Ramos Daniel Carvajal
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Daniel Carvajal Ramos è un genio del calcio meglio conosciuto con il soprannome: “testa di kiwi”.
È famoso per il suo aspetto barbuto e l’intelligenza tattica al terzino destro.
“Dani” Carvajal Ramos è nato l’11 gennaio 1992 a Leganés, nella Spagna centrale, è un figlio di Madrid con il pensiero fisso del calcio. Il suo tecnico di allora lo definisce come un bambino estremamente competitivo e con un forte senso del posizionamento: caratteristiche che gli rimarranno attaccate sulla pelle, come l’affetto per la sua città d’origine.
Il giorno della sua prima comunione gli regalano la maglia del Real edizione Centenario e gli dicono che proprio la Casa Blanca lo ha invitato ad un provino. Dopo la prima partita, Carvajal firma il contratto per entrare nella Fábrica: a 10 anni è già un giocatore del Real Madrid. Gioca diversi ruoli: nasce terzino, nasce merengue, nasce competitivo ma umile.
Nell’estate del 2010 Carvajal si taglia un piede in una piscina naturale, sfuma quindi il sogno di giocare in prima squadra. A causa di questo infortunio Mourinho non lo vede più di buon occhio.
Continua nella squadra B, fino a ottenere la promozione in Segunda, ma senza essere più considerato per la prima squadra.
Due stagioni dopo, a 20 anni, a Carvajal non viene proposto il rinnovo, bensì l’addio: dopo tanti sacrifici sentirsi dire non sei sufficientemente bravo per giocare nella tua squadra del cuore.
Ed è qui che emerge l’uomo Carvajal: “preferisco una vita piena di ostacoli”. Sceglie un percorso molto difficile: dalla terza divisione spagnola alla Bundesliga. Il Bayer Leverkusen lo acquista per 5 milioni di euro, ma abituarsi a un ambiente così diverso può essere complicato.
Preferisce vivere a Dusseldorf, perché lì già c’è un suo ex compagno delle giovanili. Non vuole rimanere solo. Diventa subito titolare nel Bayer di Sami Hyypia e gioca una stagione strepitosa. La Bild a fine stagione lo inserisce nei migliori 11 della Bundesliga, gioca anche l’Europa League.
Nel 2013 vince l’Europeo Under 21 come riserva di Montoya, ma nel frattempo il Real Madrid è passato ad Ancelotti: Carvajal può finalmente tornare alla Casa Blanca. Quell’esperienza tedesca è stata fondamentale per tornare al Real da giocatore vero. Carvajal torna a casa, per tutta la stagione vivrà a Leganés con i genitori. Questa umiltà desta stupore, e così nascono i video sulla sua umiltà che si fa accompagnare a Valdebebas con una vecchia Citroen Xsara guidata dal padre, mentre gli altri arrivano in Ferrari.
Il suo grande ritorno al Real capita nel momento giusto: Ancelotti, allenatore del momento, si affida a Carvajal. Uomo capace di svolgere compiti offensivi e difensivi con uguale capacità. Fisico compatto, grande velocità nei primi metri e ottima progressione. Carvajal è un terzino puro di spinta, capace di coprire tutto il campo.
Superare Carvajal palla al piede in movimento è molto difficile, perché posiziona bene il corpo. La sua capacità di ripiegare velocemente rende impossibile saltarlo in corsa. Quando viene puntato in situazione statica, Carvajal preferisce mettere il corpo molto vicino all’avversario, per non lasciargli spazio. Alcune sue scivolate ne evidenziano le capacità fisiche (a volte sembra rimbalzare).
Carvajal non nasce difensore puro, e in alcune occasioni in area di rigore emergono le sue difficoltà, di solito rimedia con un dinamismo e un’aggressività fuori dal comune.
In fase offensiva, presenta un ampio bagaglio di qualità. La sua specialità è arrivare sul fondo e crossare o servire una palla dietro a centro area, è un attivatore di triangolazioni.
Nel corso del tempo, il suo gioco è diventato meno lineare e robotico, concedendosi più libertà creativa. Nonostante tutto Carvajal è sempre stato discusso.
Dopo l’addio di Arbeloa, Florentino Pérez ha comprato il terzino destro Danilo dal Porto. Carvajal era quindi destinato alla panchina, ma a causa di una serie di infortuni, si ritrova in tribuna. Le prestazioni di Danilo non hanno l’intensità e la qualità richieste, quindi dopo una clamorosa sconfitta ai quarti di finale a Wolfsburg, Zidane rivaluta Carvajal come titolare.
Dal suo ritorno a casa, Carvajal ha vinto tutto, tra cui due Champions League da titolare, ma non ha mai avuto la considerazione che meriterebbe.
Nel 2014, Del Bosque non lo ha proprio considerato per il Mondiale brasiliano. Nel 2016 fu convocato ma si infortunò durante la finale di Champions.
Ad ottobre 2020 Daniel ha subito uno stop per un problema al ginocchio. Nonostante tutto, secondo alcune indiscrezioni, Carvajal sarebbe sempre più vicino a rinnovare il contratto con il Real Madrid. Il terzino destro infatti sembrerebbe pronto a prolungare fino al 30 giugno 2024, visto l’attuale accordo in scadenza nel 2022.
Ultimamente ha dichiarato che gli piacerebbe finire la carriera al Real Madrid. Ha vinto tutto con la società, solo un’altra cosa vorrebbe: vincere la quinta Champions League e con la Nazionale vincere un titolo Europeo o Coppa del Mondo.
Carvajal ha anche una vita privata.
La sua prima storia è iniziata ai suoi giorni al Real Madrid Castilla. Allora, ha trovato il suo primo amore con Marta Morales.
L’anno passato in Germania però ha influenzato negativamente la loro relazione. Decisero di separarsi prima del suo rientro al Real Madrid.
A distanza di poche settimane, stiamo parlando della prima metà del 2014, Dani inizia un’altra relazione con Martha Garcia Pavon.
Dani ancora però prova qualcosa per la sua ex, questo provoca la rottura con la Pavon e il ritorno con la Morales.
Attualmente la sua vita è stata arricchita dall’arrivo del figlio Martin, nato il 7 dicembre 2020, avuto dalla compagna Daphne Canizares con la quale sembra aver raggiunto una certa stabilità.