1994 - OJ Simpson e le accuse di omocidio

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Orenthal James (O.J.) Simpson (San Francisco, 9 luglio 1947) è un ex giocatore di football americano e attore statunitense. È considerato uno dei più grandi giocatori della storia del football americano e inserito nella Pro Football Hall of Fame. Nel 1992 la Brown, moglie di OJ Simpson chiede il divorzio per “differenze di carattere inconciliabili” dal marito. OJ non la prende bene e nemmeno con il trascorrere del tempo sembra farsene una ragione. Ogni scusa è buona perché tra i due ex coniugi scoppino litigi più o meno violenti. Tutto fino alla sera del 13 giugno 1994. La storia dice che Nicole quella sera andò in un ristorante, dimenticò gli occhiali da sole e un cameriere 25enne, Ronald Lyle Goldman fu incaricato di riportarglieli a casa. Qui, una mano omicida uccise sia Nicole che Ronald a colpi di coltello, 12 a lei e 20 a lui, con una violenza e una ferocia incredibili. Da subito l’attenzione degli inquirenti si orientò su OJ che con una serie di atteggiamenti vicini alla follia diede anche ulteriore corpo ai dubbi su di lui. Ciononostante, e malgrado alcune tracce di sangue e di DNA sembrassero inchiodarlo, la giuria lo ritenne non colpevole. La stessa difesa disse che questo non era accaduto per merito suo quanto per demerito e per i tanti errori commessi dall’accusa.
Malgrado l’assoluzione, però, la vita di OJ non fu più la stessa. Se a livello penale era stato assolto, la giustizia civile lo condannò a pagare svariati milioni di dollari di risarcimento alle famiglie delle vittime. La fortuna finanziaria dell’uomo si incrinò significativamente e nel 2004 una Corte Federale di Miami lo dichiarò colpevole di uso illegale di apparecchiature elettroniche per captare abusivamente il segnale televisivo. Simpson venne condannato al risarcimento di 25.000 $ alla compagnia, oltre a pagare 33.678 $ per spese processuali e parcelle agli avvocati. Peggio ancora, Il 16 settembre 2007 fu arrestato per furto con scasso, accusato, insieme a quattro amici, di aver rubato da una stanza d'albergo a Las Vegas dei cimeli che, a suo dire, gli erano stati a sua volta sottratti tempo prima. Anche qui il processo fu lungo e combattuto, ma alla fine OJ venne condannato a 33 anni per rapina e sequestro di persona, una condanna pesantissima se si prende in considerazione l’entità vera del crimine e come erano andate le cose, tanto che si disse che si era trattato di una specie di contrappasso nei confronti del processo per la morte di Nicole e Roland.
Oggi OJ, solo e malato, è detenuto in un carcere di media sicurezza soprattutto grazie al suo buon comportamento in prigione, e dovrà scontare almeno 9 anni della sua pena prima di poter ambire ai benefici di legge.

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Fonti