Evani Alberico

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Alberico Evani è stato uno dei campioni principali del nostro calcio tra gli anni 80 e 90. E’ nato a Massa il 1° gennaio 1963, quarto di cinque figli, i suoi genitori hanno sempre messo il lavoro al primo posto: il padre nel 1955, insieme al fratello, ha aperto un’impresa edile, successivamente si sono divisi, ma le soddisfazioni sono sempre e comunque arrivate, mentre la madre gestiva una piccola pensioncina e ha aperto anche lei un’attività, una bottega. Hanno trasmesso come dei veri maestri di vita ai figli i giusti valori che hanno sempre contraddistinto Evani in campo. Il piccolo Alberico inizia a giocare a calcio a Massa, nelle giovanili della Massese, lo nota il Milan che gli propone un provino superato senza alcun problema insieme all’amico Battistini. Il suo ruolo era quello del terzino, ma poteva giocare con disinvoltura sia da centrocampista sia d’ esterno d’attacco. Veniva soprannominato Bubù, a lui non piaceva affatto, ma i suoi sostenitori lo chiamavano così soltanto in modo affettivo, mentre gradiva e gradisce l’altro nomignolo “Chicco”. Al Milan ha vissuto gli anni d’oro della sua carriera vincendo tantissimo, ma anche le annate in cui i rossoneri ebbero problemi societari, disputando persino due campionati di Serie B: la prima volta il diavolo scese di categoria a causa dello scandalo del calcio scommesse, mentre la seconda fu il campo a decretarne la retrocessione. Anche quando tornarono in Serie A furono stagioni buie per i rossoneri che si ripresero soltanto quando la società la rilevò Silvio Berlusconi capace di costruire nel giro di pochi anni la squadra più forte di tutti i tempi. La bacheca personale di Evani con il Milan è ricca di trofei: 3 scudetti, 2 Promozioni dalla Serie B, 1 Mitropa Cup, 2 Coppe Campioni, 2 Supercoppe italiane, 2 Supercoppe europee e 2 Coppe Intercontinentali. Tra l’altro Evani in ben tre finali fu l’assoluto protagonista: nella prima è quella della Supercoppa Europea contro il Barcellona, dopo l’1-1 dell’andata del Camp Nou, a San Siro la partita fece fatica sbloccarsi, ma un sinistro da urlo del giocatore toscano stese gli spagnoli con i rossoneri che portarono al termine la missione. Dieci giorni dopo fu decisivo nella finale di Coppa Intercontinentale questa volta contro l’Atletico Nacional Medellin, la partita rimase bloccata sullo 0-0 fino al 119’, ma poi Evani da calcio di punizione all’ultimo respiro regalò un’altra gioia ai suoi tifosi. C’è anche però la seconda finale di Supercoppa Europea da nominare, quella contro la Sampdoria, i blucerchiati all’andata a Marassi andarono in vantaggio per 1-0, ma poi poi Evani pareggiò i conti, il Milan portò a casa un risultato importantissimo e al ritorno vinse 2-0 conquistando un altro gran bel riconoscimento a livello Internazionale. I trofei con il diavolo sono arrivati con Arrigo Sacchi e Fabio Capello in panchina, tecnici che hanno conquistato il mondo intero attraverso le idee e il lavoro. Il primo è quello che fu più determinante per la carriera di Evani, puntò molto su di lui: al suo arrivo, infatti, il classe 1963 era alle prese con un infortunio, il Milan quindi lo mise nella lista delle cessioni e si fece avanti il Genoa. L’allenatore di Fusignano si mise di mezzo e bloccò tutto, spiegando alla dirigenza quanto fosse importante per lo scacchiere milanista la qualità del massese. L’addio al Milan dopo anni in cui arrivarono tanti successi e soddisfazioni, fu nella stagione 1993/94: la società non voleva saperne di cederlo, ma il calciatore voleva più minutaggio perché in estate ci sarebbero stati i mondiali e il C.T. della nazionale era proprio il grande Arrigo Sacchi, il quale non convocava elementi con poche presenze nelle squadre di club. Il Milan quindi si arrese alla volontà del calciatore, cedendolo in prestito con diritto di riscatto alla Sampdoria. A Genova sponda Samp Alberico conquista non solo la Nazionale e quindi la partecipazione ai mondiali estivi negli Usa, ma anche la Coppa Italia, unico trofeo assente nel suo palmares con il Milan. Evani quindi mostra le sue qualità ovunque e si ritiene pronto per la Coppa del Mondo che purtroppo per lui si rivelò sfortunata: alla partita d’esordio contro l’Irlanda era tra i titolari, ma subì un infortunio al polpaccio. Visse quindi quel mondiale fermo ai box, con più tempo passato in infermeria che in campo, ma per la finale riuscì a recuperare e Sacchi lo portò con sé in panchina. Entrò soltanto a partita in corso durante i supplementari, la partita finì 0-0 ed ecco la lotteria dei rigori: Evani segnò il suo, ma non fu utile per l’Italia per il trionfo finale, visti i penalty sbagliati da tre grandi giocatori quali Baresi, Massaro e Baggio. La Coppa del Mondo andò quindi al Brasile. La carriera in nazionale per Evani registra 15 presenze e purtroppo questo grande rammarico appena raccontato. Una volta finita quell’esperienza, in estate durante il calciomercato fu riscattato dalla Sampdoria con cui resta per ulteriori tre stagioni; la sua carriera poi proseguì con Reggiana e Carrarese. I numeri della sua vita in campo non sono mica male: 533 presenze in tutte le competizioni con i club condite da 23 gol e 79 assist, meglio di così di certo non si poteva. Una volta appesi gli scarpini ai chiodi ecco la scelta di diventare allenatore: ed è proprio il Milan a concedergli la prima possibilità, nel 2005 ha allenato gli allievi nazionali, con cui due anni dopo ha vinto il titolo nazionale. Dopo quell’esperienza è stato promosso alla Primavera, che ha allenato per la stagione 2008-09.Nel 2009, Evani decise di passare ad allenare una prima squadra, trovando un ingaggio nel San Marino, militante nella Lega Pro Seconda Divisione. L’esperienza coi biancazzurri fu molto positiva sotto il profilo dei risultati, ma non altrettanto nei rapporti con la dirigenza: Evani portò il San Marino in seconda posizione, uno dei migliori risultati della storia del club, ma entrò presto in rottura con la società a causa sia degli stipendi arretrati sia di altre “incomprensioni”. Evani dopodiché viene esonerato al termine dell’aprile 2010, ma non si arrende affatto perché i grandi campioni non lo fanno. Da lì a poco arriva la chiamata della FIGC e in breve tempo diventa uno degli uomini di fiducia della federazione. Inizialmente gli viene affidato l’incarico di vice di Zoratto dell’U19 e contemporaneamente la guida dell’U18, Zoratto viene esonerato subito ed è proprio Chicco a sostituirlo. Successivamente ecco la possibilità di allenare l’U20 con cui al mondiale in Corea conquista il terzo posto, battendo tra l’altro squadre importanti come Francia e Uruguay. Dopo questa grande soddisfazione viene promosso nello staff di Giampiero Ventura nella Nazionale maggiore: le cose non vanno per il verso giusto con l’Italia che fallisce la partecipazione ai mondiali. Ventura viene sollevato dall’incarico ed ecco come tecnico ad interim Luigi Di Biagio, mentre Evani sempre ad interim sostituisce Di Biagio nell’U21. Una volta assunto Roberto Mancini, Evani diventa il vice dell’ex giocatore di Sampdoria e Lazio e tra l’altro in tre partite sostituisce anche Mancini che nell’ottobre 2020 dà forfait per Corona Virus. Pochi mesi più tardi arriva la grande soddisfazione in terra inglese, vincendo l’europeo e tra l’altro in uno studio dei giornalisti inglesi prima del grande match, Evani nello staff di Roberto Mancini risulta quello con più classe nel vestire. Si festeggia, eppure tanto dopo il successo a Euro 2020, qualche mese dopo l’Italia manca nuovamente la qualificazione ai mondiali. Un’altra delusione, ma Evani è sempre al suo posto per contribuire alla rinascita azzurra. Per quanto riguarda la sua vita privata è una persona molto riservata, si sa quindi poco, è sposato e ha quattro figli, in più ha scritto in un libro la sua autobiografia “Non chiamatemi Bubù”. Un testo ricco di aneddoti e molto bello con la prefazione di Arrigo Sacchi, un uomo che come detto prima ha lasciato un segno molto positivo nella sua carriera.

SITOGRAFIA


  • WWW.FIGC.IT
  • WWW.Transfermarkt.it
  • WWW.Magliarossonera.it
  • www.storierossonere.it
  • www.gqitalia.it
  • www.Milannight.it
  • www.donnaglamour.it

BIBLIOGRAFIA


  • Arrigo Sacchi Calcio Totale