Tévez Carlos

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IMMAGINI

Carlos Alberto Martínez Tévez (Ciudadela, 5 febbraio 1984) è un calciatore argentino, attaccante della Juventus e della Nazionale argentina. Fin da bambino è soprannominato l’Apache, poiché il barrio dov'è nato veniva chiamato Fuerte Apache. È stato inoltre premiato con il Balón de Oro per tre edizioni consecutive (2003, 2004 e 2005).

Biografia


Nato Carlos Martínez viene abbandonato dalla madre biologica a soli tre mesi. A dieci mesi è vittima di un grave incidente domestico: gli cade sul viso l'acqua bollente di un bollitore. Viene portato in ospedale avvolto da una coperta di nylon che, scioltasi, aggrava ancora di più le ustioni di primo e secondo grado. Rimane in terapia intensiva per due mesi, e porta ancora oggi i segni dell'incidente sul viso e sul collo. Tévez ha iniziato a giocare a pallone al Club Santa Clara. Viene notato da un osservatore del Club Atlético All Boys venuto a Fuerte Apache alla ricerca di nuovi talenti, Carlitos aveva solo cinque anni. A quindici anni venne ufficialmente adottato da Segundo Tévez, prendendone il cognome, per ottenere un nuovo cartellino e passare al Boca Juniors. Caratteristiche tecniche Attaccante potente e abile nei dribbling, è in grado di agire come prima, seconda punta o trequartista. Grazie alla sua aggressività agonistica e all'ottima tenuta fisica, risulta un giocatore prezioso anche in fase di non possesso, pressando i portatori di palla avversari e spaziando lungo l'intero fronte offensivo. Dotato di grande fiuto del gol, è capace di calciare con molta forza, caratteristica che lo porta in alcuni casi a reti dalla lunga distanza.

Carriera di club


  • Boca Juniors

Dopo aver iniziato la carriera agonistica con l'All Boys, a tredici anni viene aggregato alle giovanili del Boca Juniors, esordendo in prima squadra. Con il Boca vince nel 2003 il Campionato argentino di Apertura, la Coppa Libertadores, la Coppa Intercontinentale e la Copa Sudamericana nel 2004, e viene anche premiato con il Balón de Oro che riesce a vincere per due anni consecutivi.

  • Corinthians

Nel dicembre del 2004 viene acquistato dai brasiliani del Corinthians. Nonostante lo scetticismo iniziale dei tifosi del Corinthians, Tévez indossa per alcune partite la fascia da capitano. L’Apache, grazie anche alla vittoria del Campionato brasiliano nel 2005, vince il suo terzo Pallone d'Oro Sudamericano.

  • West Ham

Nel 2006 Tévez firma un contratto con il West Ham, arrivando a Londra assieme al connazionale Javier Mascherano. L'allenatore del West Ham lo schiera spesso come ala sinistra e le sue prestazioni portano il CT della Nazionale argentina a consigliare a lui e a Mascherano di lasciare la squadra. A metà dicembre il nuovo proprietario del West Ham decide di esonerare l'allenatore. Alcuni piccoli infortuni gli impediscono di giocare con continuità, ma nel derby contro il Tottenham, Tévez segna il suo primo gol con la maglia degli Hammers. La squadra inglese termina il campionato al 15º posto, raggiungendo la salvezza.

  • Manchester United

Nel 2007 Tévez viene acquistato dal Manchester United. Nella sua prima stagione l’Apache vince la Premier League e la Champions League grazie alla vittoria ottenuta ai calci di rigore contro il Chelsea. Nel corso della massima competizione europea il calciatore argentino mette a segno 4 gol. A queste vanno aggiunti i 14 gol in 34 presenze nel suo primo anno di Premier League, nel corso del quale non sempre parte da titolare. Nella stagione 2008‐2009 vince nuovamente il titolo nazionale con due giornate di anticipo, collezionando 29 partite e 5 reti. Pochi giorni dopo conquista anche il Mondiale per club, nella cui finale parte da titolare. Nel 2009 il Manchester United ufficializza l'addio di Tévez con una nota pubblicata sul proprio sito.

  • Manchester City

In estate approda al Manchester City. Con la maglia dei Citizens sigla la sua prima rete stagionale contro il Crystal Palace, in Coppa di Lega. La prima rete in campionato arriva nella sfida vinta per 3‐ 1 contro il West Ham. Una doppietta contro la sua ex squadra, il Manchester United, regala al City il successo per 2‐1 nel derby di andata di Carling Cup; si trattano di due reti festeggiate in modo polemico per zittire le voci sul suo conto alla vigilia. Nonostante la vittoria nella partita d'andata, il Manchester City perde la gara di ritorno e viene eliminato dalla competizione. Termina la stagione nel 2010 realizzando 29 reti, di cui 23 in campionato. Nella stagione seguente il tecnico Roberto Mancini gli affida la fascia da capitano della squadra. In totale, nella sua seconda stagione al Manchester City, mette a segno 23 centri, di cui 20 in campionato, grazie ai quali si laurea capocannoniere assieme a Dimităr Berbatov. Nel 2011 il tecnico Mancini lo invita a entrare in campo nel secondo tempo della partita di Champions League in casa del Bayern Monaco ma Tévez rifiuta di uscire dalla panchina; al termine della partita Mancini dichiara che, sotto la sua guida, il calciatore argentino non scenderà più in campo con la maglia del Manchester City. Dopo circa sei mesi Tévez ricuce il rapporto con l'allenatore italiano e torna a giocare.

  • Juventus

Nell’estate del 2013 passa alla Juventus. Indossa la maglia numero 10, rimasta vacante per un anno dopo l'addio di Alessandro Del Piero. Il 18 agosto 2013 fa il suo esordio in maglia bianconera nella Supercoppa italiana contro la Lazio, segnando la rete del definitivo 4‐0 e conquistando così il primo trofeo con la Juventus. All'esordio in Serie A, segna il suo primo gol in questa competizione, realizzando la rete decisiva nella vittoria per 1‐0 sul campo della Sampdoria. In occasione dell'andata della semifinale di Europa League contro il Benfica, persa per 2‐1, realizza il momentaneo gol del pareggio, tornando a segnare in campo europeo dopo più di 5 anni. Chiude il suo primo anno con la casacca bianconera con 19 reti in campionato, una nella Supercoppa italiana e una in Europa League; conquistando al termine della stagione il suo primo scudetto italiano e risultando l'uomo‐simbolo del terzo titolo consecutivo per la Juventus. Con una doppietta al Malmö in Champions League, interrompe un digiuno che durava nella massima competizione europea per club da oltre 5 anni; nella partita di ritorno sigla un gol tornando a segnare in trasferta in questo torneo dopo più di 6 anni dall’ultimo centro. Due gol nella vittoria contro la Roma (3‐2) permettono a Tévez di centrare il miglior avvio di stagione sul piano realizzativo della sua carriera.

Carriera con la Nazionale


Con la Nazionale argentina allenata da Marcelo Bielsa, Tévez ha conquistato l'oro ai Giochi olimpici di Atene 2004. Nella rassegna olimpica si è anche affermato come capocannoniere del torneo con 8 reti. Due anni dopo è stato convocato dal CT José Pekerman per il Mondiale del 2006. L'Argentina, però, viene eliminata ai quarti di finale della competizione. Ha partecipato, inoltre, alle edizioni 2004 e 2007 della Coppa America, intervallate dalla Confederations Cup del 2005. Con l'avvento di Diego Armando Maradona come commissario tecnico della Selección, viene convocato anche per il Mondiale del 2010 in Sudafrica. In questa competizione Tévez realizza due gol. All'addio di Maradona, sulla panchina della Nazionale argentina si siede Sergio Batista (2012), che dichiara che non convocherà Tévez per la Coppa America 2011. A seguito di un chiarimento fra i due, viene inserito nella lista dei convocati alla manifestazione, dove ai quarti fallisce il suo tiro di rigore contro l'Uruguay, errore che costa all'Argentina l'eliminazione. Dopo la nomina del nuovo CT Alejandro Sabella, Tévez non viene più convocato perdendo la possibilità di partecipare al Mondiale del 2014 in Brasile. Ritrova la maglia albiceleste nel 2014 con il CT Martino.

Bibliografia


  • Wikipedia
  • Almanacco dei calciatori