Eddie Edwards

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IMMAGINI

Edwards Eddie , ex saltatore con gli sci ,nasce a Cheltenham in Inghilterra il 5 dicembre 1963.

La carriera


Edwards Eddie entrò nel mondo dello sci all’età di tredici anni e con grande temerarietà e caparbietà riuscì a diventare famoso come il primo atleta della storia di nazionalità britannica ad aver partecipato alle Olimpiadi nella specialità del salto con gli sci. Fino ad allora la Gran Bretagna non aveva mai schierato un saltatore ai Giochi, per il semplice motivo che nel paese non c’erano né impianti, né saltatori.
Nel 1988 raggiunse gli Stati Uniti, trasferendosi a Lake Placid , per crescere atleticamente e poter partecipare alle olimpiadi di Calgary .
I suoi problemi economici non gli resero facile la strada. Si autofinanziava per potersi allenare e per poter partecipare alle gare di salto con gli sci. Ciò fu reso possibile anche grazie ai regolamenti del Comitato Internazionale Olimpico che garantivano ad ogni Paese , la possibilità di iscrivere almeno un rappresentate per ogni gara. Alla mancanza di sostegni finanziari si aggiungevano anche quelli fisici. Eddie pesava circa 82 kg, cioè più di 9 kg rispetto ai concorrenti più pesanti e inoltre, soffriva di una grave ipermetropia che lo costringeva ad indossare gli occhiali da vista anche sotto la maschera e che spesso si annebbiavano durante i salti. Grazie all’appoggio di John Viscome e Chuck Berghorn, Il 30 dicembre 1986 esordì in Coppa del Mondo a Oberstdorf, arrivando 110º nella gara valida anche ai fini del Torneo dei quattro trampolini. Successivamente prese parte ad altre sette gare di Coppa del Mondo e ai Mondiali del 1987.

L'anno del successo


L’anno del suo successo fu il 1988,quando Eddie alla gara del trampolino normale di 70m si classificò al 58º e ultimo posto con dei salti da 55 metri che gli fecero ottenere 69,2 punti, conquistando il record britannico . Partecipò anche alla gara del trampolino lungo di 90m e anche in questa gara arrivò ultimo (55º posto) con 57,5 punti, conquistando un altro record britannico. Gioia e stupore raggiunsero il pubblico, i media e persino il presidente degli Stati Uniti d’ America , Ronald Reagan, che volle assistere ad una sua gara. Quel giorno Eddie Edwards insegnò al mondo delle olimpiadi e non, cosa significasse vittoria. Contro ogni aspettativa, era riuscito a superare i propri limiti, ma soprattutto a far credere a chi non credeva in lui. Ci insegna la speranza e la lotta e come un uomo può spingersi oltre anche quando le avversità della vita si muovono contro di lui. Nel 1988 Eddie Edwards da semplice uomo si trasformò in aquila. Fu , nel 1990 che il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) istituì la Regola di Eddie l'Aquila, che richiede per la partecipazione olimpica di competere preventivamente in eventi internazionali e di essere collocato nel 30% degli atleti migliori oppure entro i primi 50 concorrenti. Per questo motivo Edwards non riuscì a qualificarsi per le Olimpiadi invernali del 1992 ad Albertville (Francia) e del 1994 a Lillehammer (Norvegia). Nel 2008 innaugurò a Calgary, la nuova teleferica del Parco Olimpico del Canada e guidò una processione di sciatori sulle piste del parco, mentre portava in mano una torcia olimpica. Edwards venne scelto come tedoforo nella staffetta per le Olimpiadi di Vancouver del 2010, e il 7 gennaio 2010 a Winnipeg portò la torcia.

Dopo il ritiro


Oggi vive a Woodchester, è sposato e ha due figlie. Dopo aver dichiarato bancarotta nel 1992, si è iscritto all'università di Leicester dove ha conseguito una laurea in legge, anche se poi ha continuato la sua attività di muratore. In seguito si è inoltre operato agli occhi, abbandonando i caratteristici occhiali,non prima però di far vedere al mondo ciò che lui poteva fare.

Fonti