Trissino Giovanni Giorgio

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IMMAGINI

Tra gli 11 atleti che parteciparono a titolo personale alle Olimpiadi di Parigi ci fu un certo Gian Giorgio Trissino dal Vello d’Oro che vinse la medaglia d’oro nel “salto in alto”.

Carriera


Giovanni Giorgio Trissino nacque a Vicenza il 22 Luglio del 1877 e morì a Milano il 22 Dicembre 1963. Omonimo e discendente del letterato Gian Giorgio dal Vello d’Oro(Vicenza 1478-Roma 1550).Giovane sottotenente del ”Genova Cavalleria”, fu il primo italiano a vincere una medaglia d’oro olimpica,nella specialità “salto in alto ”degli sport equestri a pari merito con il francese Dominique Gardères con 1,85metri.Era il 2 Giugno del 1900.Teatro della prova era stato uno spiazzo sterrato nel centro cittadino, Place de Breteuil. Vi presero parte i migliori cavalieri dilettanti e professionisti francesi, quindi alcuni belgi, tedeschi ed il conte Trissino che montava Oreste e Melopo, il secondo solo per l’elevazione il primo anche per il salto in lungo ,le due specialità inserite da programma. I due cavalli erano stati preparati dal tenente Federico Caprilli (1868-1907),un livornese in forza ai ”Lancieri Milano”, cui viene attribuito il grande merito di aver sperimentato e universalmente imposto, le moderne tecniche dell’equitazione. Egli aveva mandato nella capitale Francese i suoi cavalli con l’intento di raggiungerli. Ma un telegramma del Ministero della Guerra in seguito allo scioglimento delle Camere, vietava l’espatrio ai militari in carriera. Questa situazione non fu comunicata ai giudici di gara e ciò ha portato confusione a tal punto che in alcuni albi d’oro viene indicato Caprilli in luogo di Trissino. I suoi cavalli vennero così utilizzati da Trissino. Questi si aggiudicavano l’oro con Oreste saltando 1,85 ed otteneva anche il quarto posto montando l’altro cavallo Melopo, era il 31 Maggio del 1900.Con il primo cavallo prendeva parte anche alla prova “salto in estensione ”superando 5,70, ma era più bravo Constant Van Langendonck che arrivava a 6,10.Tra l’altro saltando Oreste faceva cadere anche Trissino senza conseguenze e questo, misura a parte, decretava l’assegnazione dell’oro al francese e l’argento all’italiano. Per la cronaca come viene riportato in una ricostruzione del libro di Gianfranco Colansante sulla storia olimpica, risulta che il Conte Trissino guadagnò la bella cifra, per quei tempi di 7.500franchi :4.000 per la vittoria,3.000 per il secondo posto e 500 per il quarto.

Dopo il ritiro


Lasciata la Cavalleria si dedicò alla composizione musicale con discreto successo. L’editore G.Ricordi incise e pubblicò diversi suoi pezzi, tra cui dei tango,fox-trot, one-step e valesehistation, ritmi di gran moda in Europa nei primi anni del Novecento.