Bevilacqua Antonella

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IMMAGINI

Antonella Bevilacqua nasce a Foggia il 15 ottobre 1971 è la seconda atleta a stabilire il primato italiano nel salto in alto, strappandolo a una grande atleta quale Sara Simeone, che lo deteneva da ormai tredici anni. Nonostante tutte le sue vittorie Bevilacqua nella propria bibliografia ama definirsi come:
“Un atleta che ha dato il massimo e continua a farlo ogni giorno ritenendomi comunque fortunata per quanto ho vissuto e vivo […] la sfortuna la lascio agli altri”.

Carriera


Nell’anno 1982, l’atleta si trova a dover prendere la prima di una lunga serie di decisioni, infatti dovrà scegliere tra la danza moderna e l’atletica, prediligendo, poi quest’ultima. La sua prima gara agonistica si ha per l’Atletica Dauina Foggia, all’età di undici anni dove riuscì a superare l’asticella posta a 1,43 m. L’atleta nel periodo compreso tra 1983 e il 1990 registra un progressivo miglioramento, che la portò al conseguimento di un salto pari a 1,49 m, oltre che alla conquista di tutti i titoli italiani di categoria a disposizione; inoltre partecipò alle più significative celebrazioni internazionali, come quella del 1988 dove riuscì a conquistare l’ottavo posto ai Campionati Mondiali juniores di Plovdiv, sebbene presentasse una lesione ai legamenti della caviglia. In questo momento della sua vita l’atleta si sente pronta a fare un passo avanti per la sua carriera e matura la decisione di entrare a far parte della Cras Taranto. Nel 1991 vince la sua prima nazionale assoluta a Torino e partecipa al Campionato Mondiale Assoluto a Siviglia, ma, purtroppo, in questo periodo, iniziano a sorgere i primi problemi di salute quali difficoltà dovuti al sovrappeso, in cui ingrassa sino a dieci chili; nonostante ciò, viene convocata in Coppa Europa, partecipa ai Giochi del Mediterraneo (arrivando quinta) e infine va a Helsinky con la nazionale. L’anno seguente non possiamo definirla una buona stagione, anche se Bevilacqua attraverso vari sforzi si conferma un’atleta costante e diligente, qualità che la portano a superare 1,90 m e a vincere il titolo italiano a Bologna, ma soprattutto ad ottenere un posto nelle tanto sognate Olimpiadi. La vittoria all’Olimpiadi di Barcellona, però, resterà un miraggio, in quanto Bevilacqua sarà la prima delle escluse dalla finale, anche se questa delusione le servirà come input per migliorarsi. Nel 1993 l’atleta ottiene molte soddisfazioni, soprattutto per la stagione outdoor, grazie alla partecipazione ai Campionati Mondiali Indoor a Toronto e ai Mondiali di Stoccarda, dove si aggiudica un posto in finale (salta in qualifica 1,93 m), ma non si qualificherà oltre il sesto posto. Proprio nel 1994, durante il Campionato Italiano, Bevilacqua può ritenersi più che soddisfatta, tutti i suoi sforzi vengono ripagati: riesce a saltare 1,98 m; sfortunatamente, però, un nuovo infortunio è dietro l’angolo, che la costringerà a stare lontana dalle competizioni fino al maggio 1996; ma le brutte notizie per l’atleta non hanno fine, il 4 maggio 1996 l’atleta risulterà essere positiva al doping e, pur dimostrando la sua buona fede e la conseguente assoluzione dalla Federazione Italiana, il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) rigetta il verdetto e le invalida il quarto posto ottenuto alla XXVI Olimpiade di Atlanta, oltre che a una squalifica retroattiva di tre mesi impostagli dalla IAAF. Ormai delusa incapace di accettare un trattamento del genere, Bevilacqua valuta seriamente il suo ritiro dall’attività agonistica. Il 1997 ha tutti i presupposti per essere l’anno giusto, l’atleta, senza una adeguata preparazione prende parte alla stagione indoor e si aggiudica ancora una volta il titolo italiano e torna nei posti che contano nelle graduatorie mondiali (con la misura di 1,98 m); ma l’ennesimo infortunio, questa alla colonna vertebrale, fa da padrone nel Campionato Mondiale di Atene, infatti il ricorso a una massiccia riabilitazione insieme alle manipolazioni chiropratiche, non le permettono di superare il settimo posto, sebbene fosse considerata una delle favorite per la vittoria di una medaglia. All’infortunio alla schiena va a sopraggiungere una disfunzione alla caviglia di stacco, senza tener conto del suo stato di salute già precario, Bevilacqua riceve delle forti pressioni affinché gareggi in Coppa Campioni a Faro. Questa decisione avrà pesanti ripercussioni nella sua carriera, il referto diagnostico mette in evidenza la criticità della sua salute, non trovando supporto nella società, l’atleta viene messa fuori squadra ed è costretta a pagarsi il costo del cartellino, quindi, viste le “incomprensioni”, Bevilacqua è posta davanti a una decisione importante: recide il contratto con Snam Milano e fa ritorno presso la sua prima società l’Atletica Dauina Foggia. Nel 1999, nonostante sia sola e piena di paura per probabili infortuni, riesce a conquistare il titolo italiano indoor e prendere parte ai meeting internazionali (Parigi Osaka Tokyo Nizza) con performance vicine e superiori al 1,90 m. Nel 2001 si tessera con l’Assi Banca Toscana, dove trova qualcuno in grado di credere in lei sia a livello societario e che a livello tecnico medico, infatti nello staff troverà dottori e fisioterapisti del calibro di Musa, Gemigniani e Pellegrini, i risultati si vedono con la vittoria a Valencia e il ritorno ai vertici delle graduatorie nazionali. Nel 2003, sebbene dei problemi familiari non le garantiscono uno stato mentale sereno, saltando 1,92 m riesce a qualificarsi ai mondiali di Parigi e ad avere la possibilità di centrare misure più vicine al personale assoluto. L’anno seguente conquista l’oro per la settima volta ai Campionati Italiani Indoor, supera 1,80 m, ma una volta rientrata in Italia le condizioni fisiche sono seriamente complesse: la visita rivela che il tendine d’Achille del piede di stacco è aperto in due e il tricipite surale presenta un principio di sfibramento, quindi l’operazione risulta inevitabile. Il 2006 è stato definito dalla stessa Bevilacqua, l’anno più emozionante della sua vita, questo turbinio di emozioni, però, non sono riconducibili alla pista, ma al ruolo di tedofora per la tappa della città di Foggia. L’anno seguente decide di cimentarsi in una nuova avventura, quella di conduttrice presso una televisione locale.

Dopo il ritiro


Il 2008 è l’anno del suo ritiro e attualmente ricopre il ruolo di preparatrice atletica del circolo di tennis “Tennis Club Foggia”.

Palmares


• (1996) Giochi Olimpici di Atlanta
• (1997) Giochi del Mediterraneo di Bari
• (1991-1994,1996,1997,2003) Campionati Italiani Assoluti (Oro)
• (1991,1993,1994,1996,1997,2000,2004) Campionati Italiani IndooR

Vedere anche


Sitografa


  • www.antonellabavilacqua.it
  • www.mediterraneangames.it