Damònico di Èlide

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Uno dei pochi casi di corruzione che si conosca, è quello di Damònico di Èlide.
Figlio di Polìctore, doveva incontrare, nell'ultimo combattimento del torneo di lotta riservato ai fanciulli, alla 192a Olimpiade (12 a. C.), lo smirniota Sosandros.
Damònico tentò di corrompere il padre di Sosandros, senza però riuscirvi, ed ambedue i genitori furono multati.
Con la fusione delle monete da loro versate, vennero erette, in espiazione, statue votive dedicate a Zeus.
Pausania, Perigesi, V 21, 16