Ricardo Izecson Dos Santos Leite (Kakà)

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IMMAGINI

Atleta: Ricardo Izecson Dos Santos Leite (Kakà)
Nato a: Brasilia il 22 Aprile 1982

La vita


Kaká è nato a Brasilia il 22 aprile 1982, ma già da piccolo si è trasferito a San Paolo, nel quartiere residenziale di Morumbi. La storia di Kaká non è la solita favola del ragazzino che mangia riso e fagioli con qualche dramma familiare alle spalle. Il contrario. La famiglia appartiene alla media borghesia. Il padre di Kaká è un ingegnere civile, il signor Bosco Izecson Pereira Leite, mentre la mamma Simone Cristina dos Santos Leite è una professoressa di matematica. Ha un fratello, anch'egli calciatore. Fu proprio grazie a Digão che nacque il nome Kakà, dato che da piccolo non riusciva a pronunciare il nome Ricardo, originariamente il nome veniva storpiato in Cacá, ma poi Ricardo sostituì la lettera "c" con la "k”. E’ una persona semplice, crede alle tradizioni ed è religiosissimo. Kaká è sicuro di essere stato graziato da Dio quando nell'ottobre del 2000 ebbe un incidente che avrebbe potuto lasciarlo paralizzato. Ricardo batte infatti la testa sul fondo di una piscina e si ruppe una vertebra del collo. Da allora, ogni volta che segna una rete, mentre la gente lo acclama e i compagni gli si buttano addosso, si ricorda di quel momento e alza gli occhi al cielo.

San Paolo


Il 7 marzo dell’anno successivo, la prima squadra del San Paolo giocava contro il Botafogo la finale della Copa Rio-Sao Pãulo, torneo che non aveva mai vinto. L’allenatore d’allora, Oswaldo Alvarez, sostituì Fabiano per far entrare Kakà in campo, scatenando una reazione scandalizzata da parte di telecronisti e tifoseria. Molti, però, non sapevano che non ci sarebbe potuto essere sostituzione più azzeccata. Ricky in quella partita mise a segno una doppietta in poco più di due minuti e portò la Copa Rio-Sao Pãulo nella bacheca del San paolo. L’allenatore, Oswaldo, ancora ricorda quella partita con il sorriso: “La gente non sapeva che Kaká arrivava da una lunga convalescenza. Nel 2000 si era rotto la sesta vertebra sbagliando un tuffo in piscina in un parco acquatico. Ma io sapevo che era fortissimo”.
Nel 2003 ha disputato il Campionato Paulista (7 presenze e 5 reti) e ha collezionato 10 partite e 2 gol nel campionato nazionale. In tutto con il San Paolo ha giocato 131 partite e segnato 48 gol.

Milan


Nell’estate del 2003, grazie alla segnalazione di Leonardo , il Milan formalizza l’acquisto del ragazzino con la faccia d’angelo per la somma di 8,5 milioni di euro. Con il Milan nasce il vero Kakà, il “Bambino d’oro”, “Smoking Bianco”, uno dei calciatori brasiliani più forti che la Serie A italiana abbia mai avuto sino ad ora. Ha esordito in Serie A nella stagione 2003-2004 con la maglia numero 22, nella partita Ancona-Milan 0-2 del 1º settembre 2003. L'esordio nelle Competizioni UEFA per club è avvenuto, invece, il 16 settembre, nella partita di Champions League contro l'Ajax a San Siro. Il 5 ottobre 2003 ha segnato nel derby il suo primo gol in maglia rossonera, siglando la rete del 2-0. Nel suo primo anno in Italia, ha messo in segno 10 reti in campionato contibuendo alla vittoria dello scudetto, e 4 in Champions League, dove il Milan è uscito ai quarti di finale contro il Deportivo La Coruña. All'inizio del secondo anno i tifosi si fregano le mani, c'è Kakà. Nella stagione 2005-2006 si è confermato uno dei talenti più limpidi del calcio mondiale.
Nella stagione 2006-2007 Kaká ha continuato a rendersi autore di prestazioni positive. Dopo aver contribuito in maniera decisiva alla qualificazione del Milan ai quarti di finale, realizzando nei tempi supplementari il gol del definitivo 1-0 contro il Celtic, si è ripetuto trasformando un calcio di rigore nei quarti di finale di andata contro il Bayern Monaco (2-2 il risultato finale). Nella semifinale di andata contro il Manchester United all'Old Trafford ha segnato una doppietta e si è ripetuto nella gara di ritorno, realizzando il primo gol nel 3-0 dei rossoneri. Il 23 maggio 2007, vincendo la finale di Atene contro il Liverpool, ha conquistato la sua prima Champions League.
Il 31 Agosto 2007 vince la sua Supercoppa europea, contro il Siviglia. Il 2 dicembre 2007 gli è stato consegnato, a Parigi, il Pallone d'oro 2007. Il 16 dicembre 2007 ha vinto con il Milan la Coppa del mondo per club, battendo il Boca Juniors per 4-2 in finale, dove ha siglato la rete del parziale 3-1. Il brasiliano è stato anche eletto miglior giocatore del torneo. Il giorno seguente ha ritirato a Zurigo il FIFA World Player superando Messi e Cristiano Ronaldo.

Ultimo periodo al Milan


Il 28 febbraio 2008 Kaká ha rinnovato il suo contratto con la società rossonera fino al 30 giugno 2013. Il 4 maggio 2008, segnando la seconda rete rossonera nel derby contro l'Inter , ha realizzato il suo 19º gol stagionale, eguagliando il proprio primato di marcature ottenuto nella stagione 2005-2006. Al termine della stagione, il 23 maggio 2008, si è operato al menisco del ginocchio sinistro per risolvere un problema che lo aveva costretto a saltare alcune gare con i rossoneri . Nel gennaio 2009 il Manchester City ha avanzato un'offerta di 120 milioni di euro per l'acquisto del brasiliano. Quando sembrava tutto fatto per il passaggio da milan a quest’ultima, il brasiliano fece saltare tutto per restare rossonero dichiarando di aver scelto di rimanere con il cuore.
Conclude momentaneamente la sua carriera in rossonero con il gol fatto contro la Fiorentina .

Real Madrid


Il 9 Giugno 2009 viene ufficializzato il trasferimento a titolo definitivo del “Bambino d’oro” al Real Madrid per 67,2 milioni di euro, firmando un contratto che lo legherà ai Blancos per 6 anni . Esordisce Con il Real Madrid il 29 Agosto 2009 con una vittoria di 3-2 contro il Deportivo La Coruña , per vedere il suo primo gol, però, dobbiamo aspettare il 23 Settembre 2009 dove segna un rigore contro il Villareal . Durante la stagione, però, Ricky comincia ad avere qualche problema dovuto alla pubalgia . Nella sua prima stagione riesce solo a raggiungere un secondo posto alle spalle del Barça . Conclude la seconda stagione nel Real con 7 gol in 14 partite e la Coppa del Re.
Nella stagione successiva fa fatica a trovare spazio, anche se collezione la bellezza di 25 presenze, accompagnata, però, da 5 gol contribuendo alla vittoria del titolo da parte dei Blancos. In Champions League arriva in semifinale, uscendo però col Bayern Monaco ai calci di rigore, sbagliandone anche uno.
Conclude la sua ultima stagione, come la precedente, disputando 27 gare e segnando solo 5 gol.
In totale ha giocato 120 partite e segnato 29 gol nei 4 anni in Spagna.

Il ritorno al Milan


Il 2 Settembre 2013 Adriano Galliani trova l’accordo con il Real per riportare il “Bambino d’oro” dalla Spagna a Milano a titolo definitivo, fino al 2015 . Squadra nella quale milita tutt’oggi.