Popov Aleksandr Vladimirovic

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IMMAGINI

Aleksandr Vladimirovic Popov (soprannominato lo Zar) nasce in Russia precisamente a Sverdvlosk il 16 novembre 1971. Laureato in scienze motorie, attualmente l'ex nuotatore vive in Russia insieme alla moglie Daria Shemeleva anch'essa nuotatrice e i 2 figli, Vladimir e Anton.

La carriera


Fin da bambino Popov manifestò la paura dell'acqua, ma spinto dalle pressioni del padre all' età di 8 anni iniziò a prendere lezioni di nuoto, da allora non ha più smesso. In principio egli si dedicò al dorso successivamente quando decise di unirsi alla squadra di Gennady Touretski passò allo stile libero. Da quel momento non cambiò più allenatore, e per continuare ad essere seguito da lui si trasferì in Australia. I primi successi furono un oro nei 50m stile libero e nella staffetta 4×50 misti agli Europei in vasca corta di Gelsenkirchen nel 1991. Negli europei di Atene del 1991 vinse tre ori rispettivamente nei 100m sl individuale, nella 4x100m sl e nella 4x100m mista. A livello mondiale si fece conoscere a partire dalle olimpiadi di Barcellona del 1992 in nelle quali divenne campione olimpico sia nei 50m che nei 100m stile libero in 21,91″ e 49,02” e portò a casa anche due argenti a livello di squadra, sia nella 4x100 sl che nella 4x100 mista. L’anno seguente partecipò agli europei di Sheffield dove vinse 4 ori: due individuali e due a squadre. Ai mondiali di Roma del 1994 Popov vinse sia nei 50m che nei 100m stile libero confermandosi imbattibile in entrambe le gare oltre le quali vinse anche un argento nelle staffette 4×100 stile e 4×100 misti. Durante lo stesso anno Popov firma il record mondiale sui 100m sl in 48,21” record che resterà imbattuto per 6 anni. Nel 1995 gli europei si svolsero a Vienna e anche lì riuscì a conquistare i 4 ori come quelli dell’edizione europea precedente. Nelle successive olimpiadi di Atlanta del 1996 si riconfermò campione olimpico nei 50m e nei 100m sl e riconfermò gli argenti delle olimpiadi precedenti, e per omaggiare il proprio allenatore gli diede in regalo la medaglia vinta nella gara dei 100 m. La notte del 24 agosto dello stesso anno, mentre si trovava a Mosca con la fidanzata Shemeleva, in una lite con un venditore ambulante, fu ridotto in fin di vita a pugnalate il coltello gli recise un’arteria, colpì un rene e danneggiò anche la pleura. Il nuotatore fu operato d'urgenza, successivamente seguì una riabilitazione che durò fino alla fine di quello stesso anno. Sorprendendo tutti, dopo meno di sei mesi, si presentò agli europei di Spagna del 1997 riconfermandosi il migliore sia nei 50m che nei 100m a livello individuale, e vinse la 4x100 stile libero con i suoi compagni di nazionale. L’anno seguente nel 1998 ai mondiali di Perth confermò il titolo mondiale nei 100 sl ma si dovette accontentare dell’argento nei 50m e del bronzo nella staffetta 4×100 stile libero. Agli europei di Istanbul del 1999 riesce a conquistare un argento nei 100m sl e nella 4x100m sl e un bronzo nei 50m sl e nella 4x100m misti. Il 16 giugno del 2000 prima delle olimpiadi, a Mosca, lo Zar segnò il nuovo record mondiale sui 50m sl in 21,64” record che resterà imbattuto per 8anni. Alle Olimpiadi di Sidney del 2000, Popov volle tentare l’impresa di essere il primo uomo a conquistare 3 ori consecutivi in tre diverse edizioni delle olimpiadi, ma questo purtroppo restò solo un sogno, ancora oggi un’impresa incompiuta, poiché nella finale dei 100m sl per un soffio arrivò secondo dietro Pieter van den Hoogenband. Nella gara dei 50m sl si classificò solamente sesto. Nel mondiale in vasca corta tenutosi a Mosca nel 2002 egli riuscì ad ottenere solamente un bronzo nei 50 sl e nella 4x100 sl. Ma al contrario di ciò che ormai tutti credevano, la stella ancora non stava tramontando. Lo Zar all’età di 32 anni si presentò ai mondiali di Barcellona del 2003 vincendo nuovamente sia i 50 m che i 100m questo successo lo rese particolarmente felice, poiché lo raggiunse in una città per lui molto speciale: a Barcellona, dove tutto era iniziato, ai giochi olimpici nel 1992. Partecipò all’europeo di Madrid conquistando l’ultimo oro nei 50m sl. La sua carriera stellare si chiuse alla sua quarta olimpiade, ad Atene 2004, dove egli fece da portabandiera per la Russia e partecipò come nuotatore più anziano della competizione (33 anni). Non riuscì questa volta a qualificarsi per le finali delle sue due gare preferite. Nel dicembre del 1999 Popov fu eletto membro effettivo del Comitato olimpico internazionale.

Dopo il ritiro


Dal 1996 fa parte anche della commissione atleti del CIO uno dei sette rappresentanti eletti direttamente dagli atleti nelle votazioni che si tengono in occasione dei Giochi olimpici. Popov fu eletto la prima volta ad Atlanta 1996, e rieletto a Sydney 2000 e ad Atene 2004. Sempre nel 1996 gli venne assegnata la medaglia d’ onore russa per il suo contributo allo sport. Nello stesso anno gli venne conferita la nomina di “atleta russo dell’anno” e “atleta dell’anno” dall’associazione della stampa sportiva europea. Facendo un resoconto della sua straordinari carriera agonistica ha vinto complessivamente 4 medaglie d’oro e 5 d’argento olimpiche che nel suo palmares vanno ad aggiungersi ai sei ori mondiali e 21 ori europei che insieme alle tante medaglie d’argento e bronzo fanno complessivamente 50 medaglie. Popov è stato un esempio di educazione rispetto e devozione per lo sport che egli ha tanto amato. Dotato di una tecnica perfetta, ripresa come esempio in migliaia di video didattici, costruita con una coordinazione impeccabile di gambe e braccia e con una meccanica della bracciata perfetta, dà l'impressione della facilità più assoluta, senza che si possa identificare nella sua nuotata alcun momento di perdita di velocità o di interruzione della propulsione.

Soprannome


"Lo Zar"

Sitografia


  • Wikipedia
  • Sito FIN (le grandi storie del nuoto)
  • L’enciclopedia dello sport-Treccani