Danger Alberto Juantorena

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IMMAGINI

Alberto Juantorena Danger nasce a Santiago di Cuba il 21 novembre 1950.

La carriera


Alberto Juantorena Danger inizia fin da piccolo a giocare a pallacanestro, finché un giorno un allenatore di atletica polacco Zygmunt Zabierzowski si rende conto della sue capacità e lo convince a dedicarsi alla corsa. Dopo solo un anno Alberto partecipa ai Giochi Olimpici di Monaco di Baviera 1972, ma viene però eliminato per soli cinque centesimi di secondo dal finlandese Kukkoaho nelle semifinali dei 400 metri con il tempo di 46"07, nonostante nei due turni precedenti il cubano era sempre sceso sotto i 46 secondi (45"94 e 45"96). L’anno successivo, vince due medaglie d’oro sui 400 metri piani in due diverse competizioni internazionali: alle Universiadi di Mosca con il tempo di 45"36 e ai Campionati Centroamericani e Caraibici con 46"4 . Nel 74’ partecipa ai Giochi Centramericani e Caraibici in Città del Messico e ottiene una medaglia d’oro con 45"52 mentre ai Giochi Panamericani del 1975, vince l'argento con 44"80, dietro allo statunitense Ronny Ray che vince in 44"45. Con queste vittorie Alberto Juantorena inizia ad acquisire notorietà. Nel 1976 si concentra e si dedica seriamente agli 800 metri piani, si allena costantemente ma pochi lo ritengono un possibile candidato all’oro olimpico in vista delle Olimpiadi di Montreal della specialità. In lui crede soprattutto il suo allenatore e pochi giorni prima dei Giochi, Juantorena lo compensa arrivando con un 1’ 43” 9, un punteggio abbastanza importante per fare di Alberto una possibile sorpresa nella gara olimpica, ma non a sufficienza però per partire con il sostegno dei pronostici. È il 23 luglio quando Alberto si impone con la sua elegante falcata (da cui il soprannome affettuoso “el caballo”), nella sua batteria, ma non con risultati eccelsi. Si sussegue il turno intermedio dove si qualifica primo. Arriva il momento decisivo e ai blocchi di partenza si schierano otto atleti di otto paesi diversi, c’è anche l’Italia che è rappresentata dall’azzurro Carlo Grippo. Alberto parte subito fortissimo, e ai quattrocento passa in uno sbalorditivo 50” 85, nei cento metri seguenti, Juantorena sembra accusare un calo, e l’indiano Singh ne approfitta. Ai seicento metri “el caballo” imprime invece un violento strappo, percorre gli ultimi cento metri in un 11” 9 straordinari e taglia il traguardo in 1’ 43” 50. Alberto Juantorena conquista l’oro e un Record del mondo. Il 26 luglio è di nuovo in pista, e supera la prima eliminatoria dei 400 m con il tempo di 47” 89, passando poi il secondo turno del giorno dopo con 45” 92. Nella semifinale il tempo con cui vince, 45” 10, non è stratosferico. Nell’altra semifinale, l’americano Fred Newhouse si impone con un ottimo 44” 89, anche se in pochi pensano che possa davvero contrastare con successo “el caballo”. Infatti è proprio così: nella finale, Alberto, in seconda corsia, non scatta benissimo: lo sparo dello starter lo coglie in controtempo, tre quarti di gara lascia Newhouse a condurre. In curva Juantorena inizia però a rilassarsi e negli ultimi cinquanta metri si produce in un’accelerazione incontrastabile. Newhouse sembra quasi fermo e Alberto taglia vittorioso il traguardo con 44” 26, miglior tempo di sempre a livello del mare. Il 29 luglio 1976 entra nella storia dello sport, primo (e tuttora unico) atleta a vincere 400 e 800 m nella stessa Olimpiade. Nel 1977 si ripete con il record mondiale sugli 800 metri alle Universiadi di Sofia vincendo in 1'43"44, sei centesimi meglio del precedente primato e ai Campionati Centroamericani e Caraibici di Xalapa arriva secondo sui 400 metri con 45"67. Dopo questi strepitosi risultati, Juantorena continua la sua carriera, ma non riesce però a raggiungere gli stessi risultati di Montreal. Infatti ai Giochi Centramericani e Caraibici del 1978 ripete la doppietta 400-800 metri ma ai Giochi panamericani di San Juan dell'anno dopo invece, non riesce ad andare oltre l'argento in entrambe le discipline. Nel 1980 alle Olimpiadi di Mosca perde una medaglia poiché si piazza al quarto posto ma nei successivi due anni conquista due ori, entrambi sugli 800 metri ai Campionati Centroamericani e Caraibici, vincendo rispettivamente con 1'47"59 e 1'45"15. Nel 1983 ai Campionati del Mondo di Helsinki, nonostante arriva secondo in batteria, è costretto ad abbandonare la competizione sportiva a causa di un infortunio. Dopo la rottura dei legamenti delle caviglie i malanni si acuiscono e lo costringono ad un ritiro.

Dopo il ritiro


Il galoppo del Caballo si interrompe definitivamente nel 1984 a La Habana, durante il Memorial Barrientos, ma solo il “galoppo delle piste”, poiché quello al servizio dello sport continua ancora oggi. Infatti dall'11 giugno 2012 è membro della IAAF Hall of Fame e dal 31 agosto 2015 è Vice Presidente della IAAF.

Vedere anche


Sitografia


  • Wikipedia
  • blogdecuba
  • testata giornalistica “Storie di sport”
  • Avvenire.it