provocare la squalifica fu la Lewis, che si avvicinò ai funzionari dopo la gara per rilevare la violazione dell’atleta inglese Natasha Danvers-Smith la quale aveva assunto una posizione non corretta della gamba nella fase di partenza. Secondo l’ABC Sports Desk i funzionari si sarebbero mossi lo stesso per squalificare l'Inghilterra.

400 m ostacoli


Jana ha vinto il titolo 400 m ostacoli con un nuovo tempo record di 53,82 secondi. Questo è stato il suo primo campionato importante dopo il suo infortunio al ginocchio e lo stress conseguente dovuto alle fratture alla schiena del 2004.

Il matrimonio con Chris Rawlinson


Il 31 marzo 2006 ha sposato Chris Rawlinson Pittman a Morningstar. Rawlinson, anche lui specialista 400 m ostacoli, ha allenato Jana dal 2004 al 2009. Il 14 dicembre 2006 ha dato alla luce il primo figlio, Cornelis. Ha affermato l’atleta che dopo il parto rincominciare è stato molto difficile soprattutto nei primi momenti, definendosi “pesante come una balena”. Nell'aprile 2009 è stata annunciata la separazione dal marito dopo tre anni di matrimonio e nel maggio 2009 ha ripreso ad allenarsi con Craig Hilliard che era in precedenza il suo allenatore. In un'intervista del 24 ottobre 2009 Jana ha definito il suo nuovo ruolo di madre single come l’ostacolo più duro da superare. Nel gennaio 2010 è stata annunciata la sua riconciliazione con Chris Rawlinson e l’intenzione della Pittman di volerlo nuovamente sposare.

Osaka 2007


Dopo la nascita di Cornelis, la Pittman aveva dichiarato diversi problemi e difficoltà nell’allenamento. Nonostante queste difficoltà, corse e vinse i 400 m ostacoli ai Mondiali di Osaka. Riscontrando una lieve ferita nella stagione 2007, decise di intervenire chirurgicamente per rimuovere la cartilagine i e frammenti di ossa sciolti e galleggianti nel secondo dito del piede destro. Nonostante tutto ciò la Pittman venne pre-selezionata per le Olimpiadi del 2008 nel Team Australiano.

Pechino 2008


Nel febbraio 2008, la Pittman era riconosciuta come l’atleta principale per la vittoria, come colei da battere; c’era chi addirittura parlava già del prossimo record. Ma il 9 luglio 2008 Jana annunciava che non avrebbe preso parte alla competizione e quindi ai Giochi di Pechino, a causa delle complicazioni riscontrate dopo l’operazione al secondo dito del piede destro. Successivamente a questa rinuncia, l’intera Australia ed anche in minima parte il Team Australiano mossero feroci critiche contro quella scelta dell’atleta, che per loro stava divenendo una stella in via di spegnimento.

2009


Il 29 giugno 2009, la Pittman torna alle corse dopo oltre un anno con una vittoria nel Grand Prix a Malaga, in Spagna. Ha vinto il 400 metri a ostacoli nel tempo di 55,67 secondi. Tuttavia, non era abbastanza in forma per difendere il suo titolo ai Campionati del Mondo 2009. Un problema al bicipite femorale, causato da una sporgenza del disco nella schiena, ha interrotto la sua preparazione per il torneo. Jana è fiduciosa di un suo ritorno, dicendo che spera di poter uscire da questa battuta d'arresto il prima possibile e tornare in pista per un obiettivo ed un sogno a lungo termine: vincere l'oro olimpico a Londra nel 2012.

2010


All'inizio del 2010, Jana Pittman ha deciso di intervenire chirurgicamente e rimuovere le protesi mammarie perché sentiva che influenzavano negativamente la sua attività. Tuttavia, ha ammesso la sua volontà di rimettere la protesi, una volta finita la sua carriera. Ha anche annunciato la sua intenzione di ri-sposare il suo ex marito Chris Rawlinson, dal quale aveva divorziato nel maggio 2009.

Curiosità


Prima della gara, dipinge le unghie dei piedi con i colori della sua squadra e indossa un braccialetto d'oro datole dalla sua ex compagna di allenamenti Melinda Gainsford-Taylor. Trae ispirazione da un tatuaggio di un calabrone sul ventre. Jana dice che "aerodinamicamente il calabrone non può volare ma non lo sa, così va a volare comunque. Per me vuol dire che mi è stato dato questo corpo e che sono capace di tutto. " Nel 2002 si è iscritta ad un corso di scienza per corrispondenza presso la Monash University.

Miglior risultati


  • AUSTRALIAN CHAMPIONSHIPS:

200m: 1999 (U18) - 1st
400m: 1999 (U18) - 1st, 2000 - 4th (3rd Australian), 2006 - 8th
400m hurdles: 1998 (U18) - 1st, 1999 (U18) - 1st, (U20) - 1st, 2001 - 1st, 2002 - 1st, 2003 – 1st

  • INTERNATIONAL CHAMPIONSHIPS:

Commonwealth Games: 2002 - 400m hurdles 1st (54.40), 4 x 400m 1st (3.25.63, split 50.38), 2006 - 400m hurdles 1st (53.82), 4 x 400m 1s(3.28.66, split 51.8)
Olympic Games: 2000 - 400m hurdles 3rd heat (56.76), 4 x 400m 2nd heat (3.24.05, split 51.9), 2004 - 400m hurdles 5th (53.92)
World Junior Championships: 2000 - 400m 1st (52.45), 400m hurdles 1st (56.27), 4 x 400m 7th (3.38.66, split 53.60)
World Youth Championships: 1999 - 400m 7th (55.06), 400m hurdles 1st (57.87)
World Cup: 2002 - 400m hurdles 3rd (55.15), 4 x 400m 7th (3.31.32, split 51.6)
World Championships: 2003 - 400m hurdles 1st (53.22), 2005 - 400m hurdles withdrew injured, 2007 - 400m hurdles 1st (53.31)

  • In ordine i migliori

Giochi del Commonwealt:2002:1st 400m ostacoli(54,40)-1st 4x400m Ostacoli(3,25,63 personale 50,83) 2006:1st 400m ostacoli (53,82)-1st 4x400m (3.28.66)
Campionati del mondo:2000(giovanili) 1st 400m (52,45)-1st400m ostacoli (56,27)
Olimpiadi:2000 3st 400m ostacoli(56,76)-2st 4x400 (3,24,05 personale 51,9)-5st 400m ostacoli(53,92)

Curiosità sull'intervento


La campionessa australiana di corsa ad ostacoli si è tolta le protesi al seno per aumentare le possibilità di vittoria alle Olimpiadi del 2012. "Non potevo indebolire il mio paese per la mia vanità", ha rivelato l'atleta.

  • Articolo del 04 gennaio 10 di Alessandro Fedele

Le vittorie nello sport, prima della bellezza e della vanità.
E' la scelta compiuta da Jana Pittman-Rawlinson (27 anni), atleta australiana che ha deciso di eliminare le proprie protesi al seno per essere maggiormente competitiva alle Olimpiadi di Londra del 2012.
"Sì, sono tornata ad essere piatta come una frittella", ha ammesso con ironia l'australiana, già due volte campionessa del mondo sui 400 ostacoli (a Parigi nel 2003 e a Osaka nel 2007).
"Ogni volta che correvo ero presa dal panico sul fatto che potevo indebolire il mio paese, tutto per la mia vanità", ha continuato la Pittman, che al magazine Women's Day ha anche rivelato di voler risposare l'ex marito e manager Chris Rawlinson.
Tempo di ripensamenti, dunque, per l'ostacolista, che, sempre per sua ammissione, negli ultimi 14 mesi ha speso circa 13.000 dollari per l'intervento di chirurgia plastica.
Come è facile immaginare, la decisione di aumentare il volume del proprio seno era scaturita dal desiderio di apparire più femminile, perché "quando guardavo nello specchio non vedevo altro che braccia muscolose, spalle larghe e gambe forti e grandi", ha spiegato l'atleta, aggiungendo di "non voler essere come quelle campionesse olimpiche che sembrano uomini".
"Mi piaceva avere il seno più grande, ma sono abbastanza matura da conoscermi, per essere onesta con me stessa quando mi guardo allo specchio. Io non voglio ridurre le possibilità dell'Australia - ha sottolineato nell'intervista la campionessa -. Voglio sentirmi più atletica possibile, sapendo che posso arrivare sulla pista di Londra nelle migliori condizioni di forma possibile".
Ma la Pittman, una volta conclusa l'attività agonistica, non esclude la possibilità di tornare nuovamente sotto i ferri per farsi reimpiantare le protesi. "Ho sempre la possibilità di migliorare i miei seni ancora una volta, quando avrò finito la mia carriera - ha concluso -. So che non ci sono medaglie per essere bella".

  • DAL MESSAGGERO

"Jana Pittman, il seno del poi ma senza ipocrisia"
Di Germana Consalvi Nulla contro il progresso, ma tanto di cappello a chi si accetta così com’è. Come natura crea. E medaglia d’oro alla sincerità per la coraggiosa Jana Pittman, l’atleta australiana due volte campionessa del mondo sui 400 ostacoli (Parigi 2003 e Osaka 2007) che ha rivelato di aver rimosso le protesi al seno per avere più possibilità di vincere alle Olimpiadi di Londra del 2012. Allenata com’è alle sfide, la Pittman non aveva esitato a spendere 13 mila dollari in poco più di un anno per aumentare il seno «perché mi piaceva averlo più grande, quando mi guardavo allo specchio non vedevo altro che braccia muscolose, spalle larghe e gambe forti e grandi. Qualità necessarie per correre bene, ma che non fanno certo di me una bella donna». E ora, dopo essere «tornata piatta come una frittella», non esclude affatto, dopo le prossime Olimpiadi, di voler riacquistare le agognate misure facendo di nuovo ricorso al bisturi.
Una sincerità d’oro, specie se confrontata con quel laboratorio di Frankenstein che include indifferentemente tanti personaggi dello spettacolo ma anche dell’informazione che conosciamo da sempre e vediamo via via cambiare ma che non lo ammette, mai. Bocche sottili, perfettamente in sintonia con corpi altrettanto esili, che all’improvviso diventano artificialmente turgide. E poco importa che queste labbra siano rese carnose dall’interno o all’esterno. Toraci non pronunciati che dall’oggi al domani esplodono in curve prorompenti. Volti scavati che acquistano come per incanto zigomi di tutto rilievo. E più il tempo passa e più, miracolo, non c’è traccia di rughe e rughette, anzi, il viso è liscio e teso come quello degli adolescenti, però è anche inespressivo e un po’ “gommoso”, la palpebra non si appesantisce ma lo sguardo acquista fissità effetto “psycho”. E, come se non bastasse, in caso di servizio fotografico il tocco magico di photoshop è il passaporto per la perfezione (sia pur con l’inganno).
Succede tutto sotto i nostri occhi, ma i protagonisti di queste trasformazioni, per lo più donne, insistono a negare, alcune hanno perfino cercato di intortarci con storie di “sviluppi” tardivi.

Fa tristezza pensare a quanto sia difficile accettarsi così come si è, soprattutto da parte di chi è stato ampiamente beneficiato da madre natura.

L’ossessione del corpo, la paura di invecchiare, l’insicurezza galoppante, l’imposizione della magrezza come elemento colonizzatore di fascino, salute e successo, l’immagine che prevale sul contenuto, beh, anni e anni di simili pressing non potevano lasciare indenni certa vulnerabile umanità. Pare che il 2010 potrebbe essere «l’anno della rivincita» delle donne prosperose, sempre più “visibili” mediaticamente, sempre più arruolate in campagne pubblicitarie e anche sempre più presenti sulle passerelle. Davvero dovremmo esserne contenti? Quando mai le donne formose, quindi con più curve e anche con più chili, hanno avuto bisogno di una rivincita? La sensazione forte è che si sia persa da troppo tempo la dimensione della normalità e della naturalezza, che è altro dalla perfezione a tutti i costi. Della serie: non è bello ciò che è bello...

  • DA SKY

Via il seno rifatto per vincere le Olimpiadi La Pittman, campionessa australiana nei 400 ostacoli, ha deciso di rimuovere le sue protesi al seno per correre più veloce. "Mi è costato 13mila dollari, ma non sopportavo l'idea di poter indebolire la mia nazionale a causa della mia vanità" 04 gennaio, 2010

Dopo due ori ai Mondiali, la Pittman vuole vincere le Olimpiadi. Ad ogni costo


Jana Pittman-Rawlinson, atleta australiana due volte campionessa del mondo sui 400 ostacoli (vinse a Parigi nel 2003 e ad Osaka nel 2007, mentre a Berlino 2009, così come ai Giochi di Pechino 2008, è stata assente per infortunio) ha rimosso le sue protesi al seno perché ritiene che così facendo avrà molte più possibilità di vincere l'oro anche nella gara delle Olimpiadi di Londra 2012.

A rivelare di aver fatto questo sorprendente "passo indietro" è stata la stessa atleta, 27 anni, che ha anche ribadito l'intenzione di sposare di nuovo l'ex marito e manager Chris Rawlinson. Dopo aver speso circa 13mila dollari negli ultimi 14 mesi per interventi di chirurgia plastica, ora la Pittmann fa sapere di essere "tornata piatta come una frittella. Ogni volta che correvo ero presa dal panico - aggiunge nell'intervista pubblicata dalla rivista "Woman's Day" - per il fatto che potevo indebolire la mia nazionale ed il mio paese, e tutto ciò a causa della mia vanità". L'ostacolista ha spiegato che si era aumentata il petto per un desiderio di maggior femminilità, "perché quando mi guardavo nello specchio non vedevo altro che braccia muscolose, spalle larghe e gambe forti e grandi. Queste sono qualità necessarie per correre bene, ma non fanno certo di me una bella donna", si era lamentata la Pittmann, aggiungendo di "non voler essere come quelle campionesse olimpiche che sembrano uomini". "Mi piaceva avere il seno più grande, ma sono abbastanza matura per conoscermi, per essere onesta con me stessa quando mi guardo allo specchio - ha detto ancora la campionessa, la cui vita privata finisce regolarmente sulle pagine dei giornali del suo paese -. Non voglio ridurre le possibilità dell'Australia, ma invece voglio sentirmi la più atletica possibile, sapendo che posso arrivare sulla pista di Londra nelle migliori condizioni di forma".

L'australiana non ha comunque escluso di tornare sotto i ferri per re-impiantare il seno finto, una volta abbandonato lo sport agonistico. "In fondo mi rimane sempre la possibilità di migliorare di nuovo i miei seni - ha spiegato - quando avrò finito la mia carriera nell'atletica: so che non ci sono medaglie per essere bella".

Palmares


E’ specializzata nei 400 m piani e soprattutto nei 400 m ostacoli (la sua specialità); due volte campionessa del mondo nei 400 m ostacoli, nei Campionati del mondo del 2003 e del 2007. Inoltre ha vinto due medaglie d'oro nei Giochi del Commonwealt del 2002, rispettivamente nei 400 m ostacoli e nella staffetta 4 x400 m ostacoli, ed altre due medaglie sempre nei Giochi del Commonwealt del 2006 nuovamente nei 400 m ostacoli e nella staffetta 4x 400 m piani (in seguito a squalifica della squadra inglese).