Henin Justine

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IMMAGINI

Dati personali


Nome: Justine Henin
Luogo di nascita: Liegi (Belgio – Vallonia)
Data di nascita: 1 giugno 1982
Altezza: m. 1.67
Peso: kg 57

Breve profilo


Justine Henin ha collezionato in carriera 43 titoli WTA e 7 Grandi Slam, facendo crescere i suoi successi all’ombra di un talento tennistico assolutamente unico che parte da un rovescio a una mano di bellezza totale, transita per un diritto che ha saputo migliorare fino a renderlo colpo d’attacco puro e si accascia su un gioco di rete a volte regale, sullo sfondo di una visione tattica incredibilmente lucida. Martina Navratilova l’ha definita … “la Federer in gonnella” E’ stata l’espressione di un tennis che elimina del tutto il filtro tra mente e racchetta. Se una traiettoria era pensabile, allora era anche riproducibile. Ci sono state campionesse più vincenti e più dominanti, ma nessuna come la belga ha saputo rendere vincente un tennis così “necessario”. Del resto solo una dote tennistica fuori dal comune poteva portare uno scricciolo di 167 cm a trionfare quattro volte nello Slam più complicato da vincere sotto il profilo atletico.

Storia di Justine e carriera tennistica

1987


All’età di 5 anni, Justine Henin mette, per la prima volta, piede su un campo da tennis, a Rochefort. L’anno dopo è già tesserata per il Tennis Club Ciney’s. Tempo una manciata di stagioni ed è la punta di diamante del Tc Géronsart’s.

1992


E’ il 6 giugno del 1992, sulle tribune del Philippe Chatrier, Justine ha 10 anni ed osserva rapita quanto sta accadendo in campo, accanto a lei siede sua madre. E’ la finale femminile della 91esima degli Open di Francia, si fronteggiano l’ex numero uno del mondo, Steffi Graf, e la nuova regina, Monica Seles, la “belva di Novi Sad”, colei che a soli 19 anni sta per vincere il suo terzo titolo consecutivo, con il punteggio di 6-2 3-6 10-8. Justine è un po’ delusa, lei tifa per la tedesca. Ma al momento della premiazione è Monica Seles a sollevare al cielo la coppa; nessuno avrebbe mai immaginato che sarebbe stata la sua ultima volta, prima del tragico epilogo che la vide vittima di un folle scatenato che l’accoltellò in campo.
E’ in quel momento che Justine promette a sua madre: “Un giorno mi vedrai vincere su questo campo”. Quella frase avrebbe continuato ad ossessionarla negli anni a venire.

1994


A 12 anni, Justine ha già una rivale; è Kim Clijsters, figlia del capitano della nazionale di calcio belga e di una ex ginnasta di livello internazionale, più giovane di Justine di un anno, ma più alta, più formata, dal carattere solare, espansivo, che la batte sempre. Kim diviene ben presto oltre che l’amica-rivale, un punto di riferimento per Justine, la quale nel frattempo ha perso sua madre e vive un rapporto conflittuale con il padre José, tale da generare una situazione al limite dell’affido.

1996


A 14 anni la famiglia di Justine diviene Carlos Rodriguez, il suo coach argentino, che custodisce le sue angosce e le fornisce l’appoggio e lo slancio per librarsi nel mondo.
Justine, è mingherlina, alta un metro e sessantasette centimetri, con la postura un po’ ingobbita che la abbassa ancor di più. Ha un rovescio ad una mano, elegantissimo, ma con il braccio che sembra spezzarsi ogni volta che iniziano a martellarla nella parte sinistra del campo.
Nessuno riesce a intravedere in lei le “stigmate” della campionessa, quella che diventerà …. “l’ultima regina di Francia”... Eppure Justine ci crede … continua a ripetere a Carlos che il Roland Garros fa parte del suo destino, ed è decisa com’è a plasmarlo quel destino, lavorando sempre di più, irrobustendosi, innalzando un muro tra lei e tutto il resto, mostrando solo la sua parte più buia, sofferta, complessata.

1997


E’ il 1997, anno in cui il circuito femminile ha appena conosciuto il nuovo cambio della guardia, dopo Monica Seles e Steffi Graf il futuro risponde al nome di Martina Hingis e, mentre nelle retrovie premono le sorelle Williams, il Circus non si accorge che sul 226esimo gradino del ranking si è affacciata una quindicenne decisa a tener fede ad una promessa fatta cinque anni prima.

2000


“Quelle due sono le Williams europee”, profetizza Martina Hingis che nel 2000 durante il torneo di Filderstadt sconfigge negli ottavi Justine Henin ed in finale Kim Clijsters.

2001


Il primo traguardo, Justine lo taglia l’11 novembre 2001 quando il Belgio e la Russia disputano la finale di Federation Cup più giovane della storia della manifestazione. La più “anziana” tra le singolariste schierate, Elena Dementieva, ha vent’anni, Justine Henin e Nadia Petrova sono diciannovenni, Kim Clijsters di anni ne ha appena diciotto. Per il Belgio è un successo storico.

2002


Il 2002 è un anno di preparazione, di studio, scandito da piccole conferme, come la vittoria a Berlino in finale su Serena Williams, la stagione seguente è quella della consacrazione.

2003


Finchè, il 7 giugno 2003, Justine raggiunge la sua prima posizione mondiale: vince il Roland Garros in finale su Kim Clijsters, in una stagione in cui le due belghe si spartiscono 17 tornei, 9 dei quali vinti da Kim e 8 da Justine.
E’ una posizione che mantiene per una sola settimana per poi riagguantare il gradino più alto, il 10 novembre dello stesso anno, e rimanerci per ben 44 settimane consecutive.
Il 2003 è sicuramente un anno speciale per lei, perché oltre a diventare la numero uno del mondo per la prima volta, vince anche il suo primo titolo Slam a Parigi, torneo che vincerà altre tre volte nel corso della sua carriera.
Agli US Open, dopo aver superato in semifinale Jennifer Capriati al termine di una battaglia durata tre ore e tre minuti, la Henin batte nuovamente la Clijsters e il 7 settembre 2003 conquista il suo secondo Slam in carriera.
Per completare l’opera, un mese dopo scalza la connazionale dal primo posto del ranking WTA.

2004


Nel gennaio 2004 conquista gli Australian Open, dopo aver superato in finale Kim Clijsters.
Dopodichè l’eliminazione, al secondo turno, al Roland Garros per mano di Tathiana Garbin, il forfait a Wimbledon, infine il clamoroso 6-2 6-0 rimediato per mano di Nadia Petrova agli US Open, intingono di un alone fallimentare l’annata della belga che comunque saluta i Giochi Olimpici di Atene con un oro al collo.
In quegli anni, Justine Henin ha un chiodo fisso: vincere.

2005


Nel 2005, la Henin domina la stagione su terra e iscrive per la seconda volta il suo nome nell’albo d’oro del Roland Garros.

2006


Nel 2006, si contende l’ultimo atto in tutte e quattro le prove del Grande Slam, ma, ironia della sorte vince, solo a Parigi. Viene Accusata di comportamento antisportivo per essersi ritirata durante la finale agli Australian Open contro Amelie Mauresmo, è sempre “per colpa” della francese che si vede sfuggire l’unico torneo che le manca, Wimbledon, per infine inchinarsi a Maria Sharapova agli US Open.

2007


Nel 2007, vince 10 titoli su 14 tornei disputati, tra cui il quarto Roland Garros, il secondo US Open e la vittoria al Master di Madrid dove batte, in finale, Maria Sharapova 5-7 7-5 6-3, dopo una maratona di tre ore e venticinque minuti. Sembra tutto perfetto, eppure un tarlo sta forse corrodendo la Henin nel profondo: il destino sembra starle divorando ad una ad una le sue rivali; Kim Clijsters si è ritirata, Serena e Venus Williams combattono costantemente contro un numero imprecisato di infortuni, Martina Hingis ha alzato bandiera bianca.

2008


Nel gennaio del 2008, la Henin si presenta come l’indiscussa favorita agli Australian Open. Non ha ancora compiuto ventisei anni, ed è la numero uno del mondo.
Giunta ai quarti senza particolari patemi quando incrocia la racchetta con quella di Maria Sharapova, la russa le infligge un netto 6-4 6-0. Da quel giorno qualcosa si spezza definitivamente dentro a Justine.
Il 14 maggio del 2008, in una conferenza stampa, la Henin dichiara di ritirarsi dal mondo del tennis per impiegare il suo tempo in altre cose, lasciando con l’amaro in bocca appassionati e fan. Torna in Belgio e si riavvicina al padre.

2009


Nel frattempo Kim Clijsters informa i media del suo ritorno al tennis. Ed è un ritorno importante quello di Kim che nel settembre del 2009 conquista gli US Open.
La risposta di Justine Henin non si fa attendere: a gennaio sarà in campo a Brisbane contro la stessa Kim. Vince la Clijsters facendo chiaramente capire alla Henin che “qualcosa è cambiato”. Nella “seconda carriera” di Kim e Justine la tendenza dei loro ‘head to head’ subisce così un’inversione, la Clijsters non perderà più uno scontro diretto e, l’ago della bilancia finirà per pendere a favore della fiamminga, per 13 vittorie a 12.

2010


Oltre alle tre dolorosissime eliminazioni subite dalla Clijsters, agli Australian Open perde in finale con Serena Williams, al termine di un lottassimo incontro; al Roland Garros perde al quarto turno con Sam Stosur e, a Wimbledon, viene eliminata ancora da Kim Clijsters .

2011


Se il 2010 della belga finisce a Wimbledon, di fatto il 2011 non inizia mai, schiacciata da Svetlana Kuznetsova al terzo turno degli Australian Open.
Dopo quest’ultimo incontro, la Henin comincia ad avere dei seri problemi fisici ed è costretta ad annunciare il definitivo ritiro dal tennis.

Oggi


Oggi l’ex tennista belga è consulente per la France Television .
Ha riscoperto una nuova carriera su due fronti, allenatrice sul campo per la Svitolina e mentore per i migliori talenti del Belgio nell’accademia a lei intitolata aLimelette. Inoltre è ufficialmente entrata a far parte dell’International Tennis Hall of Fame di Newport, il club esclusivo dei più grandi tennisti di ogni epoca.
Dell’amica-rivale Kim Clijsters, la Justine afferma in un’intervista “Siamo state l’una per l’altra una fonte di motivazione. L’una senza l’altra non avremmo mai ottenuto quello che abbiamo ottenuto. Più ancora delle vittorie negli Slam porto nel cuore i ricordi di tanti anni vissuti insieme a Kim, la magia di certi momenti”

Vedere anche


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