Romboni Doriano

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IMMAGINI

Romboni Doriano


NATO a Lerici l'8 dicembre 1968
MORTO a Latina 30 novembre 2013

Introduzione


Doriano Romboni è un’icona del motociclismo negli anni’90. La sua carriera è stata segnata da una continua sfortuna che l’ha accompagnato fino al suo ultimo giorno, morendo sulla pista di Latina, il Sagittario.

Il pilota debutta in sella alla sua Honda (classe 125 cc) nel motomondiale del 1989, in Gran Bretagna, ottenendo come migliore risultato il settimo posto e terminando la stagione al ventesimo posto con venti punti. L’anno seguente gareggia nella stessa classe nel team MOTO CLUB CROSTOLO, ottenendo le sue prime vittorie in Grecia e Olanda, due secondi posti in Francia e Gran Bretagna e due terzi posti in Svezia e Australia, conquistando tre pole position e terminando la stagione al quarto posto con 130 punti.

Nel 1991 passa alla categoria superiore (250cc), alla guida dell’Honda del team HB HONDA RACING ITALY, ottenendo un sesto posto nel GP di San Marino; termina la stagione al quindicesimo posto e nel 1992, a seguito dell’esperienza precedente, conquista il terzo posto in Gran Bretagna e il decimo posto finale con quarantatré punti. Nella stessa classe, nel 1993, ottiene due vittorie in Austria e Germania, un secondo posto negli Stati Uniti, un terzo posto in Giappone e due pole position, concludendo il mondiale con 192 punti.

Nel 1994 disputa il suo miglior campionato, ottenendo una vittoria negli Stati Uniti, tre secondi posti in Australia, Spagna e Francia, quattro terzi posti in Austria, Germania, Gran Bretagna ed Europa, e due pole position che lo portano alla fine della stagione in quarta posizione, accumulando 120 punti. Nel 1995 il pilota passa al team AGOSTINI, ottenendo una vittoria in Brasile e un terzo posto in Argentina, concludendo la stagione al nono posto con 75 punti. Nel 1996 approda nella classe Regina (500cc), in sella all’Aprilia RSW-2 del team IP APRILIA RACING, riuscendo a guadagnare un settimo posto in Giappone, classificandosi al diciannovesimo posto con ventitré punti. Nel 1997 ottiene un terzo posto in Olanda e termina la stagione al decimo posto, totalizzando 88 punti. Il 1998 fu l’ultimo anno nella moto GP. Alla guida della Muz Weber, Romboni disputa una sola gara a causa di un infortunio e totalizza solo quattro punti. Nel 1999 Romboni passa al campionato mondiale Super Bike, dove subisce un altro grave infortunio alla gamba. Da quell’anno fino al 2004, gareggia in dodici prove senza aggiudicarsi mai il podio. Nel 2003, dopo uno stop di tre anni, torna alle corse sia con il team GS RACING che lo schiera nel Campionato italiano Super Bike, sia gareggiando nel mondiale. A termine della stagione 2004 si ritira dall’attività agonistica. Nel 2012 ha iniziato l’avventura di direttore sportivo nel team PUCCETTI RASING KAWASAKI. Il 30 novembre 2013 muore in seguito ad uno spaventoso incidente, durante la seconda edizione del SIC MOTO DAY, tenutosi nel circuito il Sagittario di Latina. Doriano Romboni arrivò alle corse con un pizzico di fortuna. Venne, infatti, notato mentre scorrazzava sulla strada che da La Spezia porta a Ceparana, da Roberto Camolei collaboratore del team di GALLINA. Proprio Camolei aiuto Romboni a percorrere i primi passi in pista nella Sport Production e poi a esordire nel Mondiale 125. La prima vittoria la ottenne nel 1990 in Germania e in seguito in Olanda, sulla pista di Assen che sarebbe stata cruciale nella sua carriera. Nel 1993 però, dopo due vittorie di seguito superando Biagi e Capirossi, qualcosa è andato storto. Quando era sul punto di raggiungere il grande risultato, un brutto incidente in pista, ad Assen, gli causò la frattura di tibia e perone che spense il sogno che stava prendendo forma. A causa di quell’incidente Doriano fu costretto a saltare tre gare e, al suo a ritorno, la continua infiammazione dei nervi dovuta all’intervento chirurgico, non gli permise di raggiungere il podio. Poteva essere alla pari o addirittura superiore di Capirossi e Biagi, ma la fortuna non gli venne mai incontro. Lasciato il mondiale GP, Romboni cercò fortuna nella Superbike, ma non ci riuscì. Nel 1999, infatti, durante una gara si fratturò di nuovo la gamba destra. Tornato sulle piste, dopo il recupero, Donario continuò a gareggiare nelle Superbike, ma la sua carriera dopo due incidenti subiti era ormai finita.

Dopo il ritiro


Nel 2012, tornò alle moto non come pilota, ma come tecnico federale a servizio dei nuovi talenti, arrivando a risultati importanti, quale la carica a posto di manager al Mondiale Moto 3 (2013) che non riuscì a ricoprire a causa dell’incidente mortale, avvenuto il 30 Novembre al Sagittario di Latina. Proprio in quel giorno si trovava in pista non per gareggiare, ma per prendere parte a una manifestazione di beneficenza, il SIC SUPER MOTO DAY, a ricordo del giovane pilota morto in pista, per un incidente simile a quello poi accaduto a Romboni, rimasto investito da una moto.

Bibliografia


  • L’ultimo rombo in Moto sprint, anno 2013, fascicolo 1847.
  • Pensa se non ci avessi provato: l’autobiografia di Valentino Rossi, Mondadori, 2005.
  • Oltre: OL3. Nelle pieghe della mia vita di Max Biagi, Rizzoli, 2013.

Sitografia