Dileo Massimo
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Intervista a Dileo Massimo sulla sua carriera
In tutta la mia vita ho sempre considerato lo sport il motore più importante per lo sviluppo della vita in quanto svolge un ruolo importante nella formazione, nella crescita e nella educazione dell'uomo.
Il mio interesse dopo tante esperienze ludiche in età adolescenziale si è focalizzato sul canottaggio, per me la disciplina sportiva più completa ed armonica che ognuno può praticare da solo o in gruppo.
Sono nativo di Barletta una delle sei provincie pugliesi, città bagnata dall'Adriatico in cui l'economia è prevalentemente fondata sulla pesca e sul turismo. In una piccola insenatura del porticciolo commerciale della città è ubicata la Lega Navale Italiana, la società remiera in cui sono cresciuto e maturato personalmente ed agonisticamente.
All'età di tredici anni è iniziata quella che è la mia “storia “di piccolo canottiere che con fatica, dedizione e tanta volontà è riuscito a realizzare il grande sogno di vestire la maglia azzurra.
E' doveroso riconoscere il merito al mio vecchio allenatore Salvatore Peschechera un uomo rigoroso, diligente e competente che è stato in grado di farmi crescere sportivamente in modo equilibrato.
Disputai la mia prima gara proprio a Barletta, nel 1994, in un percorso con una distanza di 1500 metri nella categoria Ragazzi/Juniores. Ricordo che l'approccio alla gara fu elettrizzante e nello stesso tempo molto duro ma nonostante ciò riuscii a condurre con padronanza la mia imbarcazione al traguardo. Si trattava del singolo (1X).
Le imbarcazioni nel canottaggio sono molteplici: nella voga di coppia vi è infatti il singolo (1X), il doppio (2X), il quadruplo (4X) rispettivamente un solo vogatore nel (1X), due vogatori nel (2X) e quattro vogatori nel (4X). Nella voga di punta (quella in cui il vogatore rema e compie il gesto tecnico con un solo remo anziché con due, ndr) invece, vi è il due senza (2-), il quattro senza (4-) e l'otto (8+). Il “senza” e “con” è riferito al timoniere che nelle ultime tre edizioni olimpiche compongono solo il nono elemento dell'equipaggio nella specialità dell'otto con.
Dopo la prima regata ho capito che questo sport sarebbe diventato la mia vita così ho continuato a credere che per poter raggiungere il sogno della nazionale avrei dovuto conquistare un posto d'onore ai Campionati Italiani. Ci sono riuscito e quest'esperienza continuerò a portarla sempre con me.
Vedere anche
- Regolamento : Canottaggio
- Canottaggio - Origini