Enrique Luis

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Luis Enrique Martìnez Garcìa, chiamato semplicemente Luis Enrique, è nato a Gijòn l’8 Maggio del 1970, è un allenatore di calcio ed ex calciatore di ruolo centrocampista. Dal 1997 Luis è sposato con Elena Cullel, genitori di tre figli. Nel 2019 sono stati colpiti da una terribile tragedia, la morte della figlia Xana, di soli 9 anni. La bambina era affetta da un osteosarcoma, un raro tumore osseo. Da quel momento si prese una pausa dal lavoro per ritirarsi alla vita privata e godersi la famiglia. Dai primi anni della sua vita pratica sport, non il calcio ma il basket, ma non avendo l’altezza giusta si butta nel calcio. Inizialmente gioca in una squadra di futsal e successivamente si iscrisse allo sporting Gijon. Inizia a giocare all’età di undici anni nelle giovanili dello Sporting Gijon, e debutta in prima squadra nella prima divisione nel 1986. Nell’anno successivo si qualifica alla Coppa UEFA con 14 reti. Successivamente viene acquistato dal Real Madrid per 250 milioni di pesetas. Nella prima stagione non giocando nel suo ruolo vince una Coppa di Spagna e una Supercoppa. Esordisce in nazionale maggiore nel 1991, contro la Romania. Partecipò alle Olimpiadi del 1992 vincendo la medaglia d’oro, e partecipò a tre mondiali e ad un europeo. Nel 1994 viene schierato nel suo ruolo di centrocampista destro dove fece vedere le sue migliori giocate dando tutto sul campo e infatti vince il campionato, però la stagione successiva fu una stagione abbastanza negativa per la società, causata da una crisi societaria. Dopo la crisi di società, il presidente decide di non rinnovargli il contratto e firmò con il Barcellona. Nella prima stagione segna 17 goal e vince la Coppa delle Coppe e altri trofei. Nella stagione successiva fu ancora più straordinario segnando 18 goal vincendo il campionato, la Coppa del Re e la Supercoppa e diventò capitano. Nel 2002 chiude l’esperienza con la nazionale con 12 reti. Nel 2004 Pelé lo ha inserito nella lista dei 125 migliori calciatori viventi, disputa la sua ultima partita tra gli applausi del Camp Nou.

Carriera da allenatore


La sua carriera da allenatore inizia nel 2008 con il Barcellona B, la squadra delle riserve del Barcellona. La squadra militante nella Seconda divisione B, al primo anno si piazza al quinto posto e al secondo anno al secondo posto valido per la promozione in Seconda divisione. Alla sua terza stagione sulla panchina della squadra ottiene uno storico terzo posto (miglior piazzamento di sempre per il club) valido per la partecipazione ai play-off, a cui non prenderà parte non potendo la squadra militare nella stessa serie del Barcellona. Nel 2011, lascia l'incarico di allenatore del Barcellona B. Nello stesso anno diventa ufficialmente allenatore della squadra italiana della Roma con un contratto che arrivò a 3,1 mln di euro. Fa il suo esordio nella partita di andata per il terzo turno di Europa League con una sconfitta e un pareggio ed esce dalla competizione. In campionato si classifica al settimo posto e non riesce a qualificarsi per le coppe europee. Dopo l’ultima partita di campionato ha lasciato la panchina della Roma. Nel 2013 firma con il Celta Vigo, dove si posizionò al nono posto con la salvezza, e a fine stagione lasciò la squadra. Nel 2014 viene nominato allenatore del Barcellona dove vince il campionato, la Coppa del Re e la Champions League realizzando il triplete, tutto nella prima stagione. Nella stagione successiva perde la Supercoppa spagnola e viene eliminato in Champions ma vince la Supercoppa europea, il mondiale per club, il campionato e la Coppa del Re. Nel 2015 è stato nominato miglior allenatore dell'anno. Nel 2016 vince la Supercoppa e uscì in Champions, lascia la panchina del Barcellona nel 2017. Nel 2018 viene nominato commissario tecnico della nazionale spagnola. Partecipa alla UEFA National League si piazza al secondo posto del girone, mancando la qualificazione. A giugno del 2019 si dimette per le condizioni di salite della figlia, a novembre torna sulla panchina della nazionale. Partecipa all’Europeo arrivando in semifinale, uscendo dopo una grande partita contro l’Italia. Si qualifica ai Mondiali in Qatar, debutta da allenatore in questa competizione, arrivando agli ottavi di finale viene eliminato dal Marocco ai calci di rigore. L’8 Dicembre 2022 viene esonerato dall’incarico.

Fonti