Musone Angelo

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Angelo Musone nasce a Marcianise (CE) il 1° Marzo 1963, è un ex pugile italiano.

Il pugilato


Il pugilato è uno dei più antichi e noti sport da combattimento. A livello competitivo esso si svolge all’interno di uno spazio quadrato chiamato ring, tra due atleti che si affrontano colpendosi con i pugni chiusi (protetti da appositi guantoni), allo scopo di indebolire e atterrare l’avversario. Questo sport è conosciuto a partire dall’XVIII secolo, anche come “la nobile arte”, richiedendo ai suoi praticanti caratteristiche come coraggio, forza, intelligenza e velocità. La parola “pugilato” deriva dal latino pugilatus, la quale deriva da pugili, che significa “atleta”, a sua volta derivante da pugnus, il cui significato è “pugno”.

Angelo Musone


Angelo Musone Angelo Musone Musone (Marcianise, 1° marzo 1963) si è avvicinato al pugilato nella palestra Excelsior Boxe di Marcianise, diretta dal maestro Mimmo Brillantino che ne farà una fucina di campioni. Appartenente alla categoria pesi massimi, è stato uno dei più grandi pugili italiani, altezza 180 cm, peso 88 kg. Egli si ritirò nel 1988, ma prima di allora disputò una ventina di incontri, di cui diciannove vinti, dodici per k.o. (k.o. è l’acronimo di knock –out ed è una causa di interruzione anticipata dell’incontro) e, uno perso. Vi sono due tipi di k.o., quello tecnico (TKO) quando l’atleta pur non essendo stato atterrato è in condizioni pessime e l’arbitro decide di sospendere l’incontro. L’altro è il classico K.O. cioè quando l’avversario cade a terra e non riesce a rialzarsi nel tempo previsto. Ha vinto la medaglia d'argento ai Giochi del Mediterraneo di Casablanca 1983, nei pesi massimi e quella di bronzo alla Coppa del mondo dello stesso anno, a Roma. Alla fine dell'anno si è laureato Campione d'Italia dilettanti, a Parma. Prima della data del ritiro, per lui vi sono state date più importanti, la più importante per lui, ma anche per tutti gli italiani, è sicuramente il 1984. Convocato a rappresentare l'Italia alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984, nei pesi massimi, ha battuto al primo turno il keniano James Omondi (5-0), agli ottavi di finale il boliviano Marvin Perez per rinuncia a salire sul ring e ai quarti di finale lo svedese Hakan Brock (5-0). Angelo Musone poi vinse una medaglia di bronzo perché battuto, in semifinale, dallo statunitense Henry Tillman (il grande favorito della categoria per aver eliminato il giovane Mike Tyson alle selezioni americane). Salito sul ring, Musone malmenò letteralmente l'incredulo statunitense per tutte e tre le riprese. Alla fine tre giudici su cinque ne decretarono la vittoria ed anche tale verdetto starebbe stato stretto all'italiano che aveva dominato l'incontro. In base a un'innovazione dell’AIBA, tuttavia, ogni verdetto equilibrato doveva essere ripreso in esame da un giurì, il quale - incredibilmente - lo sovvertì con un 5 a 0 in favore di Tillman. Questi, in finale, si aggiudicherà la medaglia d'oro mentre all'italiano non restò che consolarsi con quella di bronzo. Al ritorno in patria, tuttavia, i compaesani di Marcianise lo accolsero festeggiando come se avesse vinto la medaglia d'oro. Musone ha concluso la carriera dilettantistica subito dopo le Olimpiadi con un record di 53 incontri, di cui 39 vinti, 9 persi, 4 pari e uno no-contest. Angelo musone è rientrato nella classifica WBC 1988 pesi massimi leggeri in undicesima posizione.