1900 - La seconda Maratona olimpica: uno scandalo

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La seconda Maratona olimpica: uno scandalo


Le maggiori attese del pubblico furono riservate alla maratona delle Olimpiadi di Parigi 1900, il cui epilogo dette origine a strascichi lunghi e polemici.
Al traguardo, dopo 40 chilometri e 250 metri, si presentò il giardiniere francese Michel Théato che precedette il connazionale Emile Champion ed altri due concorrenti.
Un’ora più tardi arrivò esausto al traguardo l’americano Arthur Newton che con grande sorpresa si sentì dire che era giunto solo quinto. La sua sorpresa era pari a quella di altri testimoni che l’avevano seguito e che non avevano visto nessun altro concorrente corrergli davanti.
E allora gli altri, quelli giunti prima di lui, da dove erano transitati? Gli approssimativi controlli istituiti sul percorso dettero la stura a molti sospetti, ma ormai la corsa se l’era aggiudicata Théato. Come i greci quattro anni prima, anche i francesi avevano voluto vincere la loro Olimpiade e Newton dovette accontentarsi delle scuse, a nome di tutti i francesi, porte dal giornale sportivo “L’Auto” che aveva riconosciuto l’imbroglio.