Neto Edvaldo Izidio (Vavà)

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IMMAGINI

Edvaldo Izidio Neto noto semplicemente come Vavà (Recife, 12 Novembre 1934 - Rio de Janeiro, 19 Gennaio 2002) È stato un calciatore brasiliano, ma sfortunatamente non un allenatore di calcio. Soprannominato Leao da Copa (“leone di coppa”), per le sue imprese mondiali. Attaccante dotato di una forza fisica e opportunismo, conquistò il titolo di capocannoniere nella finale della coppa del mondo del 1962. Nel 1958 e nel 1962 vinse due campionati di calcio di fila, segnando rispettivamente 9 gol di cui 5 nella prima coppa e 4 nella seconda. Con la nazionale brasiliana registrò 23 tra cui anche le amichevoli. Con le squadre di club registrò: 71 presenze con L’Atletico Madrid segnando complessivamente 31 gol; con la Palmeiras 142 presenze segnando 71 gol; con il San Diego Toros 28 presenze segnando 5 gol ed infine, con il restante dei club non si sa nulla. Morì il 19 gennaio 2002 all’età di 67 anni a causa di un arresto cardiaco.

Caratteristiche tecniche


Vavà di quella formazione era la concretezza. Non aveva il genio di Pelè, non aveva la vita disastrata e le serpentine impazzite di Garrincha. O l’intelligenza tattica di Zagalo. Ma non è un campione per caso, come una specie di Ringo Starr dei Beatles, è capitato in mezzo a quei giganti perché era giusto ci capitasse. Gli altri sono baciati dal destino? Gli altri hanno la magia nei piedi? Pazienza, lui va a prendersi la gloria con testate, con i gomiti, con le corse a perdifiato, con la forza della volontà, con il coraggio, ma soprattutto con la generosità. Ecco! queste erano le caratteristiche tecniche che distinguevano Vavà dagli altri suoi compagni di squadra, come un gladiatore che non molla mai e combatte fino alla fine.

Carriera


Vavà visse i momenti più emozionanti della carriera con la maglia della nazionale, contribuendo in maniera determinante alle vittorie nei Mondiali nel 1958 e del 1962. Nelle due finali disputate segnò tre delle otto reti realizzate dal Brasile, ma il suo apporto non si limitò solo ai gol. Infatti la tattica praticata dalla Seleção in quegli anni esaltava il gioco di Vavà, che agiva sulla linea di centrocampo, pronto a partire con rapide accelerazioni verso la porta avversaria trasformando un’azione difensiva in una offensiva.

Club


Iniziò la sua carriera nella squadra della sua città natale, lo Sport Club do Recife, quindi, nel 1952 passò al Vasco da Gama, nella quale giocò per sei stagioni, vincendo due volte il Campionato Carioca e un Torneo Rio-San Paolo, mettendo a segno 150 reti. Nel 1958 passò a giocare nella Liga nelle file dell’Atletico Madrid, col quale vinse due Coppe del Re, disputando 71 partite e segnando 31 reti (di cui 16 nella prima), per fare ritorno, nel 1961 in Brasile nella squadra del Palmeiras. Nel 1963 andò a giocare in messico, prima nel Club Amèrica e poi nel Toros Neza; passò nella NASL in forza ai San Diego Toros. Nel 1967 tornò in Brasile, per giocare nella Portuguesa, dove chiuse la sua carriera nel 1968.

Nazionale


Particolarmente illustre è stata la sua carriera a livello internazionale: vestì infatti per 25 volte la maglia del Brasile, vincendo due Campionati del Mondo, nel 1958 (prendendo il posto di Altafini dalla quarta partita) e nel 1962, con un bottino, rispettivamente, di 5 e 4 reti. Avendo segnato 2 gol nella finale del Mondiale del 1958 e 1 nella finale del 1962, è uno dei pochissimi giocatori ad aver segnato in due diversi Mondiali, insieme a Pelè, al tedesco Breitner e al francese Zidane.

Sitografia