Erving Julius

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IMMAGINI

Julius Winfield Erving II è un ex cestista statunitense, professionista nella NBA, conosciuto con il soprannome di Doctor J. Celebre per le sue spettacolari schiacciate nelle quali saltava al di sopra delle braccia degli avversari avvitandosi e rimanendo a lungo sospeso in aria come mai si era visto prima. Fu il giocatore iconico dell’ormai defunta lega professionistica ABA, nonché considerato tra i più grandi giocatori dell’NBA. influenzò il gioco e le generazioni future come pochi, sai dal punto di vista cestistico che dal punto di vista culturale, tanto che Michael Jordan in un intervista affermo:” senza doctor j non sarebbe mai esistito MJ”. Nato il 22 febbraio del 1950 a East Meadow, New York da una famiglia povera, Julius, passa le giornate alzandosi alle 4 del mattino per consegnare i giornali per aiutare economicamente l sua famiglia al giocare con i compagni di scuola infiniti 3 vs 3 al playground, soprattutto al famoso Rucker park di Harlem, dove tornerà anni più tardi da affermato professionista, facendo paralizzare l’intero quartiere pur di vederlo giocare. Frequenta la “Roosevelt High School” dove riceve il soprannome “Doctor” che lo accompagna per tutta la sua carriera. Tale nickname non è altro che un gioco tra Julius e un suo amico fraterno, Leon Saunders, con cui frequenta il liceo e che lui chiama “The professor” ottenendo di rimando “The Doctor”, dunque un modo di appellarsi reciprocamente che sarebbe dovuto restare nella loro sfera intima, ma dopo numerose prestazioni dove dimostrò il suo talento cristallino durante una partita un telecronista non sapendolo più come definirlo chiese direttamente a lui, che rispose “ se proprio volete darmi un soprannome, chiamatemi dottore”. Nacque cosi il mito di “Doctor Julius” poi trasformato in “Doctor J Sceglie di frequentare la “University of Massachusetts” dove resta solo due anni ma realizza medie strepitose, 26,3 punti e 20,2 rimbalzi a partita, diventando uno dei soli sei giocatori a riuscire a superare quota “20” in entrambi tali statistiche. A 20 anni però Julius decide di bruciare le tappe e invece di proseguire gli studi, che terminerà nel 1986 ottenendo la laurea in leadership creativa ed amministrazione solo per rispettare una promessa fatta alla madre, si affaccia al basket professionistico, dovendo scegliere per forza la ABA in quanto le regole NBA del tempo non consentivano di tesserare giovani che non avessero lasciato il liceo da almeno 4 anni. Dunque Julius firma per i Virginia Squires in ABA, lega professionistica che in quegli anni è nettamente più cool rispetto a una NBA orfana del grande Bill Russel e molto più ingessata rispetto alla frizzante e creativa ABA, che propone un basket più spettacolare e più vicino a quello di strada, quindi il contesto ideale per scatenare la fantasia di Julius. Julius nella sua stagione da rookie parte subito in quarta realizzando 27 punti di media e arrivando in finale di conference persa contro i New York Nets, la clamorosa stagione non gli vale però il titolo di “Rookie of the year” che va ad un'altra futura star dell’NBA, Artis Gilmore. Divenuto tesserabile per l’NBA, nel draft del ’72 viene scelto al primo giro come dodicesimo dai Milwaukee Bucks, solo che vi è un piccolo problema, avendo già un accordo con gli Atlanta Hawks, dopo essere entrato in contrasto anche con i Virginia Squires , il verdetto si decide in tribunale dove il giudice Edward Neaher emette un verdetto con cui ingiunge ad Erving il divieto di giocare con qualsiasi squadra che non fossero i Virginia Squires. Poco più tardi, Doctor J entra nelle case degli americani, la capigliatura afro, che lascia crescere nell’estate del ‘69, diventa iconica. La comunità afro-americana, ma anche quella bianca impazzisce per le sue schiacciate, elevate a forma d’arte nel ’76, quando durante l’All Star-Game la lega decide di proporre per la prima volta questo format spettacolare. Julius decide di stravincere. Salta per primo in mondovisione dalla linea del tiro libero, chiudendo ogni discussione su chi dovesse vincere quella sera tra lui George Gervin, Artis Gilmore e David Thompson. Il mito di Dr. J è nato. In ABA Doctor J ci starà per 5 anni, 2 anni in Virginia, gli altri 3 nel New Jersey, con i Nets dove oltre a ricevere il titolo di MVP della lega per tre stagioni consecutive, trascina letteralmente i Nets alla vittoria di due titoli, nel 1974 e nel 1976, soprattutto in quest’ultimo dove riceve anche il premio di MVP dei playoff con una straordinaria media di 34,7 punti,12,6 rimbalzi e 4,9 assist a partita. Nel 1976 i New York Nets vengono assorbiti dalla NBA insieme a Indiana Pacers, Denver Nuggets, e San Antonio Spurs. Dopo anni di tentativi e corteggiamenti, l’NBA riesce a fondersi con l’ABA nel 1976 e riesce finalmente a mettere le mani sull’umo più spettacolare della storia del basket: Julius Erving. Arriva però in maniera abbastanza rocambolesca, a causa di una tassa da pagare ai Knicks e dell’arrivo del playmaker Tiny Archibald gravano sulle finanze dei Nets, e l‘aumento di salario promesso ad Erving non arriva, Julius non ci sta e partecipa ai training camp di altre squadre. I Nets lo offrono addirittura ai Knicks in cambio del pagamento della tassa di 4.8 milioni che incredibilmente rifiutano, i Philadelphia 76ers allora mettono sul piatto 3 milioni, più altri 6 milioni nelle tasche di Julius. Doctor J è un nuovo giocatore dei 76ers. Nel frattempo entrano gli anni ’80 i voli di Dr. J sono ovunque, la sua capigliatura è diventata iconica. L rivoluzione di Doctor J era un fatto di cultura e stile, non solo di pallacanestro. Nel frattempo converse lo vuole come nuovo endorser delle sue sneaker e il suo volto inizia ad apparire in decine di commercial e in cameo cinematografici. È letteralmente la star più cool d’America. Nella nuova lega Doctor J lascia il suo storico numero 32 e prende il numero 6, in NBA inizia una nuova era, segnata dalle iconiche rivalità dei 76ers, contro i Boston Celtics di Larry Bird, con cui danno vita a tre memorabili finali di Conference consecutive dal 1980 al 1982 e dall’altro lato gli odiati Los Angeles Lakers di Kareem Abdul-Jabbar e Magic Johnson con cui i 76ers disputeranno ben tre NBA Finals in quatto stagioni, dove nella prima di queste Julius realizzo quello che è considerato da molti Il canestro più bello di tuti i tempi. Nonostante le numerose apparizioni alle Finals, Julius all’alba del 1983 un titolo deve ancora vincerlo. Avendo la sfortuna di giocare negli anni di Magic e Bird, il sogno dell’anello si infrange continuamente o in finale di Conference o alle Finals. Così intervenne la dirigenza che portò alla corte di Julius, Moses Malone, uno dei centri più forti della storia dell’NBA. Philadelphia con il duo Dr. J - Malone sembra imbattibile, di fatto la stagione viene coronata dalla vittoria in finale contro gli odiati Lakers. Negli anni seguenti i Philadelphia 76ers ed Erving giocheranno ancora ad alti livelli, tuttavia la fame e l’atletismo iniziano a venire sempre meno. E allora che nel 1986 alla vigilia della sua ultima stagione Doctor J annuncia pubblicamente il suo ultimo ballo. Quella stagione servirà a rendergli definitivamente omaggio con una serie di sold-out infiniti nel corso delle 60 partite giocate. Ogni campo gli tributerà un saluto speciale e gli omaggi arriveranno da chiunque, persino dai rivali più tosti di sempre.

Palmares

Tra i risultati e i riconoscimenti individuali di Doctor J troviamo: 1 campionato NBA, 1 MVP della regular season, 2 MVP dell’All Star-Game , 1 Premio J. Walter Kennedy, 11 Convocazioni all’NBA All Star-Game, 2 titoli ABA, 3 MVP della regular season ABA, 2 MVP dei play-off ABA, 5 convocazioni all’ABA All Star-Game. Curiosità Nel 1996 è stato incluso dalla NBA nella lista dei 50 giocatori più forti di tutti i tempi, ed è uno dei membri della Basketball Hall of Fame . I Philadelphia 76ers hanno ritirato il suo numero di maglia, il 6. Anche la franchigia dei Nets, gli odierni Brooklyn Nets, hanno ritirato la maglietta numero 32, che Erving indossava nella sua esperienza newyorkese.

Sitografia