Becker Boris

Da Wikisport.
Jump to navigation Jump to search

IMMAGINI

Biografia


Boris Becker (Leimen, 22 novembre 1967) è un ex tennista tedesco.
Boris Becker è nato a Leimen, nell'allora Germania Ovest, il 22 novembre 1967. Ha iniziato a giocare a tennis a cinque anni, vincendo il primo torneo a otto. Il suo talento in questo sport era tanto eclatante che il Ministero della pubblica istruzione gli concesse una dispensa speciale, consentendogli di abbandonare la scuola dopo il conseguimento della licenza media.

La carriera


La carriera di Becker comincia all’età di 5 anni, quando il padre architetto, ex tennista, lo iscrive a un corso. A otto anni vince il suo primo torneo. Poi, a poco a poco, l’ascesa.
Nell’anno del debutto ottiene subito ottimi risultati, vincendo il suo primo titolo nel doppio al BMW Open di Monaco di Baviera in coppia con Wojciech Fibak e raggiungendo il terzo turno al suo primo torneo di Wimbledon; agli Australian Open al secondo turno sconfigge in quattro set Tim Mayotte (testa di serie numero 7), ma si deve arrendere ai quarti di finale contro Ben Testerman. Chiude l’anno al posto numero 66 della classifica mondiale.
Nel 1985 ottiene importanti risultati, tra cui la semifinale agli Open d’Italia. Poche settimane dopo debutta al Roland Garros, dove viene sconfitto al secondo turno da Mats Wilander. Con l’inizio della stagione sull’erba Becker riesce a far emergere tutto il suo talento: si aggiudica il Queen’s Club Championships 1985, ma soprattutto si aggiudica contro ogni pronostico il prestigioso torneo di Wimbledon, vincendo in finale contro l’americano Kevin Curren, diventando, a 17 anni e 227 giorni, il più giovane vincitore di un torneo del Grande Slam. Grazie a questi risultati riesce a qualificarsi per la prima volta al Masters di fine anno, dove viene sconfitto da Ivan Lendl in finale, chiudendo l’anno al sesto posto del ranking mondiale.
Becker inizia il 1986 senza grandi risultati. Nel primo Slam stagionale, a Parigi, arriva fino ai quarti di finale. Ai Queen’s non riesce a difendere il titolo, ma si rifà subito a Wimbledon, dove riesce a trionfare ai danni di Lendl, sconfiggendolo in tre set. Agli US Open viene eliminato in semifinale. Nella parte finale di stagione vince tre tornei in poche settimane, il primo a Sidney contro Lendl, poi a Tokyo sconfiggendo Connors ed Edberg e infine a Parigi contro Casal. Nel Masters di fine anno si ripete lo stesso copione dell’anno precedente: Becker arriva in finale ma viene sconfitto da Lendl. Chiude l’anno al secondo posto del ranking mondiale. Agli Australian Open del 1987 viene sconfitto al quarto turno, ma si rifà subito dopo vincendo il torneo di Indian Wells battendo in finale il rivale Edberg in cinque set. Nello slam di Parigi riesce ad arrivare fino alle semifinali, dove viene battuto da Mats Wilander. Inizia la stagione sull’erba da favorito aggiudicandosi il torneo del Queen’s, ma a Wimbledon viene sconfitto a sorpresa al secondo turno da Peter Doohan (numero 70 del ranking). Quell’anno in coppa Davis vince una delle partite più lunghe della storia del tennis contro John McEnroe, durata 6 ore e 22 minuti.
Nel 1988 a Wimbledon sconfigge Lendl in semifinale, ma in finale si deve inchinare a Stefan Edberg dopo quattro set. Vince ad Indianapolis contro McEnroe, ma agli US Open viene eliminato a sorpresa al secondo turno. Chiude l’anno in bellezza, vincendo il Masters di fine anno contro Lendl e la sua prima coppa Davis. Chiude l’anno al numero quattro del ranking.
Nel 1989 affronta due volte in un mese il rivale Edberg: prima nella semifinale all’Open di Francia dove viene sconfitto e poi a Wimbledon, dove si prende la rivincita in finale. Ad Agosto riesce a vincere il suo secondo slam stagionale, gli US Open, battendo Lendl in finale. Riesce a difendere, con la sua Germania, la coppa Davis. Nonostante chiuda l’anno al secondo posto del ranking viene nominato tennista dell’anno, titolo che generalmente viene assegnato al primo giocatore del ranking. Nel 1990 non riesce a confermarsi: all’Australian Open viene sconfitto ai quarti di finale contro Wilander; in Francia, al Roland Garros, viene battuto addirittura al primo turno contro il giovane Goran Ivanisevic. A Wimbledon riesce ad arrivare in finale ma si deve inchinare all’eterno rivale Edberg in cinque set. Negli US Open viene eliminato in semifinale da Andre Agassi, il quale lo eliminerà anche al Masters di fine anno. Il 1991 si apre nel migliore dei modi: riesce, per la prima volta, a trionfare all’Australian Open e grazie a questo successo riesce a superare Edberg al primo posto del ranking mondiale. Questo primato, però, durerà soltanto tre settimane. A Parigi viene eliminato in semifinale da Andre Agassi, mentre a Wimbledon arriva per la quarta volta consecutiva in finale, ma si deve inchinare a Michael Stich. Riesce a riprendersi il primato del ranking, ma dopo nove settimane dovrà restituirlo ad Edberg definitivamente. Nel 1992 riesce a vincere per la seconda volta il Masters di fine anno, battendo in finale Jim Courier in quattro set. Nel 1993 la carriera di Becker subisce un declino, motivo principale i vari infortuni, ma anche il matrimonio con la modella Barbara Feltus, che lo distrarrà dall’attività sportiva, e i problemi con la magistratura tedesca per evasione fiscale. Nei tornei del Grande Slam riesce a far bene soltanto a Wimbledon, arrivando in semifinale dove viene sconfitto da Pete Sampras. Chiude l’anno all’undicesimo posto. Nel 1994 non riesce a dare una svolta alla sua carriera. Salta i primi due tornei del Grande Slam, a Wimbledon riesce ad arrivare di nuovo in semifinale e negli US Open viene eliminato al primo turno. L’unica nota positiva è il Masters di fine anno, dove arriva in finale ma viene sconfitto da Pete Sampras. Riesce a risalire fino al terzo posto del ranking.
Nel 1995 riesce a raggiungere per la settima e ultima volta la finale di Wimbledon, dove viene sconfitto in quattro set da Sampras. Alla fine della stagione riesce ad aggiudicarsi per la terza volta il Masters di fine anno contro Michael Chang, chiudendo l’anno al quarto posto del ranking. Nel 1996 riesce a vincere quello che sarà il suo ultimo torneo del Grande Slam, l’Australian Open. A Wimbledon riesce ad arrivare fino al terzo turno, a causa di un infortunio al polso. Recuperato dall’infortunio riesce a vincere il Master di Stoccarda, battendo Pete Sampras in cinque set. Chiude l’anno al sesto posto del ranking.

Fine carriera


Nel 1997 non partecipa più costantemente come gli anni precedenti. In Australia viene eliminato al secondo turno, mentre a Wimbledon raggiunge i quarti di finale. Non riesce a vincere nessun torneo e chiude l’anno al numero 62 del mondo. L’anno dopo non partecipa a nessun torneo del Grande Slam e nel 1999, ultimo anno della sua carriera, decide di partecipare per un’ ultima volta a Wimbledon, dove riesce ad arrivare fino agli ottavi di finale.

Stile di gioco


Il suo stile di gioco era prevalentemente potente, infatti veniva soprannominato “Boom Boom Becker”. Alla potenza univa un tipo di gioco spettacolare con frequenti cambi di ritmo e discese sotto rete, è molto famoso per i suoi “tuffi”. Il suo colpo migliore era senza dubbio il servizio.

Carriera da allenatore


Nel 2013 diventa coach del numero 1 del ranking, Novak Djokovic, ma il serbo chiarirà di aver assunto Becker soltanto come personal coach e non come guida tecnica.

Vita Privata


Nel 1993 si sposa con la modella Barbara Feltus, dalla quale ha due figli, Noah Gabriel ed Elias Balthasar. Il matrimonio si conclude nel 2001 con il divorzio. Alcuni mesi prima del matrimonio, Becker era stato al centro di polemiche per aver espresso critiche nei confronti del proprio paese per problemi come il razzismo e si era parlato di un suo abbandono dalla Germania, infatti per alcuni anni si era trasferito in Florida. Dal 2003 ha collaborato come commentatore della BBC a Wimbledon e nel 2004 ha pubblicato per Bantam Press il libro “Player”.

Vedere anche


Fonti