Nedved Pavel

Da Wikisport.
Jump to navigation Jump to search

IMMAGINI

Biografia e carriera


Nato a Cheb, nella Repubblica Ceca, il 30 agosto 1972, è spostato con Ivana ed ha due figli, che portano lo stesso nome dei genitori. Dopo il diploma, divenne l’idolo prima di Cheb e poi di Praga, giocando nello Sparta Praga.
Inizia nel ruolo di attaccante, poi trova il suo ruolo come centrocampista.
L’Italia calcistica lo scopre il 14 giugno 1996, quando a Liverpool, con la maglia della Repubblica Ceca segna un gol alla nazionale di Sacchi, nella seconda gara degli Europei.
Piace soprattutto al connazionale Zeman, che lo porta alla Lazio quella stessa estate.
A Roma diventa immediatamente un beniamino dei tifosi, che vedono in lui un campione generoso, con un grande carattere, capace di segnare gol decisivi con tiri improvvisi; nella prima stagione ne segna 11.
Durante la seconda stagione vince il primo trofeo, la Coppa Italia ed in seguito anche la Supercoppa Italiana, vinta grazie ad un suo gol.
La terza stagione, a causa di un doppio infortunio resta fermo per quasi tutto il campionato, ma riesce a lasciare comunque un segno indelebile, segnando il gol della vittoria, nella Coppa delle Coppe 1998-1999, il 19 maggio nello stadio di Birmingham.
Nonostante un allettante proposta dell’Atletico Madrid, Nedved rifiuta e ribadisce la sua fede ai colori bianco celesti e, nella stagione successiva, 1999-2000 vince la Supercoppa Europea contro il Manchester United e diventa Campione d’Italia.
Nel giugno dello stesso anno rifiuta l’offerta di 12 miliardi netti all’anno con il Manchester United e resta a Roma dove ne guadagna “solo” 5.
La cosa più sorprendente per Pavel è che Cragnotti lo asseconda, rifiutando l’offerta degli inglesi per il suo cartellino: 92 miliardi. Nel luglio 2001 viene ceduto alla Juventus per 85 miliardi delle vecchie lire.
Marcello Lippi, allora allenatore della Juventus, lo schiera come esterno sinistro, con libertà di accentrarsi ed in breve diventa un fondamentale perno del gioco bianconero e vince due scudetti segnando diverse reti.
Nella stagione 2002-2003 è uno dei migliori in senso assoluto, contribuendo a portare la squadra a vincere il campionato e ad accedere alla finale di Champions League, anche se non la gioca per squalifica.
Ed è proprio nel 2003 che viene insignito del Pallone D’Oro e del titolo di World Soccer.
Nei due anni successivi con Capello in panchina, segna e vince altri due campionati, di cui uno revocato ed uno non assegnato per le vicende di Calciopoli.
Anche quando la Juventus retrocede in Serie B decide di restare, siamo nella stagione 2006-2007.
Con 11 gol contribuisce alla vittoria del campionato e alla promozione in Serie A e prolunga il suo contratto di un altro anno. La stagione 2007-2008 comincia per lui in lieve ritardo, ma lo porta a festeggiare la partita numero 300 in bianconero, siglando il gol della vittoria contro l’Atalanta, è il 9 dicembre 2007.
Dopo la conquista della qualificazione in Champions League, nel 2008 rinnova ancora il contratto fino a giugno 2009, per tentare un’ultima volta di vincere il titolo da lui più ambito.
Il 26 febbraio 2009 subito dopo l’incontro di andata di Champions League contro il Chelsea, annuncia il suo ritiro dall’attività agonistica, al termine della stagione.
Il 17 maggio festeggia le 500 presenze da professionista, e il 30 maggio 2009 comunica a mezzo stampa, il suo addio alla Juventus a fine stagione.
Il 31 maggio 2009 gioca la sua ultima partita proprio contro la Lazio.
Nell’ottobre del 2010, Nedved diventa ufficialmente uno degli 11 componenti del CdA della Juventus.
Il popolo Ceco lo considera un idolo, il simbolo di una nazione e di una nazionale, di cui è il capitano ed egli è riconoscente perché la nazionale gli ha permesso di mettersi in mostra a livello europeo.
Gioca con tutte le Nazionali under della Nazionale Ceca, esordisce con la nazionale maggiore il 5 giugno 1994 contro l’Irlanda. Viene convocato per l’Europeo ’96 dove si mette in evidenza in più occasioni.
Nel 1997 partecipa alla Fifa Confederations Cup 1997 ed in seguito ad Euro2000.
Nel 2004 viene inserito nella formazione ideale di Euro2004 e nella Fifa100, una lista dei 125 più grandi giocatori viventi, stilata da Pelè e dalla Fifa in occasione delle celebrazioni del centenario della Federazione.
Subito dopo annuncia il suo ritiro dalla Nazionale anche se, pressato dai tifosi e dai compagni, decide di rimanere, in vista del Mondiale 2006, da cui vengono, però, eliminati al primo turno.
Durante la partita contro la Serbia e Montenegro Nedved dà il suo addio alla Nazionale e conclude la sua esperienza con 91 presenze e 18 gol.
Tra il 2003 e il 2005, per tre anni consecutivi, viene incluso nella squadra dell’anno UEFA.
I tifosi italiani lo chiamano “furia ceca”.

Caratteristiche fisiche


  • Altezza: 177 cm
  • Peso 70 kg

Caratteristiche tecniche


Pavel Nedved è un centrocampista esterno offensivo, è dotato di ottima tecnica, ha una grande propensione alla corsa e una grande capacità a servire assist.
Inizialmente, mancino naturale, impara a calciare anche col destro, tanto da non sentire la differenza e risulta molto pericoloso nei tiri dalla lunga distanza e nei calci di punizione.
Poteva coprire diversi ruoli, dal laterale al trequartista, ma preferiva quello di esterno sinistro dove poteva effettuare cross di sinistro e rientrare per il tiro di destro.
La caratteristica che più lo contraddistingue è la tenuta atletica, che gli garantisce una corsa ininterrotta sulla fascia per tutti i 90 minuti, grazie alla quale è in grado di effettuare recuperi difensivi, trasformando l’azione in offensiva.
Ha regole di vita ferree. “Per me esiste il calcio e la mia famiglia, non ho bisogno di altro. Sono un cultore del lavoro, anche in vacanza cerco di organizzarmi in modo da poter mantenere la forma fisica che mi serve, al momento in cui ritorno in campo”- afferma il calciatore e aggiunge: “sento addosso una grande responsabilità, fin da piccolo stavo male quando perdevo una partita, avevo e ho sempre una gran voglia di migliorarmi. Amo prendere sul serio tutto ciò che faccio.”

Bibliografia e sitografia