Porro Enrico

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IMMAGINI

Enrico Porro è nato a Lodi Vecchio il 16 gennaio 1885. Lottatore nella specialità greco-romana, categoria: pesi leggeri.

La vita

Sin da piccolo, Enrico aveva sempre dimostrato un carattere irrequieto e rissoso, tanto che la madre, esasperata, decise di imbarcalo come mozzo su una nave. Egli però non amava questa vita e scappò appena ne ebbe la possibilità. In seguito, tornato a Milano iniziò a frequentale la palestra del suo rione cominciando così la sua carriera di lottatore. Si specializzò nella lotta greco-romana, che prevedeva oltre all’agilità, anche molta forza. Nonostante la sua statura (poco più di un metro e mezzo) riusciva ad atterrare avversari più robusti di lui, accrescendo per questo la sua fama. Per riuscire a sconfiggere atleti più grandi di lui, aveva messo a punto una tecnica che chiamava “souplesse”, che prevedeva l’assalto dell’avversario per poi prenderlo in controtempo e rovesciarlo. La sua prima gara si svolse a Legnano, e a soli 17 anni vinse la sua prima medaglia d’oro. Nel 1905 partecipò al campionato italiano nella categoria dei pesi leggeri che, però, prevedeva una differenza anche più di 10 chili fra gli avversari. Nonostante questo, Enrico riuscì a vincere il campionato e l’anno seguente si riconfermò campione d’Italia. Inoltre, sulla scia dei suoi successi, conquistò anche l’Europeo. Nel 1908 Porro disputò le Olimpiadi di Londra e riuscì a vincere tutti i suoi incontri nonostante la continua ostilità degli arbitri verso gli atleti italiani. Riuscì a conquistarsi la simpatia del pubblico inglese, che vedeva un nuovo “Davide” in quel piccoletto che atterrava tutti i suoi avversari. Il 25 luglio Porro disputò il suo terzo incontro contro il russo Nikolay Orlov di sette chili più pesante. Questa finale sembrò interminabile, in quanto si decise di introdurre un terzo round di ben 20 minuti, invece dei soliti due round di 15 minuti, poiché i giudici non erano convinti della superiorità dell’atleta italiano. Alla fine Porro riuscì a conquistare il titolo olimpico e tornò vincitore in Italia, dove alla stazione di La Spezia fu accolto da una folla entusiasta e la sera ricevette la visita del Re Vittorio Emanuele terzo, il quale si complimentò con lui e gli donò una medaglia d’oro. Nel 1909 e nel 1910 vinse nuovamente il titolo italiano. Purtroppo dovette rinunciare alle Olimpiadi del 1912 a causa di una bruciatura ad una mano, causata da un corto circuito. In seguito, prese parte ad eventi modesti a causa della prima guerra mondiale, che aveva ridotto gli eventi sportivi. Nel 1920 e nel 1924 la federazione lo costrinse a gareggiare, ma a causa della sua età e all’affacciarsi di un nuovo tipo di lotta più agile, non ottenne grandi risultati. Quindi, si ritirò dalle competizioni e si dedicò all’insegnamento della lotta ai giovani. Enrico Porro morì all’età di 82 anni, il 14 marzo 1967, dopo aver vissuto gli ultimi anni della sua vita con le braccia paralizzate da un’atrofia muscolare.

Fonti

Wikipedia